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Atterrano. Hanno assistito al tramonto per più di un'ora dall'aereo seguendolo fino in Spagna. Mora è crollata nel sonno sulla spalla di Aron. Ricorda Lupo durante Fast & Furious e sorride al ricordo. Gli spiace svegliarla dalla sua stanchezza, con le labbra semichiuse e le palpebre brillanti, ma la scuote lievemente.

"Scusami" Mora sussurra sollevandosi dal suo posto. Agata e Dan li aspettano fuori dall'aeroporto. Mora saluta il ragazzo dagli occhi di ghiaccio con un grande abbraccio mentre i due fratelli si stringono con un bacio sulla fronte da parte del maggiore. Si scambiano ed infine s'infilano in macchina. Dan alla guida, accompagna Mora a casa, per poi parcheggiare davanti quella di Agata e dei suoi genitori. Aron tira una grossa boccata d'aria prima di mettere piede al suo interno.

"Ciao" Alba gli lancia le sbraccia al collo ad il figlio subito ricambia. Già sente la mancanza di Mora. Gli sarebbe piaciuto averla accanto, per poterlo calmare in queste situazioni. Si sente preso in giro. Nessun messaggio, nessuna chiamata, mai. E poi lo abbraccia così.

E poi chi lo sa se ai suoi genitori sarebbe piaciuta!

"Ciao Dani!" subito dopo stringe il fidanzato di Agata. Dani? I due maschi si guardano e sorridono. Il tedesco più dello spagnolo.

"Aron Julio Manuel Piper Barbero, va' a lavarti le mani che la cena è pronta" suo padre spunta dalla cucina, lasciandogli una pacca sulla spalla. Gli lancia un'occhiataccia. Il segreto durava da anni e tutto si scopre così? Dan, dietro di lui comincia a sghignazzare ed Agata sorride vedendolo così felice.

"Dì in giro che il mio nome fa così schifo e ti picchio!" lo minaccia.

"Tranquillo sarai sempre e solo Guten per me" gli risponde l'amico: "Però Mora deve saperlo!" aggiunge, iniziando a tirar fuori il cellulare dalla tasca dei jeans.

"Non ci provare '98!" glielo strappa di mano.


"Quindi. Chi è Mora?" curiosa, la mamma di Aron domanda, finita la cena.

"Una nostra amica" risponde subito vago.

"Infatti Alba. Una nostra amica. Con lui fanno solo finta di esserlo!" Dan prima si affianca ad Agata e poi punta il dito verso il tedesco.

"Sai che mi stavi più simpatico prima di conoscere mia sorella? Ora mi ricordi Jesus. E fidati che non è un complimento!" controbatte.

"Questo è un colpo basso. E comunque non negare l'apparenza. Quando l'hai salutata, prima, stavi per piangere!" lo prende in giro.

"Se continui così, sono io che ti faccio piangere" Aron alla fine si scioglie in un lieve sorriso. Non può proprio negarlo, men che meno a lui.

Il telefono in tasca gli suona. Si solleva dal tavolo e dopo poco è di ritorno.

"Mora?" domanda Agata: "Ancora non vi siete lasciati e già vi date appuntamento per rivedervi?" lo stuzzica.

"No. Tobias" risponde senza dare importanza alla sua frecciatina.

"Ahia! Vecchi fuochi ritornano!" Dan lo deride ancora.

"Smettila con il vino che ti stai ubriacando, cretino" risponde ma distaccato.

"Va tutto bene?" chiede Alba, poggiando una mano sul suo braccio.

"Sì mamma. Però tra poco devo andare. Dan, mi daresti un passaggio?" chiede, voltandosi verso il suo amico. L'altro annuisce serioso.

"Pensavo ti fermassi qui, almeno stanotte. Nella tua vecchia camera..." sua madre quasi sussurra, come un pensiero ad alta voce, lievemente nostalgica di averlo accanto, cercando di farlo sentire in colpa, come ogni volta. Aron guarda suo padre, dall'altro lato del tavolo che cerca di calmarlo con i suoi occhi tanto simili a quelli del figlio.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora