A Burning Hill - Mitski
5 Gennaio 1976
Regulus venne trascinato dai genitori per il resto delle vacanze a conoscere Mangiamorte e simpatizzanti per Voldemort, come se il suo ricordo nelle loro menti potesse creare un contratto più vincolante del tatuaggio sul suo braccio.
Erano quasi finite le vacanze di Natale e Regulus era pronto ad entrare nell'ennesima sala piena di Mangiamorte per presentarsi e per lasciarsi studiare da quegli occhi vecchi e avidi di potere, l'unica differenza era che quel giorno era lui ad essere stato convocato dal Mangiamorte, a differenza delle altre volte, dove semplicemente si presentava per la prima volta per farsi conoscere.
I genitori lo lasciarono proseguire per il corridoio fino ad arrivare nella bella sala dove il Mangiamorte lo stava aspettando. Avrebbe avuto ansia un po' di tempo prima, ma in quel momento non sembrava importargli più di tanto. Bene, pensò, almeno sembrerò freddo e distaccato.
Piegò la maniglia della porta, sembrava essere appena stata lucidata, ed entrò nella stanza. «Salv-» Regulus bloccò le sue parole mentre il respiro si bloccava nella sua gola «Evan?»
Evan si girò a guardarlo con un sorriso «Oh finalmente sei arrivato!» esclamò puntando distrattamente un dito all'orologio. Regulus sentì la sensazione invadente che Evan stesse cercando di leggergli la mente, quindi la chiuse subito.
Pensava che non avrebbe mai più visto Evan, invece si era addirittura preso la briga di convocarlo.
Sembrava... diverso. Sì, diverso. Regulus non poté fare a meno di notare la striscia bianca di capelli, nascosta facilmente dai capelli neri.«Quante persone hai ucciso?» chiese di getto Regulus cercando di risultare diffidente: non era stupido e sapeva cosa significasse quella striscia bianca.
Erano stati amici, o comunque avevano condiviso molte giornate l'uno nella compagnia dell'altro, l'istinto di Regulus però gli urlava di scappare da quel ragazzo, anche se il suo cuore gli suggeriva di trovare conforto in lui, l'unica persona che conoscesse anche i suoi più piccoli segreti.
Evan studiò le occhiaie scure di Regulus, il modo in cui sembrasse cresciuto di dieci anni dall'ultima volta che lo aveva visto «Quante persone ti hanno ucciso?» chiese rigirando la domanda con un risvolto che Regulus non comprese veramente, ma che comunque in qualche modo lo colpì tremendamente.
Regulus boccheggiò e si dovette trattenere dall'indietreggiare, non rispose, non aveva un numero.
«Dimmi quando ti deciderai a lasciare quella stupida scuola...» disse Evan appena Regulus trovò il coraggio di riguardarlo negli occhi. Evan si avvicinò pericolosamente a Regulus «Ho un posto pronto per te al mio fianco.»
Sarebbe stato quello il futuro di Regulus? Combattere per un ideale malato accanto all'unico migliore amico che si era permesso di avere? «Dammi fino alla fine dell'anno scolastico, Evan.»
Il francese fece un sorrisetto sarcastico «Il mio bambino preferito vuole ricevere la pagella...»
«Lo sai che mi piace studiare...» sussurrò Regulus, riuscendo a bloccare i poteri da legilimens di Evan senza nessuno sforzo.
«Più grande è il muro che metti fra me e te... più grande è il segreto che nascondi...» insinuò Evan portando un indice a toccare la fronte di Regulus, che pensò che l'altro fosse ancora più mentalmente instabile di quando lo aveva lasciato andare. «Devo per forza tirare ad indovinare? O inizierai a fidarti di me?»
Regulus pensò che fidarsi di Evan fosse come fidarsi di una volpe. Evan riuscì a leggere quel pensiero, si chiese se il suo patronus sarebbe potuto essere una volpe se non avesse avuto il suo Thestral. Scacciò velocemente quel pensiero, non gli serviva trovare qualcos'altro su cui rimuginare.
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...