40.

88 2 0
                                    

Mora lo guarda negli occhi. Sono sdraiati l'uno di fronte all'altra sul letto comodo del ragazzo dopo aver cenato silenziosamente. L'italiana racconta tutto l'accaduto, la litigata con Carmine ed il viaggio a Parigi nel luglio 2016. Aron ascolta senza fiatare. Lo legge negli occhi tristi e sobri di Mora che ha bisogno d'una spalla sulla quale sfogarsi.

Certo, quando l'ha incontrata la prima volta, non si sarebbe mai aspettato un rapporto del genere! Così intimo da condividerlo nello stesso letto matrimoniale!

"Scusa se ti ho annoiato con tutta la storia della mia vita e della band!" Mora si scusa, sbattendo gli occhi per la stanchezza.

"Non mi hai annoiato. Vorrei chiederti poi quando vi hanno detto che stavano insieme, ma non ti costringo a raccontarmi tutto!" Aron domanda.

"Un altro giorno te la racconto, anche se infondo, io, l'avevo ben capito che stavano insieme! Si lanciavano degli sguardi pazzeschi nei giorni seguenti a Palma De Maiorca. Era impossibile non notarli per me che sapevo di Elia. Ma si vedeva, spesso loro due restavano soli, s'appartavano. Io, da brava donna quale sono, l'ho capito subito. Gli altri invece... va beh, te lo racconto un'altra volta! Alla prossima serata di tristezza" spiega Mora.

"Posso farti una domanda?" chiede il tedesco guardandola. L'amica annuisce: "Hai anche amiche femmine oppure ti trovi bene solo con noi poveri maschi?"

"Amiche femmine? Mai avute. Le donne sono orribili! Complesse e banali contemporaneamente. Siamo degli esseri brutti. Capisco infatti l'aumentare di gay e bisex nell'ultimo periodo spinti dal pride. Siamo un pochino meschine con noi stesse. Trovare un'amica femmina è davvero difficile. Per me!" s'esprime: "Ovviamente parlo anche di me, siamo diaboliche. Voi scegliete la via semplice, noi quella più contorta, che probabilmente può regalarci migliori soddisfazioni finali, ma critica in tutto il suo percorso. Siamo delle autolesioniste" Aron annuisce riconoscendo bene il gentil sesso in quella descrizione.

"Dormi qui?" domanda il ragazzo.

"Forse dovrei andare a casa. Ma ammetto che il tuo letto è molto comodo" sorride Mora ormai imbambolata dalla lunga giornata. Si guardano negli occhi per minuti infiniti.

"Dai, resta. Dormo sul divano" annuncia Aron vedendola con gli occhi socchiusi per la stanchezza.

"Vedi che ci stiamo. Mi faccio piccola piccola. E poi, anche ieri notte abbiamo dormito nello stesso letto. Credo... non me lo ricordo ma al mattino eravamo insieme quindi!" solleva le spalle. La voce è sbiascicata. Aron si solleva e prende dall'armadio una sua maglia pulita e dei pantaloncini per prestarli alla ragazza per la notte. Le lascia il tempo di cambiarsi nella sua stessa stanza e poi continuano a chiacchierare finché entrambi non crollano del sonno presi dalle loro stesse parole.


Mora si sveglia di scatto. Forse colpa di un incubo. Forse un pensiero. Aron respira profondamente assolto nel dormire. Guarda il soffitto ed è stranamente felice di non essere da sola. Ripensa alla giornata lunga. Il risveglio precedente pare lontanissimo, capitato solo 24 ore fa.

"Buongiorno. Già sveglia?" Aron ha la voce fredda dalla notte.

"Sì... credo di aver sognato qualcosa e mi sono svegliata di scatto" spiega sorridendogli: "Grazie per avermi ospitato. Adesso siamo pari, giusto?" si solleva, sedendosi sul bordo del letto. Le spiace dover lasciare il cuscino dell'amico, impregnato di quell'odore ormai familiare.

"Ho smesso di tenere il conto da un po'. Anzi, non ho mai preso nota dei favori reciproci" la segue alzandosi.

"Che stupida. Ho parlato così tanto io che non ti ho nemmeno chiesto come fosse andato l'appuntamento tra te e Tobias" rivede il flash della mattina precedente.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora