17.

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"Chi lo sa, forse ha una fidanzata segreta che non ci ha rivelato. Me lo aspetterei proprio da uno così!" Georgina spara la prima supposizione.

"Non credo. Io lo vedo subito quando un ragazzo è fidanzato. Si capisce lontano chilometri che è single!" Claudia la smentisce subito: "Ana, hai qualche possibilità!"

"Come fai a dirlo? Non puoi saperlo con certezza!" Georgina controbatte.

"Intanto non è mai al telefono. Chi è fidanzato, spesso manda messaggi o risponde a chiamate. Poi... non lo so. Ho un sesto senso verso queste cose. Se vi dico che non è fidanzato, fidatevi. Non so spiegarvi perché lo so, ma lo so!" sorride lei come se nascondesse un segreto irrivelabile: "Dai, guardate Aron! Da quando sta con Tobias è un'altra persona. Ieri sera sorrideva, chiacchierava, era una persona completamente diversa! L'amore cambia tutti e Daniel non è fidanzato!" cerca di mettere fine a quella parvenza di discussione che sta per iniziare.

"Potrebbe essere fidanzato con una ragazza da tanti anni ed ormai non hanno bisogno di quelle conferme da fresco innamoramento!" Georgina la sfida. Mora ascolta le assurdità: Daniel non è fidanzato. Si vede, come dice Claudia, lontano chilometri e, proprio come lei, non sa spiegare come mai lo si noti in modo così evidente.

"Nah. Secondo me è un ragazzo molto solo. Anche se fosse, provate ad immaginarvelo con una ragazza al suo fianco! Io non ce lo vedrei proprio. Scusami Ana..." Claudia guarda l'amica abbassando un po' gli occhi per non essere fulminata da quelli di lei, chiari e taglienti.

"E con un ragazzo invece? Forse è gay..." Georgina ipotizza guardando le tre ragazze negli occhi. Mora, nella sua testa, risponde ad ogni domanda, ma resta in silenzio. Daniel e Gay, nella stessa frase, stonerebbero. Si trova d'accordo con la più alta.

"No. Non è gay. Quando uno è gay si vede lontano un chilometro!" Claudia sdrammatizza.

"Per te si vede tutto lontano un chilometro! Si vede lontano un chilometro anche se a me piace? Giusto per sapere..." Ana sbotta, non infastidita, semplicemente in ricerca di risposte.

"No Ana. Tu nascondi bene i tuoi sentimenti... comunque tranquille, scopriremo presto quale segreto nasconde..." Claudia finalmente riesce a mettere un punto a questa smaniosa ricerca inutile. Il pomeriggio passa.

"Secondo voi chi sarà l'assassino in questa nuova stagione di Élite?" domanda Georgina prima di separarsi per andare ognuno a casa propria. Ebbene, nessun attore sa il finale di stagione. Non si sa chi sarà l'omicida.

"Credo che Ramon è un personaggio abbastanza inquietante, quindi sicuramente non lui. Non cadrebbero mai in certe banalità i creatori!" Ana subito si ricorda di Daniel e del suo personaggio.

"Victor sarebbe scontato. Ormai è troppo comune il buono che uccide... è difficile scoprirlo. A dir poco impossibile!" Claudia parla per esperienza a Mora ed Ana, le nuove sul set.

"Perché invece di impazzire nello scoprirlo, non attendiamo di recitarlo?" finalmente Mora apre bocca: "Io vado a casa. Sono sfinita. Mi avete sfinita!" scherza. O così le altre credono. È stanca davvero. Sentir parlare tutto il giorno per lei è stancante. Vorrebbe solo un po' di musica leggera di sottofondo, giusto per non soccombere nei pensieri maligni. Forse potrebbe passar da casa, infilare la chitarra nella sua fodera e fare un giro per il centro. Suonare un po' ed osservare gli occhi degli altri che grazie alla musica si smascherano dei loro finti panni. Oh, che bello l'effetto della musica!

Decide proprio di proseguire la sua serata così. Cammina tra la gente che la osserva con lo strumento ancora incustodito in spalla. Trova un angolo che l'ispira particolarmente e suona diverse canzoni. Qualcuna più lenta, poche più movimentate, anche se solo con una chitarra non può pretendere troppo. Canta in italiano, in inglese ed in spagnolo. Le genti passano, la guardano nella sua danza solitaria e continuano per la loro vita. Volti che non rivedrà mai più. Occhi abbracciati ad occhi sconosciuti. La bellezza dell'ignoto. Si sente sola. Certe cose le ama fare con il resto della Band. Peccato siano lontani. Chi lo avrebbe mai detto? Forse se fossero stati vicini, non avrebbero mai proseguito con la musica, invece, proprio la distanza li ha fatti diventare ancor più vogliosi di questa impossibilità.

Aron PiperDove le storie prendono vita. Scoprilo ora