11.

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Aron è davanti al locale. Victoria lo aveva prenotato per poter festeggiare il suo compleanno. Festeggiare i 21 anni, solo lei è così colma d'egocentrismo da poterlo fare! Appena varca la soglia, il calore umano lo investe. Una miriade di gente balla accalcata sulla pista.

"Aron? Che ci fai qui?" Victoria s'avvicina a lui.

"Auguri. Buon compleanno" fa emergere un piccolo sorriso sforzato sulle sue labbra. Lei, al contrario, s'illumina appena incontra i suoi occhi. I capelli biondi sono raccolti in un'acconciatura elaborata che le risalta gli occhi chiari ben truccati. Indossa un vestito corto e bianco, non troppo elaborato, con sopra piccoli girasoli.

"Balli con me?" chiede lei, non potendosi trattenere. Scuote la testa: "Vado a bere qualcosa al bar" s'incammina, lasciandola lì. Agata, poco distante, assiste alla scena. Gli sorride e comprende il fratello. È già tanto che sia venuto, non può anche ballare con lei!

Si accomoda su uno sgabello e ordina un bel Negroni. Ancora nella sua testa gli ronza la conversazione tra Miguel e Mora. Chissà quali segreti s'erano raccontati. E quando soprattutto! Non li ha mai visti insieme, loro due, soli.

"Ti annoi?" una voce accanto a lui lo costringe ad alzare lo sguardo. Accanto a lui c'è un ragazzo. Viso angelico, puntinato di lentiggini.

"Da cosa si deduce?" Aron risponde.

"Sei tutto solo, bevi un Negroni e continui a guardare un punto fisso. Neanche ondeggi a ritmo di musica!" effettivamente s'è piantato sulla sedia, senza ascoltare nulla intorno a lui. La musica è come se non ci fosse e il suo bicchiere pare la cosa più interessante da osservare in quel momento.

"Mi hai guardato bene, vedo!" gli sorride leggermente.

"Eh sì. Comunque piacere, Tobias" allunga la mano per stringergliela: "Aron".

"Ti ho già visto da qualche parte, può essere?" Tobias sorride con occhi guardinghi.

"Sono un attore. Quindi sì, può essere tu mi abbia già visto" spiega. A questa frase, gli occhi di qualsiasi persona si illuminano. Dal più grande, al più piccolo.

"Okay" fa spallucce. Non si pone domande. Non gli interessa per cosa è famoso Aron Piper?

"Perché sei a questa festa?" Tobias domanda subito dopo.

"La festeggiata, Victoria, è la mia ex... Agata, la sua migliore amica, è mia sorella e mi ha costretto a venire. Tu invece? Non mi sembra ti stia divertendo particolarmente" Aron chiede bevendo un sorso del suo Negroni.

"La verità? Non conosco nessuno. Non so chi siano Victoria e Agata. Mi sono imbucato..." spiega avvicinandosi a lui, serio. Aron estrae dalla tasca il pacchetto di sigarette e lo mostra al ragazzo seduto accanto, scuotendolo. Tobias sorride, alzandosi dallo sgabello. Aron, prima di seguirlo, beve il resto del Negroni tutto d'un fiato.

"Fumi?" chiede, passandogli una sigaretta.

"Ogni tanto. Se posso faccio un tiro dalla tua perché non sono un gran amante" la voce di Tobias è un po' imbarazzata, ma Aron gli sorride: "Certo, nessun problema!" mettendolo subito a suo agio.

Lo sbuffo dalle labbra di Aron vola via come il tempo passato esposti all'aria aperta per fumare.

"Senti, ho una proposta. La festa è noiosissima, quindi ho due opzioni da proporti: o andiamo in un pub qualunque e ci sbronziamo come non mai, oppure andiamo nel mio appartamento, ci ascoltiamo un po' di musica, ci beviamo una birra e stiamo tranquilli. Io personalmente preferisco la seconda opzione visto che domani devo lavorare, però dimmi tu, cosa preferisci" il ragazzo alto e muscoloso propone. Tobias, più magrolino e basso, lo guarda un po' stupito dall'ultima idea.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora