"Mora, come stai?" Miguel le poggia un braccio intorno alle spalle. Insieme percorrono il corridoio fino alla solita stanzetta relax.
"Bene..." risponde lei. Continua a camminare, senza guardarlo. Ripensa a ciò che le hanno detto le amiche nel pomeriggio di Shopping. È molto protettivo nei suoi confronti, è vero. Se n'è resa conto. Ma non le dà fastidio avere qualcuno che si preoccupi per lei. Di certo, Mora, non è interessata a lui. Se invece fosse il contrario, sarebbe strano ma non così impossibile. La ragazza però ha speranza: è sicura che Miguel non ha lei per la testa. Se fosse così, si sarebbe già fatto avanti, no?
"Sai che per qualunque cosa ci sono per te, vero?" il ragazzo si piazza davanti a lei, poggiando le mani sulle sue spalle e guardandola negli occhi. Mora, un po' in imbarazzo, sorride e annuisce. Dalla porta della stanza relax escono proprio in quel preciso istante Georgina, Claudia, Ana e Aron diretti chissà dove. Osservano la scena da dietro le spalle di Miguel che, serio, la guarda dritto negli occhi, incutendole anche una certa paura simpatica. Le ragazze le lanciano occhiate di te lo avevo detto. Ammiccano, schiacciano occhiolini ed alzano pollici all'insu. Aron invece tira dritto, senza soffermarsi nel guardare. Almeno lui...
"Lo so però puoi stare tranquillo. Non ho più una voglia matta di picchiarlo e non sono più arrabbiata con lui, anche se lo odio" spiega, appena le ragazze la lasciano stare, riprendendo la loro camminata per chissà dove. Non voleva farsi sentire da nessuno. Ancora è un segreto solo loro e resterà così probabilmente per sempre, all'interno degli Studios.
"Tua mamma non c'è?" Ander entra, stringendo tra le mani due bottiglie di birra.
"No. Lei non c'è mai..." alza le spalle Mercedes facendolo accomodare. Il ragazzo si guarda intorno e Mercedes gli fa strada verso il frigorifero per riporre le due birre al fresco: "Ho ordinato le pizze. Dovrebbero arrivare a momenti" Annuncia.
"Perché non c'è mai? Lavora fino a tardi?" chiede, accomodandosi sullo sgabello dietro al grande bancone in marmo.
"No. È in giro per il mondo. Non chiedermi dove perché non ne ho idea... chi la sente mai!" risponde sdrammatizzando. Ander resta un po' stupito dall'affermazione detta con così tanta non curanza.
"E quindi vivi qui tutta sola?" domanda un po' basito, con gli occhi spalancati. Mercedes, come risposta, alza le spalle e solleva le sopracciglia: "A quanto pare..."
"E non ti annoi?" il volto di Ander è serio. Mercedes non avrebbe voluto toccare l'argomento, ma ormai che la conversazione ha preso questa piega, non può fare altro che rispondere.
"Un po'. Alcune volte sì. Altre volte mi piace restare qui dentro tutta sola. Mi sento come in un video musicale. Faccio partire dalle casse la musica che si espande per tutta la casa ed inizio a ballare e saltare e cantare. Quelli sono dei momenti che rimpiangerei se da un giorno all'altro tornasse mia madre" spiega, sedendosi comoda di fronte a lui. Per fortuna non passa molto tempo al suono del campanello: il fattorino consegna loro le pizze.
Cenano, parlando tra loro e brindando con le due birre ghiacciate.
"Con Omar come va?" chiede Mercedes in un momento di silenzio. Ander solleva le spalle: "Come gli altri giorni..."
"Gli hai parlato?"
"No, ancora no... non voglio ferirlo. Oltretutto abita a casa mia, non voglio litigare con lui" spiega.
"Lo capisco però se non ci parli, poi inizierai a non sopportarlo più e a quel punto non risolverete mai più i vostri problemi" cerca di convincerlo. Non sa perché lo aiuti così tanto. Si sente in dovere di farlo.
"Ci proverò. Promesso!" sorride. Mercedes alla fine lascia metà della pizza anche se, all'inizio della serata la sua pancia brontolava particolarmente. Dopo mangiato, lo porta a visitare i due piani e il giardino con la piscina coperta. Escono sul balcone di camera sua, dal quale si può ammirare la piscina. C'è un'amaca dove solitamente la ragazza legge, nelle ore in cui il sole l'illumina per stare al caldo. Ander si siede e si dondola per qualche minuto.
"Io starei qui sopra tutto il giorno!" chiude gli occhi, ascoltando l'aria fresca e serale che gli accarezza i capelli corti. Un brivido gli percorre la schiena. Mercedes si stringe nella sua felpa. Non vuole costringerlo a rientrare in casa, ma ha veramente freddo. Per fortuna, si accorge del battere dei suoi denti, così tornano al pianterreno.
Ander, alla conclusione del tour, si accomoda sul divano. Accanto a lui, la ragazza si lascia cadere.
"Comunque una villa così te la godi tutta da sola!" scherza lui.
"E questa è anche piccola. Non hai ancora visto quella di Pilar. È all'incirca il triplo della mia. Sabato credo darà una festa, quindi la vedrai..." alla parola festa, Ander solleva le sopracciglia. Un'altra festa?
"Frequento casa sua da anni ma ancora, giuro, non la ricordo! Ogni volta che entro, c'è qualcosa di diverso: mobili spostati, statue in mezzo al salotto, cambi di colore alle pareti... però ti assicuro che, se verrai e non avrai voglia di ballare o stare in mezzo alla mandria di bufali ubriachi e salterini, ho un posto segreto dove potremo rifugiarci, con una bottiglia di Vodka alla pesca e restare ad annoiarci e a guardarci negli occhi per tutta la serata!" sorride Mercedes, osservandolo solo con lo sguardo, senza voltare la testa.
"Vedremo" sorride lui. Potrebbe andarci alla festa, solo per scoprire di cosa parla Mercedes. Di quale posto nascosto si tratta. Di scoprire qualcosa di più su di lei e sul personaggio che mostra a tutta la classe. Quando però sono soli, lo nasconde, esponendosi in modi diversi. Più sensibile, più empatica. Meno stronza.
"Ho un'idea, se no mi addormento qui, accanto a te sul divano... ti va un po' di champagne con accompagnamento musicale?" chiede dopo qualche minuto di silenzio. Ander annuisce e Mercedes si solleva per accontentare la sete che balena sulla sua lingua. Fa partire della musica dal telefono, collegandolo alle casse in tutta la casa e Ander, all'inizio si spaventa, non aspettandosi la musica tanto alta. Si solleva anche lui, seguendola. Tra un calice di rosato, iniziano ad ondeggiare a ritmo. Vicini e lontani. Insieme ma separati. Si sorridono e guardano i loro piedi che pestano il pavimento a ritmo. Ridono insieme. Il tempo, quasi rallenta in quegli attimi. Cantano insieme guardandosi negli occhi. Si sfiorano ma mai per troppo tempo.
L'orologio, anche se lentamente rispetto al solito, gira finché i due corpi sudati non crollano con una risata sul divano, sfiniti dai loro cuori che corrono insieme alla musica pop. Mercedes china il capo sulla spalla di Ander, senza farlo apposta. Involontariamente. Il suo corpo ha preso coraggio nel farlo in una situazione del genere.
"Sei una ragazza strana, sappilo" Ander sorride guardandola. Nessuno dei due sa il motivo di questa frase, ma l'accettano restando in silenzio. Dopo aver ripreso fiato, l'ospite si solleva, facendo staccare la guancia di Mercedes dalla sua spalla, per andare a casa. Ormai l'ora tarda è arrivata ed il giorno dopo c'è scuola.
Si salutano e prima che la proprietaria di casa chiuda la porta, Ander si volta nel guardarla e sorriderle.
"Segreto?" chiede lei con della speranza intrappolata nelle iridi.
"Segreto..." sussurra lui, già sul vialetto per uscire dal cancello.
Mora si lascia cadere in mezzo ad Andres e Daniel sul divanetto, nella sala relax, sfinita. Subito dopo di lei, entra Aron che s'accomoda sulla prima sedia libera.
"Benvenuti ragazzi. Volevo dirvi che sabato siete invitati a casa mia per cena." Miguel sorride, avvisandoli. Gli altri già ne sono al corrente, visto che l'argomento è stato trattato prima del loro arrivo. Tutti saranno presenti e Mora, anche se stanca della giornata lavorativa, accetta l'invito volentieri. Aron annuisce confermando la sua partecipazione.
"Ho un'idea, se per te, Miguel, non è un problema!" Ana si solleva in piedi, pronta ad esporre la sua tesi davanti al pubblico attento: "Chi ha un fidanzato o una fidanzata la porti... così ci conosciamo meglio!" suggerisce. Il silenzio regna nella stanza indecisa sull'accettare la proposta o negarla. Tutti si guardano dubbiosi sulla risposta unanime. Miguel si solleva accanto alla piccola Ana e con il suo solito sorriso raccoglie la richiesta e l'approva.
"Mi piace questa idea. Portate i vostri partner se ne avete, donzelle e donzelli!" annuncia. Mora prevede già una serata degenerativa. Aron pone nella sua mente solo un'immagine: Tobias verrà con lui?
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Aron Piper
FanfictionLa stanza è colma di persone. Molte si conoscono da tempo. Dalle riprese della prima stagione. Ormai 2 anni fa. Sembrano passati secoli dal primo giorno sul set con questo cast. Miguel Bernardeau, Omar Ayuso, Claudia Salas, Itzan Escamilla, Jorge...