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"Aron, ti devo parlare!" Mora quasi corre incontro all'amico. Lo afferra per un braccio e lo trascina lontano dagli altri che osservano la scena senza troppo interesse. L'unico che si sofferma nel guardare è Daniel che però si rende conto dell'invadenza non appena girano l'angolo i due stranieri.

"Che succede?" il tedesco domanda quasi spaventato. Non hanno fatto nemmeno in tempo a cambiarsi. Indossano ancora i vestiti di scena.

"Perché non me lo hai detto? O meglio, tu ricordi tutto di quella sera?" chiede quasi euforica.

"Dipende... cosa dovrei ricordare?" Aron è quasi spaventato.

"Piper, non mentire, lo sai ciò che è successo. Io e te, ci siamo baciati mentre eravamo ubriachi" sussurra come fosse un segreto indicibile.

"Ah, quella cosa. Beh, sì. Me lo ricordo, solo che non ti ho detto nulla. Non avrei voluto che tu t'arrabbiassi" resta serio sudando freddo per la sua reazione.

"Arrabbiarmi. Eravamo entrambi abbastanza incapaci d'intendere e di volere! Io ho scritto una canzone e nemmeno so come ho fatto, ti ricordo!" scherza lei, buttando tutto sul ridere. Aron invece è paralizzato, preoccupato e già dispiaciuto su ciò che potrebbe aggiungere.

"Sei diventato bianco! Tranquillo, non sono arrabbiata! Mercedes non è Mora, eh!" ironizza: "È stato un bacio innocente dai, rilassati" sorride appoggiando una mano sulla sua spalla.

"Vado a cambiarmi" cerca di togliergli l'imbarazzo di dosso lei. Si gira di spalle ma Aron la costringe a voltarsi nuovamente chiamandola.

Aron fa un passo verso di lei, eliminando le loro distanze e le poggia una mano sulla guancia per far avvicinare i loro volti. Mora tiene gli occhi cuciti a quelli dell'amico, non capendo veramente ciò che sta per accadere. Appena i polpastrelli del ragazzo la sfiorano, però, la gota inizia a bruciare, come mesi prima. Si sente marchiare da un ferro rovente. La scottatura ancora aperta. Di scatto, per proteggersi, muove un passo indietro, scappando dalla sua presa.

"Scusa Aron. Non posso adesso." tenta di non guardarlo negli occhi. Stavolta quasi scappa nell'allontanarsi. Il respiro si spezza in gola, il cuore bussa prepotentemente sulle costole. Varca la soglia dell'uscita d'emergenza e s'immobilizza appena l'aria calda di giugno la colpisce. Chiude gli occhi per qualche secondo e tenta di ristabilire quell'equilibrio vitale d'ossigeno e globuli rossi.

Non fa in tempo a rilassarsi che di fronte a lei, una donna ed un cameraman s'avvicinano quasi prepotentemente.

"Abbiamo davanti a noi Mora Leone! Una delle nuove attrici di Elite 4! Ciao Mora, ho molte domande da farti ma so che non puoi rivelarci molto della nuova stagione! Ti prego però, dacci qualche indizio sul tuo personaggio e su ciò che dobbiamo aspettarci!" la bionda signora le punta velocemente il microfono davanti alle labbra. Per quanto sia un'assidua frequentatrice dello strumento, quasi è spaventata da esso, come fosse una pistola. Dì qualcosa di sbagliato e verrai uccisa, mitragliata dalle tue stesse parole!

"Salve. Io interpreto una studentessa della scuola. Una nuova compagna dei cinque bocciati. Il mio personaggio è complesso. Come tutti gli altri direi. Non posso dire altro. Ne vedrete delle belle e ne vedremo perché ancora siamo in fase di produzione e non sappiamo effettivamente come andrà a finire questa storia! Comunque..." la voce di Mora è strozzata, quasi distorta dai suoi sentimenti che l'affliggono. Il discorso, per quanto apparentemente sobrio, è controllato solamente da sensazioni contrastanti senza alcun filo logico, senza alcuna padronanza.

"Mora, dobbiamo andare" Daniel le appare alle spalle, sfiorandola per un fianco. Mora, appena sente la sua mano, quasi salta. Miguel, dietro di loro, s'intromette.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora