Caye si veste di nero. Raphael non l'ha più visto né sentito, ma adesso non è il momento di pensarci perché sta seguendo in macchina il carro funebre condotto alla chiesetta dove si svolgerà il funerale. Suo nonno è morto, senza svegliarsi più. Senza nemmeno potersi salutare. Non prende parte molta gente alla funzione ma non le importa, troppo concentrata al ricordare ogni momento con lui. Sale vicino all'altare per leggere il salmo, cercando di non scoppiare in lacrime tra una parola ed un'altra.
Sua madre l'affianca seduta in prima fila. Invece, nell'ultima, s'è seduto Victor. Non ha intenzione di farsi vedere da Caye. È da quando Pilar s'è presa quella lunga settimana di pausa da scuola, che non le rivolge la parola. Come se avesse paura d'esser visto da lei. Come se avesse paura che, solo dicendole "condoglianze" possa tradire la poca fiducia rimasta.
Così appena la messa si conclude, lui quasi scappa senza dare troppo nell'occhio. È pronto ad andare quando la vede uscire. Da sola. Al fianco di sua madre. Senza nessun amico. Senza nessuna persona accanto che potesse sostenerla in quella perdita importante e sofferta. Si sta pentendo di già di non essere rimasto, ma ormai ha iniziato a camminare verso casa ed i suoi piedi non riescono a fermarsi.
Rebe apre la porta dopo scuola e trova Ramon comodo nel suo salotto.
"Sgorbio! Togli i piedi dal tavolino e non fare briciole sul divano" l'ammonisce senza ricevere risposta verbale o fisica. Rimane immobile. Si rende conto solo dopo che è immerso nel suo mondo nelle cuffiette. Così s'avvicina alle sue spalle e nota Instagram aperto. Scorre le foto pubblicate da Mercedes. E più scende, più sono vecchie. E più le guarda e le ispeziona. Poggia lo zaino per terra e con un balzo scavalca il divano per sedersi al suo fianco. Si spaventa, sobbalza. Toglie i piedi dal tavolino. Si siede meglio. I pop corn fanno un piccolo salto da dentro la busta e qualcuno esce, sbriciolandosi sul divano. Si toglie una cuffietta e quasi lancia il telefono dall'altro lato del divano, bloccando lo schermo.
"Potevi venire a scuola e vederla dal vivo se ti piace tanto!" subito sorride, poggiando un braccio sullo schienale.
"Ma chi?" domanda come se avesse davanti la sua ombra proiettata allo specchio e deve cercare di confonderla. Come se dovesse autoconvincersi, ancora.
"Non sono scema. Oggi aveva un bel cappello, diverso dal solito. Le stava molto bene" si guarda le unghie con disinteresse, mentre Ramon abbassa lo sguardo perché si rende conto che la verità sta salendo troppo a galla e che anche la figlia della compagna di suo padre, nonché sua compagna di classe ed acerrima nemica, lo sa e non esiterà a spargere la voce.
"Fatti i cazzi tuoi. Se provi a dirlo in giro..." cerca di fermare la sua supremazia senza grossi risultati.
"Che succede? Mi prendi a pugni come fai con te stesso non dicendoti la verità?" subito lo interrompe.
"Senti, parliamo di cose serie." cambia lei stessa argomento, rubandogli una manciata di pop corn: "Tuo padre è uno di cui ci si può fidare?"
Ramon scoppia in una risata quasi isterica: "Fidarsi di mio padre? Ma per chi lo hai preso? Solo perché sta con tua madre, mica è diventato un santo eh. È sempre il solito cazzone" risponde: "Perché?" s'interroga tornando serio.
"Perché ho paura che mia madre sia rientrata in brutti giri e voglio sapere se c'è di mezzo tuo padre" solleva un sopracciglio, per indagare il viso abbuffato del ragazzo.
"Di che brutti giri parli?" subito si sbilancia verso di lei per saperne di più.
"Non sono fatti tuoi, nano" si solleva ed inizia a salire le scale. Ramon è troppo sfaticato per poterla seguire ma con lo sguardo l'osserva: "Com'era il cappello di Mercedes oggi?" chiede subito dopo.

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Aron Piper
Hayran KurguLa stanza è colma di persone. Molte si conoscono da tempo. Dalle riprese della prima stagione. Ormai 2 anni fa. Sembrano passati secoli dal primo giorno sul set con questo cast. Miguel Bernardeau, Omar Ayuso, Claudia Salas, Itzan Escamilla, Jorge...