Screen - Twenty One Pilots
20 Dicembre 1972
James tirò fuori la bacchetta. Le sue mani tremarono quando si rialzò da terra.
Era stato colpito troppe volte per non reagire, sentiva che il suo nemico stava vincendo e che la sua fine era vicina. Il freddo della neve però lo teneva concentrato riuscendo a fargli prevedere chiaramente le mosse dell'altro.«Oh andiamo James, la prendi troppo seriamente, abbassa la bacchetta prima di fare danni!» Remus cercò di convincerlo. Se ne stava col culo per terra appoggiato ad un albero a leggere. Il povero ragazzo riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti per la stanchezza della luna piena che c'era stata la sera prima e che lo aveva messo subito K.O. nella battaglia.
James fece un gesto veloce che doveva significare "ma figurati" e fece un incantesimo refrigerante.«PALLA DI GHIACCIO DEL DEMONIO!» Urlò James prima di colpire con la neve resa più dura dall'incantesimo Sirius, che cadde a terra preso alla sprovvista.
«Ehi non puoi attaccare mentre sono di spalle, è la legge!» Si lamentò Sirius facendo finta di imbronciarsi, grazie al broncio che mise e il naso e le guance arrossate dal vento, Remus lo trovò curiosamente simile ad un bambino piccolo.
«Oh ma cosa dici, tutto è lecito! Non è vero giudice?» Il lupo sobbalzò al richiamo e si stropicciò gli occhi, poteva o non poteva essersi distratto per sbadigliare nel momento dell'assalto di James, ma chi poteva biasimarlo? Per colpa della luna piena non poteva partecipare più di tanto alla battaglia di neve e per questo si era ritrovato a fare loro da babysitter. Il suo unico desiderio era quello di rimanere tutto il sabato a dormire accoccolato nel suo letto caldo, ma ovviamente i suoi amici non potevano lasciarlo nella sua triste solitudine nemmeno un secondo!
«Non è vero, c'erano delle regole... ora non me le ricordo però quello che hai fatto le infrange!» si lamentò Sirius.
«Oh no che non è vero che tutto è lecito, James! Sirius, le regole erano solo tre: non morite, non modificate le palle di neve con la magia e non colpitevi alle spalle. Mi spiegate come avete fatto a dimenticarle in mezz'ora?» sbottò Remus lasciando entrambi un pò di sasso: dopo le lune piene se non dormiva diventava sempre molto irascibile, soprattutto in quel periodo in cui nella stramberga strillante si gelava e le notti di luna piena erano sempre più lunghe e dolorose.
Remus si alzò e si avvicinò agli altri due per poter giudicare più da vicino chi avesse ragione. «Ci sono chiari segni di ghiaccio sulla schiena di Sirius, quindi ha ragione».«Ok ho barato, va bene, scusate.» sbuffò alla fine James «Sirius lascia che ti aiuti a sollevarti» Sirius afferrò la mano che James gli stava porgendo e provò a sollevarsi su, peccato che James lasciò la presa facendolo cadere di nuovo di culo sulla neve dura. Appena ricadde a terra e aprì la bocca per incazzarsi, James gli tirò una palla di neve in faccia. «E non ho nemmeno controllato se fosse gialla!» Sirius sgranò gli occhi e si affrettò a sputare la neve entrata in bocca.
«Tu quoque, Brute, fili mi!» mormorò a denti stretti Sirius facendo ridacchiare Remus.
«Il fatto che sappiate parlare latino è inquietante.» disse James con uno sguardo interrogativo. Remus aiutò Sirius ad alzarsi.
«Non sappiamo parlare latino, caprone. Sono frasi conosciute da tutti. Questa è la frase che dice Cesare prima di essere tradito e assassinato.» lo rimbeccò Sirius ridacchiando.
«Ah, la so questa!» urlò subito James facendo illuminare gli altri due: era la prima volta che diceva una frase del genere «Il traditore è Giuda, no?» Remus dovette chiudere un attimo gli occhi per assimilare la stronzata.
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The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & Malandrini
Fanfiction"Ed era il modo in cui guardava la luna, con rancore e malinconia, ma anche con un pizzico di rispetto, di rammarico del fatto che non avrebbe più potuto vederla completamente piena. Era il modo in cui ne era completamente ammaliato e sporgeva il pe...