ClaireSeduta sul bancone della cucina, guardavo il getto d'acqua del lavello tuffarsi nel bicchiere d'acqua che Christian stava tenendo tra le dita.
Non aveva detto una parola mentre rientravamo in casa, aveva messo una mano sulla mia spalla e mi aveva guidata fino alla porta. L'avevo assecondato perché non riuscivo neppure a pensare: la mia mente era concentrata su Logan, sullo sguardo devastato che mi aveva rivolto prima di sparire, sul fatto che quello sembrava davvero un addio. La sua, di mente, quella di Christian, sembrava essere persa in altrettanti pensieri.
Si voltò verso di me senza accennare a parlare e mi porse il bicchiere. Non mi stava neppure guardando.
«Bevi» disse alla fine, visto che non reagivo.
Non appena accettai il bicchiere, non perse tempo: si allontanò fino all'isola e appoggiò le mani al ripiano in granito. Stava stringendo le dita attorno al bordo come se gli servisse qualcosa per rimanere in piedi.
Lo osservai mentre lui ricambiava il mio sguardo. Anche se avevo detto addio a Logan, non mi era mai sembrato distante come in quel momento. La testa mi pulsava per lo sforzo di trattenere le lacrime, al punto che tenere aperti gli occhi mi sembrava impossibile.
Sotto quello strato di stanchezza però, una sensazione pungente si agitava nel mio stomaco. C'era un qualcosa che non capivo... qualcosa che stava facendo montare dentro di me una furia cieca. Era come una marea che saliva e scendeva di continuo, ma ogni volta che la sentivo aggrapparsi al mio petto mi ricordava qualcosa che avevo perso nell'ultimo anno: le mie amiche, tutti quei mesi di scuola quando ero scappata a New York, la possibilità di stare vicina ad Alison e, infine, Logan.
Perché ero sempre io a perdere tutti? Perché gli altri potevano andare avanti con le loro vite, mentre io continuavo a pagare e pagare ancora?
L'insicurezza che avevo provato anni prima era la stessa che mi strisciava nelle vene in quel momento. Stavo sbagliando? Stavo sacrificando tutto per Christian? Stavo sacrificando me stessa per lui?
Non ne ero sicura, ma... ma dovevo saperlo. Dovevo sapere se eravamo cambiati sul serio. Dovevo sapere se stavamo ricadendo negli stessi schemi autodistruttivi di sempre.
Buttai giù il bicchiere d'acqua senza neppure respirare e lo schiantai sul bancone accanto a me. «Forza» sbottai, «fammi la tua solita sceneggiata, so che non vedi l'ora». Incrociai le braccia al petto, inchiodando Christian con un'occhiata gelida.
Non sopportavo che fosse lì senza esserci sul serio. Non sopportavo che mi coprisse con la sua felpa, che mi costringesse a bere per calmarmi, se la sua intenzione era quella di punirmi con il silenzio solo perché volevo bene a Logan. Già, doveva aprire bene le orecchie: io - gli – volevo – bene; gli volevo bene sul serio. La realtà era quella e se non voleva accettarla, beh, sapeva dove trovare la porta.
«Sceneggiata?». Christian ripeté quella parola in maniera lenta e la sua voce roca sembrò graffiarmi le orecchie come artigli delicati ma pronti ad affondare. Un animale che giocava con la sua preda, ecco cosa sembrava.
Fu il suo turno di incrociare le braccia, rigido, distaccato. Non sembrava neppure lo stesso Christian che mi aveva tenuta stretta il giorno prima. Non sembrava la stessa persona che aveva tatuato sul ginocchio una faccina sorridente a causa mia. No, quello era il Christian dei miei ricordi: quello stronzo fino al midollo, che si sarebbe tagliato una mano pur di non farmi sapere cosa davvero gli stava passando per la testa.
«Sì, sceneggiata» ripetei ostinata. Saltai giù dal bancone e lo fronteggiai rinforzata di tutta la collera che sentivo ribollirmi nello stomaco. «Vieni qui, ti preoccupi per me e non – mi – parli» sillabai, scandendo il concetto come se fossero proiettili; un colpo per ogni parola. «Lo detesto, cazzo». Piantai le mani sul suo busto, come se potessi spingerlo chissà dove. «Lo detesto» ripetei, trattenendo le lacrime.
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Stelle avverse
ChickLitClaire ha tre certezze, piccole ma indissolubili: 1. Iniziare l'anno scolastico con Plutone contro è stata una stronzata 🪐 2. Christian Case è un maledetto Figlio del Demonio™ 3. Non c'è alcuna possibilità che collabori davvero con lui... No, nepp...