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Ander è pronto dietro la telecamera per registrare. Accanto a lui c'è Omar. Si guardano. Si sorridono per farsi forza a vicenda.

Aron estrae dalla tasca della sua divisa il cellulare. Prova a fare uno squillo a Tobias per scusarsi ancora per essere scappato la sera prima. A pochi metri da lui, un telefono suona proprio mentre attende una risposta dall'altro capo della cornetta. Si volta per guardare di chi possa essere la suoneria. Una coincidenza troppo strana per essere vera.

"No, aspetta... tu reciti qui?" Tobias sorride vedendo che sullo schermo appare proprio il nome del ragazzo che si è appena piazzato di fronte a lui.

"Sì, mi spieghi che ci fai invece tu, qui?" Aron domanda sorridendogli.

"Diciamo che mi hanno spedito qui stamattina. Sai, con l'università, a volte mandano qualche invito speciale a dare un'occhiata qui intorno. Non pensavo però dovessi osservare proprio una tua scena" sorride. Le lentiggini brillano sotto le luci artificiali. Gli occhi chiari sembrano ancora più belli. Omar si volta a guardare i due che chiacchierano tra di loro.

"Lui è Omar. Lui è Tobias." li presenta un po' freddamente. Si stringono la mano con annesso un piacere leggermente imbarazzato.

"Sei capitato proprio nel giorno giusto! Le scene più divertenti sono proprio come quella di oggi. Io e Aron ne dobbiamo girare una di sesso mattutino!" Omar scherza, lanciando una gomitata al suo amico. Aron si sente lievemente in imbarazzo a dover recitare una scena sessuale con Tobias che lo guarda da dietro la camera. Infondo, loro due, avevano davvero fatto sesso.


Ander e Omar sono sdraiati sul letto. Omar dorme. Ander, invece guarda il soffitto, pensando. Ricorda le parole che Mercedes gli ha detto al cimitero.

"Amore, che pensi?" Omar si gira verso di lui, accarezzandogli l'addome nudo, sotto il lenzuolo. Gli osserva i lineamenti segnati dal sole mattutino che si fa strada attraverso la piccola finestra. Ander si volta per guardarlo negli occhi e sorridergli.

"Nulla di importante... che ore sono?" chiede subito dopo. Omar si volta per guardare il cellulare, poggiato sul comodino alle sue spalle.

"Le sette... è presto. Possiamo goderci una buona mezz'ora insieme prima di andare a scuola" maliziosamente, si solleva sul gomito per baciarlo. Le loro lingue s'incontrano. Ander lo avvicina a sé, facendolo salire cavalcioni su di lui. Il lenzuolo li copre ben poco. Le mani di Omar accarezzano le guance di Ander che si lascia coccolare dal suo uomo. Lentamente scorre sul suo petto, con una fila di baci sensuali. Una scossa elettrica fa completamente svegliare il corpo ancora in dormiveglia di Ander. La pelle è calda sotto i baci di Omar che subito si accorge di fargli un certo effetto, vedendolo rabbrividire di eccitazione sotto di lui. Scivola fino ai boxer del suo ragazzo e li abbassa per soddisfargli l'erezione. Prima di procedere, però, solleva il lenzuolo, coprendosi con esso.


La scena finisce. Tobias ha guardato tutto, per filo e per segno: Aron sentiva i suoi occhi mentre era nei panni di Ander. Non gli fa affatto piacere che lui abbia dovuto assistere, ma preferisce far finta di niente.

"Siete stati bravi" Tobias dice con voce poco convinta. Gli occhi sono sempre più chiari e belli, pieni di una tale vita che fa apparire anche la perplessità più brillante.

"Ti va di andare a prende un caffè? Tanto ho finito qui. E adesso c'è una pausa anche per tutti gli altri, quindi non ti perdi nulla. Mi devo cambiare e soprattutto struccare. Questa specie di crema color carne che mi mettono in faccia è appiccicosa!" Aron fa una smorfia, accarezzandosi la guancia ricoperta di quella strana specie d'unguento.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora