Aron si prepara. Si veste in modo semplice, come farebbe per ogni serata con il gruppo di colleghi, ormai amici.
Resta davanti allo specchio osservandosi in ogni dettaglio, diversamente dalle altre volte. I capelli rasati li odia sempre di più. Non vede l'ora di poter tornare a mettere di nuovo le mani tra i suoi ricci disordinati.
Il collo alto forse tiene troppo caldo per una serata di marzo, così lo cambia. Si guarda il petto davanti al suo riflesso che lo imita. È chiaro, ormai l'abbronzatura estiva se n'è andata da un pezzo. I piccoli tatuaggi sparsi sembrano più soli del solito. C'aveva pensato di aggiungere qualcosa sul suo petto, causa malattia horror vacui ma per fortuna il suo buon senso lo teneva a bada dal fare cazzate. Amava il suo petto che, nonostante fosse sporco di quei piccoli tatuaggi, ancora sembrava immacolato. Una tela ancora da dipingere. Che non avrebbe mai dipinto.
Voleva rimanere candido.
Una maglietta a maniche corte subito sostituisce il maglione, accompagnata da una felpa dell'Adidas verde. I tasconi dei pantaloni larghi sono muniti di portafoglio e cellulare.
Un berretto ricopre il fantasma dei suoi amati capelli.
Passa a prendere Claudia e Ana che, come immaginava, erano già diventate super amiche.
"Come ti sembra Mora?" chiede Claudia ad Ana.
"È una tipa strana... Non dice mai una parola. Credo che sia una che prima di aprirsi con noi fa passare molta acqua sotto i ponti" l'altra dal sedile posteriore le risponde.
"Tu invece che ne pensi?" domanda subito in qualità di pettegola al guidatore.
"Che devo pensare? Non ci ho mai parlato" risponde schietto voltandosi verso Claudia.
"Voi maschi siete odiosi... Nella vita bisogna essere un pochino più coraggiosi. Mica le diciamo nulla su ciò che confessi. Dì la verità!" Ana, presa forse da troppo coraggio, lo infastidisce.
"Non si tratta di coraggio, si tratta di vedere le cose come stanno. Non ci diciamo nemmeno ciao, quindi non posso esprimermi" taglia corto mentre parcheggia vicino alla pizzeria dove tutti stanno attendendo i tre ritardatari.
La pizza viene apprezzata da tutti. Anche Mora la trova buona, senza trovare grosse differenze con quella italiana.
Mentre gli altri chiacchierano, Aron resta in silenzio ascoltando e sorridendo nei discorsi ai quali si immette solo se chiamato in causa. Lo stesso fa Mora, all'altro capo del tavolo.
"Vado in bagno" la ragazza a capotavola si solleva dalla sedia. Daniel è l'unico che si gira a guardarla, mentre gli altri continuano imperterriti le loro chiacchiere, senza nemmeno rendersi conto che avesse parlato qualcun altro. Si alza anche Aron dopo un minuto abbondante.
Da dietro l'uscio la sente parlare ad alta voce. La percepisce arrabbiata. Apre la porta, sperando di non infastidirla. Se la ritrova davanti allo specchio con il cellulare all'orecchio. Dal riflesso, Mora, cattura la sua figura, sforzando un piccolo sorriso imbarazzato. Lui subito ricambia, soffermandosi all'entrata. Mentre il ragazzo dall'altro lato del telefono urla, lei si distrae, distaccando l'apparecchio dall'orecchio e facendo smorfie davanti allo specchio che ovviamente il suo interlocutore non può percepire. Aron sorride cercando di non ridere e non farsi sentire dall'urlatore. Mora conclude la chiamata in modo veloce, alzando gli occhi al cielo e sospirando.
"Il mio fidanzato..." spiega lei, aprendo la borsetta e infilando il telefono al suo interno, incastrandolo tra tutte le cianfrusaglie inutili. Perché s'è portata un mascara quando nemmeno lo usa? Ed il rossetto rosso a cosa le serve? Non se lo mette più da anni, ormai...
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Aron Piper
FanficLa stanza è colma di persone. Molte si conoscono da tempo. Dalle riprese della prima stagione. Ormai 2 anni fa. Sembrano passati secoli dal primo giorno sul set con questo cast. Miguel Bernardeau, Omar Ayuso, Claudia Salas, Itzan Escamilla, Jorge...