Aron Piper

16.

Mercedes convince Ander nel tornare alla festa, dopo altre chiacchiere sulla sua relazione un po' spenta nell'ultimo periodo.

"Ora balliamo io e te. Fingiamo di essere soli. Come quando sei in camera tua, ascolti della musica e non riesci a trattenerti dal muoverti. Non curarti degli altri adesso. Di nessuno. Di Guzman ubriaco, di Rebeka o di Omar" Mercedes lo prende per mano e lo porta in mezzo alla massa di gente sconosciuta. All'inizio è scettico, poi, grazie a qualche drink di troppo, si lascia trasportare dalla musica, dal sorriso di Mercedes e dalla sua risata coinvolgente.

Gli attori si struccano, si cambiano, tornando nelle loro vesti. Mora s'infila il suo amato felpone color senape due taglie più grande, che le arriva a metà coscia. I leggings neri le arrivano alla caviglia, lasciandola scoperta con il solito risvoltino e le sue scarpe alte sono tramutate in Vans da qualche giorno per il troppo caldo. Aron s'infila velocemente la sua maglietta a maniche corte e la copre subito con il suo solito giacchetto di pelle. Tutti sfiniti e silenziosi dopo quasi due ore di registrazione. Ognuno si dirige a casa sua, senza troppi saluti o sorrisi. L'unico è Jesus, carico a molla.

"Mamma mia, come siete vecchi! Io che volevo andare a sedermi in un pub a bere una birra!" si lamenta in modo scherzoso. Tutti gli attori con gli occhi già socchiusi per il sonno, lo fulminano per questa sua allegria serale. Si vede lontano un miglio che ha qualche anno in meno. Sul set è il più giovane anche se fisicamente non sembra. È ben messo, con addominali e gambe da calciatore.

"Jesus, visto che sei l'unico che non ha sonno, accompagnami a casa" Mora attira la sua attenzione, cercando di sollevare i restanti dalle chiacchiere fittizie del giovane che subito sorride alla proposta: "Ricordati, sono fidanzata!" Mora evidenzia una finta realtà per tenerlo lontano da lei.

"Tu non sei fidanzata!" risponde con ovvietà.

"Con Serietà. Allena la tua memoria a lungo termine, Libertà" inizia a dirigersi verso l'uscita. Jesus la segue e s'incamminano verso casa insieme. La maggior parte del tempo parla lui, lei annuisce e sorride ascoltandolo. Non sa perché ha azzardato una mossa così kamikaze ma non aveva voglia di passare dal rumore assoluto al silenzio totale.

"Si vede che sei più giovane di noi altri..." dice una banalità Mora per interrompere il suo chiacchiericcio inconsistente.

"Si lo so, ma si vede così tanto?" domanda quasi spaventato di non essere ben accetto solo per avere due anni in meno.

"No, solo quando noi siamo stanchi e tu invece hai ancora voglia di fare!" sorride lei per poi fermarsi sotto casa sua. Jesus la saluta, lascandole un bacio sulla guancia e dandole appuntamento agli Studios il giorno dopo.

Aron ascolta per qualche minuto la sveglia. Non è uno di quelli che tenta di spegnerla per dormire di più. Sa prendersi le sue responsabilità. Spesso apre gli occhi prima di lei e attende che inizi a trillare. Un po' come una fidanzata sul cuscino accanto. Guarda la finestra e la luce che la varca di prepotenza. Il soffitto chiaro, di prima mattina, è super interessante. Quando la canzone lenta ma ridondante conclude, si solleva e si inizia a preparare. Dopo 3 mesi di registrazioni si è stanchi, ma nei prima due, s'è carichi a molla. Si prepara il suo solito caffè, senza il quale, le giornate non sarebbero le stesse. Il gusto dolceamaro che rilascia in bocca lo adora, più di quel gusto di fresco e pulito che lascia il dentifricio alla menta. Dopo essersi lavato i denti, infatti, prima di uscire di casa per fumare quella sua solita sigaretta, appoggia le labbra sul beccuccio della Moka per far scorrere un goccio di caffè sulle labbra ed avere quel sapore per tutta la mattinata che va ad incontrarsi con la nicotina giornaliera.

La mattina passa velocemente, nello loro divise da attori studenti. Mora è sorridente anche se ancora stanca dalle riprese della sera prima. Miguel spesso l'avvicina a lui come per proteggerla. Lei non lo respinge.