Aron Piper

61.

Mora nota in lontananza suo padre e suo fratello appena varca la porta d'uscita. Subito stringe il padre ed in seguito spettina i capelli di Lupo che ha ben deciso di cambiare nuovamente colore in un lilla chiaro.

"Carini i capelli biondi!" Commenta il padre, stringendola nuovamente. La rabbia con il passare del tempo è scemata, infondo sa che suo padre lavora!

Le prende la valigia e si mettono in macchina diretti verso casa. Racconta i suoi ultimi mesi: il set, la vacanza con il fratello e la settimana con i suoi amici. Omette molti dettagli non importanti. O meglio, riservati. Il viaggio passa velocemente e appena apre la porta di casa, sua madre le va incontro abbracciandola. Un sorriso smagliante rivestito nel tubino blu, tipica divisa da insegnante. Mora ricambia anche se, ancora, un po' di delusione la sente. Cerca di reprimerla però, almeno per questo primo giorno in Italia.

Si butta sotto la doccia e lascia i capelli bagnati raccolti in un turbante. Scende le scale ed apre la fatidica porta. Davanti a lei, tutto è rimasto immobile. La batteria vecchia di Renato è coperta da un telo bianco pregno di polvere. I cavalletti per le chitarre sono liberi dagli strumenti e la postazione di Elia è spoglia di computer e mixer. La sua vecchia asta personalizzata è ancora centrale, il microfono rinchiuso nell'apposito contenitore.

Si china per aprire la confezione e posizionare lo strumento al suo posto. Dovrà pulire, cambiare la lampadina ormai scarica e fioca. Dovrà anche spruzzare una confezione intera di profumo per ambienti, vista la puzza di chiuso che aleggia sovrana.

"Allora, stasera birretta al solito bar?" dalla porta s'affaccia Renato. I capelli sono leggermente più lunghi e la barba più folta ma disordinata. La voce la riconosce subito e con due passi svelti lo raggiunge per poterlo abbracciare. Il profumo è molto intenso. Pensava davvero che Mora non si sarebbe accorta di nulla? Può anche ricoprirsi dalla testa ai piedi, ma quella puzza di nicotina resta a qualunque costo. Ma non glielo fa notare, non subito almeno.

"Adesso hai anche il turbante? Credo tu stia esagerando con questi cambio di look!" sorride l'amico ironico, stringendola ancora tra le braccia. La battuta di Renato cade senza ricevere risposta se non un'occhiata da non sei simpatico.

Mora manda un messaggio sul gruppo per avvisare gli altri della proposta di Renato. Sperano tutti che Carmine si presenti, ma hanno un presentimento poco positivo a riguardo. Il biondo cena con la famiglia Leone e chiacchierano di università, Spagna, musica e band. Omettono la vicenda con il bolognese acquisito ma sicuramente i genitori di Mora lo capiranno presto che qualcosa non va, quando non dirà una parola o quando non sarà così entusiasta di provare tutti insieme.

"Comunque se proprio ne senti il bisogno, puoi accenderla la sigaretta. Non mi freghi, lo sai" Mora dice mentre si dirigono a piedi verso il bar. Renato mostra quel suo solito sorriso amaro, mentre scuote la testa per l'incredulità: "Sei incredibile tu, non si può avere un segreto che subito lo scovi!"

Estrae il pacchetto dalle tasche e ne accende subito una.

"Ho iniziato da poco. Nell'ultimo periodo a Roma, le cose non vanno alla grande. L'università è passata in secondo piano e mi arrabbio con me stesso per questo. Pensavo di poter essere più responsabile di così. Appena mio padre scopre che non ho dato gli ultimi 3 esami mi taglia il cazzo. Che poi, è tutta colpa di quel coglione di Carmine! Da quando ha avuto la sua brillante idea di lasciarci nella merda, io ho iniziato a distrarmi. Tra lui, la band, le difficoltà all'uni e quei cazzari dei miei amici a Roma, ho iniziato ad uscire tutte le sere, bere, dormire fino a tardi e fregarmene del resto. Non so come tu abbia passato questi ultimi mesi, da quando è successo ciò che è successo, ma io non bene. Però ho tirato avanti con la consapevolezza che questo mese di agosto mi avesti aiutato, per il fumo, per rimettermi in riga. Lo so che ci riuscirai a far tornare sui binari Carmine" ripone tutta la sua fiducia nell'amica.