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Elitre 4 è fuori. Anche Milano Madrid. Allo scoccare della mezzanotte, con gli amici attori, s'incontrano per brindare. Mora beve due calici: uno lo condivide a distanza con i suoi amici. Che sia un album proficuo.

Tornano a casa per le due, Mora lievemente brilla, Aron del tutto sobrio. Si dovranno alzare presto così crollano non appena toccano il letto. La sveglia suona e, anche se ancora addormentati, si sollevano in fretta. Bevono il loro solito caffè, si fanno una doccia e presto sono fuori casa. Nel primo pomeriggio avranno una grande intervista e si devono preparare. Mora passa due ore tra trucco, capelli e prova abito e Aron resta con i suoi colleghi. Andres ha cambiato colore di capelli e non sta affatto male. Jesus è sempre il solito chiacchierone, per fortuna Itzan e Omar gli danno corda così da non doverlo ascoltare mentre viene truccato.

Vengono annunciati e scorrono nel pubblico, salendo sul palco allestito con sedie e microfoni, pronti per accoglierli. Aron e Mora non hanno svelato il segreto e stranamente neanche i loro amici hanno raccontato nulla in giro. Ana le aveva fatto qualche domanda a riguardo ma non se l'era sentita di dire la verità. Per scaramanzia.

S'accomodano e vengono presentati alle ragazze fibrillanti che appena sentano alcuni nomi, si scatenano con urla e applausi.

"Ciao a tutti! Questa notte è uscita Élite 4! Chi l'ha già vista tutta si faccia sentire con un applauso! Ammettiamolo che abbiamo fatto una grande maratona fino alle 4 di mattina per poterla finire in tempo prima di venire qui!" sorride. La presentatrice dell'evento è una ragazza sulla trentina con i capelli castani ed un sorriso smagliante. Adatta nel suo ruolo.

"Siamo di nuovo qui ragazzi, dopo meno di un anno! Avete sfornato in fretta queste nuove otto puntate!" li guarda.

"Sì, siamo stati bravi!" Miguel parla a nome di tutti, sceneggiatori, regista e macchinisti compresi.

"Con voi avete portato nuovi personaggi e ne avete persi altrettanti. Com'è stato questo cambio?" domanda al portavoce.

"Ci è dispiaciuto dover salutare i nostri compagni ma con i nuovi ci siamo trovati tutti bene" si volta a guardare gli amici che annuiscono: "Abbiamo lavorato bene, subito si sono inseriti nel gruppo senza difficoltà!"

"Sta dicendo la verità o è un bravissimo bugiardo?" si volta verso Ana, proprio accanto al ragazzo dagli occhi chiari.

"No, dice la verità. Sono stati super disponibili e accoglienti!" risponde lei con quel suo charme da ragazza single sul mercato.

"Confermi?" guarda Mora.

"Confermo. Io ho un carattere diverso da quello di Ana. Lei già dal primo giorno era del tutto a suo agio. Ha raccontato la sua vita nel giro di qualche ora. Io sono una che gioca sulla difensiva quindi c'ho messo un po' a capire che non era affatto positivo" parla con quel suo accento italiano che spicca ancora di più in mezzo a tutti quegli spagnoli.

"Mora, il tuo personaggio ha fatto molto discutere. Ho passato tutta la notte a guardare la serie e prepararmi a questa intervista e devo ammettere che se fossi una fan di una certa età, innamorata perdutamente degli Omander, non ti avrei affatto apprezzato. Suppongo tu sia quindi molto odiata, amata e soprattutto invidiata"

"Se fossi stata una fan sfegata degli Omander anche io avrei odiato Mercedes ma ammetto che indossando i suoi panni ho compreso molto sul suo modo di vivere. È sicuramente un carattere che può essere amato e odiato infinitamente. Di certo non sono d'accordo con il suo intervento nella relazione. O meglio, Mora Leone non farebbe mai qualcosa del genere, ma Mercedes sì quindi non prendetevela con me. Non è colpa mia! Il mio personaggio l'ho odiato e amato come tutti ma alla fine credo di poter dire che sia una grande ragazza, molto forte, molto convinta dei suoi principi femministi, libertini. Questa idea di cambiare spesso il suo stile, il suo modo di fare al limite è una grande caratteristica che io ho amato mettere in scena" racconta il suo punto di vista: "Devo ammettere che ancora non ho visto la serie quindi se dagli schermi traspare qualcosa di diverso non so dirvelo" sorride.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora