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Hanno affittato un bell'appartamento per i 4 giorni a Palma De Maiorca. I ragazzi passano le giornate in spiaggia, spaparanzati sotto il sole, mentre Mora si divide tra sabbia e visite turistiche. La prima sera, però, decidono che per la troppa stanchezza, non è il caso di uscire. Così, si riuniscono in giardino con delle buone birre e del gelato per chiacchierare ed aspettare almeno la mezzanotte per non sembrare dei veri e propri vecchietti.

Sono tutti lievemente preoccupati per la loro amicizia. Si divideranno per studiare in città diverse. Solo Mora resterà ad Alessandria senza università da frequentare. Ha bisogno di un anno sabatico per scoprire i suoi veri interessi.

"Non voglio pensarci che non ci vedremo più tutti i weekend..." sussurra Davide prima di scolarsi l'ultimo goccio di birra.

"Faremo le videochiamate!" Mora sdrammatizza. Per quanto gli voglia bene, non è mai stata una gran sentimentale. Carmine la guarda per tutto il tempo, in ogni suo gesto, in ogni suo sguardo, in ogni suo sorriso. Benji ed Elia, presenti fisicamente intorno al tavolo, sono entrambi tra le nuvole. Partecipano alla chiacchierata ma quasi in modo distaccato. Renato osserva le stelle mentre ascolta e tira qualche parolaccia, com'è solito fare. Estrae una sigaretta dalla tasca. Lancia un'occhiata a Mora che gli sorride. È solamente la seconda della giornata. Gliela concede.

Quando le campane annunciano la mezzanotte, Benji si alza: "Io sono vecchio. Vado a dormire regaz. Buonanotte" Elia lo segue e poco dopo anche Davide e Carmine si rifugiano nella loro stanza.

Mora invece copia Renato, posizionandosi scomodamente sulla sedia per poter ammirare meglio il cielo.

"Credi che Benji ed Elia stiano insieme, vero?" domanda Renato per interrompere il silenzio condiviso.

"Non lo so..." quasi finge di non sapere niente.

"Certo, come no. So già che tu sei a conoscenza di qualcosa. Tu sei Mora Leone. Sai tutto di tutti." si volta lievemente per lanciarle un'occhiata.

"So solo che Elia ha una cotta per Benji. Non so altro" confessa.

"Allora stanno insieme davvero. Ho sempre saputo che Benji non era interessato alle donne. Se no non ti avrebbe mica respinto per otto anni. Sarebbe stato molto stupido"

"Non dire nulla però. Aspettiamo che siano loro a parlarcene. Li conosciamo, hanno bisogno del loro tempo. Forse ci stanno provando, chi lo sa cosa sta veramente succedendo" Mora si solleva, sedendosi sulla sedia accanto a quella dell'amico. Renato osserva il suo spostamento per poi tornare a sbuffare l'ultimo tiro di sigaretta ed osservare le stelle. Restano in silenzio, contemplando ognuno i loro pensieri. Passano svariati minuti che somigliano ad eternità.

"Comunque sono una bella coppia, no?" Mora interrompe quelle loro idee vaganti. Renato solleva le spalle. Si volta nel guardarla: "Se sono contenti loro..." quasi menefreghista. Il suo solito mood, niente di troppo sconvolgente.

"A che pensi?" domanda poi lei, comprendendo i suoi occhi immersi in altre questioni.

"Penso al fatto che tu sia un'amica diabolica. Tu sapevi di Elia e di Benji ancor prima che loro si conoscessero. O sbaglio?" domanda Renato incastonando i suoi occhi nel buio che divide il suo volto da quello di Mora.

"Non proprio. Però l'ho immaginato. Ricorda, sono Mora Leone, mica una qualsiasi, io!" gonfia il petto, goliardica. Renato sorride alla battuta e alla tanta sicurezza nelle sue parole.

"Credo di andare a letto, adesso" si solleva. L'amico la segue. Chiudono la finestra, cercando di non far cadere le birre vuote che tengono tra le mani. L'italo spagnola si poggia sul divano, mentre attende l'altro che finisca di sistemare chissà cosa. Forse un piatto nel lavandino o una bottiglia della busta del vetro, senza farla troppo sbattere con le altre.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora