Mi ero chiesta per tutto il tragitto come si potesse dire a una persona che aveva appena perso sua madre. Non riuscivo a fare paragoni, a pensare di poter mettermi nei suoi panni. Sentivo solo un vuoto totalizzante che minacciava di farmi vomitare da un momento all'altro, il residuo di quelle vertigini che mi avevano stordita quando avevo visto la polizia fuori dalla Villa dei Case e mia madre aveva pronunciato solo quelle cinque parole: "Mirabelle ha avuto un incidente"."Starà bene?" era stata la mia replica. Una domanda, però, che non aveva mai trovato risposta.
Mirabelle se n'era andata ancora prima dell'arrivo dei paramedici, sulla strada per andare a riprendere Alison, mentre tutta la sua famiglia risultava irraggiungibile.
Il resto era un insieme confuso di immagini, di persone riunite fuori dalla loro casa, e poi il signor Case ancora al lavoro che non sapeva nulla, i ragazzi che non si trovavano...
Ero stata io a dire alla polizia dove fosse Alison. Sempre io, a fingere di non sapere nulla delle feste di Philip per evitare che una volante si presentasse lì.
Non potevo pensare che Alex e Christian lo scoprissero in quel modo. Non potevo pensare che l'istante in cui la loro vita sarebbe cambiata per sempre potesse finire anche solo per errore in un qualche filmato della festa.
Il mio cervello aveva fatto tutto da solo, o forse era stata l'adrenalina che mi aveva dato la forza di chiudere tutto in un compartimento stagno. Avevo mantenuto il controllo mentre rispondevo alle domande della polizia, avevo recuperato i messaggi di Alison per scoprire da quale amica fosse, li avevo anche rassicurati che avrei cercato di capire dove fossero i suoi fratelli. Poi, però, ero crollata.
Avevo sentito i richiami di mia madre vibrare nelle mie orecchie, impotenti come mi ero sentita io in quel momento, mentre nella mia testa un'unica voce mi urlava di correre da Christian. Era quello che avevo fatto: avevo inforcato la mia bicicletta perché, anche se ero migliorata con le guide ancora non avevo una dannata patente, e avevo pedalato fino alla casa dei Reese. Per Alex. Per Christian.
Sganciai il caschetto e lo lasciai cadere sulla bici, prima di affrettarmi a risalire il giardino. Il freddo che aveva stipato l'intera scuola tra quelle mura neanche lo sentivo. Vivevo quella scena come se non fossi io a camminare, a respirare, a prendere decisioni. Neppure quando scelsi d'imbucarmi dalla porta finestra che si apriva sulla cucina, sentivo di essere davvero io. La morte di Mirabelle aveva strappato via un pezzetto di me che non sapevo più come recuperare, probabilmente neanche potevo.
Entrai in cucina, costruendomi un passaggio tra i corpi dei miei compagni di classe. La festa aveva i contorni di una nuvola biancastra di marijuana e tabacco che avvolgeva ogni cosa: dalle birre disseminate sul bancone, alle sedie abbandonate appena fuori il salotto.
Fu lì che sentii la sua risata ancora prima di vederlo, un pugno allo stomaco che mi fece bruciare gli occhi.
Christian se ne stava appoggiato alla parete opposta, con un bicchiere di carta tra le mani e il braccio di Philip incastrato tra il collo e le spalle. Sollevò il viso e lo osservai scoppiare in una risata, mentre quell'insensata emozione che mi faceva formicolare lo stomaco aveva anche iniziato a far scendere lacrime calde sulle mie guance.
Non potevo dirglielo. Un moto di paura mi stritolò il cuore, lasciandomi senza fiato. Non sapevo come farlo.
Scacciai le lacrime con le dita tremanti, un istante prima di trovare il suo sguardo già puntato su di me. Probabilmente allertato da Philip, Christian aveva impiegato poco a individuarmi. Vidi il suo volto illuminarsi e le sue labbra tenersi verso l'alto, e più lui sorrideva raggiante, più le lacrime tornavano a scendere veloci sulle mie guance, perché sapevo che tutta quella felicità sarebbe sparita nel momento in cui avessi aperto bocca.
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Stelle avverse
ChickLitClaire ha tre certezze, piccole ma indissolubili: 1. Iniziare l'anno scolastico con Plutone contro è stata una stronzata 🪐 2. Christian Case è un maledetto Figlio del Demonio™ 3. Non c'è alcuna possibilità che collabori davvero con lui... No, nepp...