Summer depression - girl in red
3 Agosto 1973
Sirius, James e Peter se ne stavano sdraiati sul pavimento di marmo della camera del secondo cercando di assorbire più possibile il freddo. Ogni tanto lanciavano un'occhiata nostalgica alla fantastica piscina nel giardino e sbuffavano silenziosamente mentre la pioggia scendeva senza essere disturbata dalla loro sofferenza.
«Io credo di avere l'ego più grande.» affermò per l'ennesima volta pigramente James in una conversazione che ormai durava da più di mezz'ora.
Faceva così caldo che non era più sicuro se il suo corpo fosse ancora completamente solido, per quanto ne sapeva lui poteva essersi trasformato in una pozza di sudore senza essersene accorto. «La Evans lo dice sempre: "James hai l'ego così grande che mi sembra strano che tu non sia morto trasportandolo" e poi magari aggiunge "Oh James, ti amo così tanto!"».«Impossibile, io ho l'ego più grande.» rispose di nuovo Sirius. La stupida pioggia che continuava a scendere da quando i due erano arrivati a Villa Potter decise di battere un po' più violentemente contro la finestra.
«Il fatto che stiate avendo questa conversazione fa capire molto sul vostro ego.» si intromise Peter girandosi di pancia contro il marmo freddo.
«Almeno io ho dei motivi per avere un ego grande.» fece notare Sirius accennando ad una lettera arrivata da poco da parte di Marlene. «Voi verginelli non sapete nemmeno di cosa sto parlando.»
«Beh, Lily un giorno cederà e io sarò lì con le gambe aperte!» affermò James accendendosi un po'.
«Era un commento a sfondo sessuale?» chiese incerto Peter «è così fisicamente sbagliato...»
«È un modo di dire!» protestò James indignato «Nel senso che sarò pronto ad accoglierla.»
«In qualche modo sei riuscito a renderlo ancora più pervertito.» lo sfotté Sirius per poi scoppiare a ridere con Peter. «Devi seriamente imparare meglio i tuoi modi di dire.»
«Beh se non si dice a gambe aperte come si dice allora?» chiese James alzando un po' la voce, Sirius sperò che i genitori del ragazzo stessero origliando.
«Non lo so... a braccia aperte, forse?» rispose sarcastico Sirius. «Sarà il ventesimo modo di dire che scazzi, smetti di usarli, amico, sono serio.»
«Ma figurati... quali modi di dire avrò mai sbagliato!»
«Quando hai detto a Lily "ai tempi che Betty abbaiava"?» rispose subito Peter «A parte che non ha nessun senso perché si dice "ai tempi che Berta filava", ma ti rendi conto che la madre di Lily si chiama Betty, vero?»
James si alzò sconcertato e si mise le mani fra i capelli guardando per terra con gli occhi strabuzzati per un minuto intero. «Pete, hai rotto James!» esclamò Sirius passando una mano davanti alla faccia del migliore amico cercando di farlo riprendere.
«Ho dato della cagna a sua madre.» mormorò sconvolto «Ora capisco perché ha provato a bruciarmi vivo!» disse poi con un tono più allegro e leggero riprendendosi dallo shock.
«Per non parlare di quella volta che hai detto...
«STOP!» James fermò Sirius prima che potesse continuare mettendogli un dito davanti alla bocca «Non esageriamo con le figure di merda, giuro che comprerò un glossario di modi di dire o qualcosa del genere.»
«Potresti smettere di usarli.» propose Sirius beccandosi un'occhiataccia da James, il quale si stese di nuovo accanto agli altri. Rimasero in silenzio all'incirca trenta secondi prima che lo stomaco di Peter iniziasse a gorgogliare. «Ahh, anche io ho fame ma fa così caldo...»
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...