Aron Piper

20.

Le amiche le hanno ripetuto una decina di volte di indossare il vestito nuovo, mandandole anche messaggi e note vocali. Tutte indosseranno il loro nuovo abito e Mora, per quanto si potrà sentire a disagio, dovrà accontentarle per non farsi prendere sottogamba da coloro che lentamente iniziano a far parte della sua vita. Si prepara e si sente fuori luogo dentro a quei panni così diversi dai suoi soliti. I tacchi erano in fondo all'armadio, era da più di un anno che non li metteva. È scomoda su quei trespoli che la fanno sembrare troppo più alta del solito. Per quanto fosse presa in giro per la sua non-altezza, le è sempre piaciuto essere nel suo corpo minuto.

Aron, prima di suonare il campanello della casa dell'amico, si volta verso Tobias, un passo più indietro.

"Non devi venire per forza se non vuoi. Sei ancora in tempo per scappare!" gli propone la via di fuga. Tobias sorride: è la quarta volta che glielo ripete da quando sono partiti con la macchina da casa sua. Aron al volante è strano da guardare. Concentrato sulla strada, cauto. Completamente opposto alla sua scrittura acuta.

"Tranquillo. Se però sei tu a non volermi con te me ne vado..." lo affianca annullando le loro distanze. Aron fa sfiorare i loro palmi delle mani ed anche le loro labbra, prima di dirigerci davanti all'occhiello e bussare a casa Bernardeau.

L'amico Miguel apre la porta e subito esulta abbracciando Aron con troppa euforia ed in mano una bottiglia di vino ancora da stappare.

"Miguel, piacere!" allunga la mano verso Tobias che subito ricambia il gesto. Li fa accomodare intorno al tavolo dove già sono presenti alcuni dei loro amici di set. Si siedono e, anche se molti già lo conoscono per sentito dire o perché lo hanno visto, Tobias si presenta a tutti. Aron è imbarazzato dalla situazione. L'ha portato con lui perché gli sembra giusto, ma forse adesso se ne sta un po' pentendo. Non perché si vergogni di lui, anzi, se potesse lo metterebbe in mostra più spesso possibile, ma si sente lui stesso fuori luogo. Con Tobias è diverso rispetto a quando è circondato dai suoi amici ed è arrivato quel momento in cui non sa come comportarsi. In fretta però i suoi dubbi scompaiono perché alle persone del tavolo non importa assolutamente nulla.

Miguel stappa la bottiglia e subito dopo è di nuovo alla porta. Il silenzio cala per cercare di interpretare i passi o qualche parola sussurrata e cercare di riconoscere il nuovo arrivato. Georgina e Diego, il suo ragazzo, subito salutano tutti. Diego lascia un forte abbraccio ad Aron. Come a tutti gli altri. Ormai è parte del gruppo di amici e lavora oltretutto con tutti loro nel dietro le quinte! Poco dopo il campanello suona nuovamente. Le voci s'ammutoliscono e poco dopo entra Mora. Un vestito bordeaux la trasforma in un'altra persona. I suoi occhi sono un po' preoccupati ed imbarazzati dalla situazione e dal suo abbigliamento. Le tre ragazze subito l'accolgono con un abbraccio. Miguel la fa accomodare accanto a lui.

"Non sembri tu..." Miguel fa notare.

"Nel senso che sono così bella che non mi resisti?" Mora cerca di sdrammatizzare per non far notare il suo disagio che, rosso, è sbandierato sul volto.

"Non mi provocare!" ride l'altro. Stranamente Jesus non ha ancora fatto commenti, ma sono tutti sicuri che non mancheranno le sue domande fuori luogo.

Daniel è solo, come Andres, Ana, Claudia, Itzan, Omar, Jesus e Mora. Poche relazioni sentimentali al tavolo!

Il proprietario di casa non fa in tempo a rilassarsi sulla sedia che è costretto ad andare nuovamente ad accogliere altra gente: Jorge e Danna Paola.

Jorge ha i capelli spettinati sul volto chiaro, come sempre. Ha una maglietta bianca dentro i jeans chiari e larghi. La sua fidanzata è molto sobria: una maglietta nera a collo alto ed un pantalone quadrettato. I capelli sono lunghi, mossi e simili a quelli di Mora, castani con i tipici colpi di sole, le linee di eyeliner nere incorniciano gli occhi scuri e le labbra sono prive di rossetto.