Capitolo 24.1: Il Villaggio Segreto

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L'indomani non si fece attendere e i tre giovani rimonarono in sella di buon ora. Edgar riconsegnò a Yukiko i suoi due kusarigama e la fece salire sul cavallo insieme a lui. Contrariata, Yukiko corrucciò la fronte e sbuffò: avrebbe di gran lunga preferito stare in sella con Ren.

Ritornarono sui loro passi riprendendo il sentiero da dove lo avevano lasciato la sera prima per bivaccare nel bosco. «Dovrai indicarci la strada per raggiungere il tuo villaggio.» Le disse Edgar.

«Mi pare ovvio. Senza di me non ci arriverete mai.» Rispose saccente la giovane guerriera. «Poco più avanti troveremo un crocevia. Dovete prendere l'unica strada non contrassegnata.»

Quando vi giunsero, le uniche indicazioni riportate su una tavoletta di legno appesa a un palo sul ciglio della strada riguardavano solo la capitale alesiana. Yukiko fece cenno con il dito di proseguire verso nord.

«È un sentiero quasi irriconoscibile.» Commentò Edgar.

«Non sono molte le persone che si avventurano fino al nostro villaggio. Generalmente gli stranieri non sono bene accetti a meno che non desiderino cimentarsi nelle prove dell'Accademia.»

Affrontarono un percorso piuttosto impervio e tutto in salita. Soltanto a pomeriggio inoltrato intravidero una prima abitazione di pietra nascosta dagli alberi. Poco più avanti ne scorsero una seconda e poi molte altre.

«Ci siamo. Questo è il mio villaggio.»

«Questa tranquillità... è quasi innaturale» disse Edgar guardandosi attorno.

«Come vi dicevo, molte persone sono cadute in un sonno profondo. Chi ancora è rimasto in sé, si è rifugiato all'accademia o si è barricato in casa. Coloro che escono, lo fanno solo per recuperare beni di prima necessità.»

«Guardate laggiù, c'è un uomo a terra.» Indicò Ren.

«La maledizione deve aver colpito anche lui.» Yukiko balzò giù dal cavallo. «Datemi una mano a spostarlo in un posto sicuro. Siamo pur sempre nelle vicinanze di un bosco e non di rado si avvicinano predatori affamati, specie in questa stagione.»

Ren ed Edgar aiutarono Yukiko a portare dentro un'abitazione vicina il corpo privo di sensi dell'uomo. «Non c'è nulla che possa suggerirci che cosa potrebbe essergli accaduto?» Chiese Edgar.

Ren osservò il corpo con sguardo indagatore ma senza notare nulla. Fece cenno di diniego.

«Perlustriamo l'abitazione, forse troveremo qualche indizio.» Suggerì Edgar.

Si divisero le stanze e si diedero appuntamento all'esterno una volta terminato il sopralluogo.

Yukiko si avventurò nella parte di casa dove ci si riuniva solitamente per consumare i pasti. Un profumo dolciastro attirò la sua attenzione. Si avvicinò al tavolo ma il suo piede urtò qualcosa. Spostò lo sguardo a terrà e vide il corpo di una donna. Sussultò, spaventata.

«Non è stata risparmiata nonostante fosse dentro casa.» Commentò. Notò che tra le mani teneva ancora una cesta. Ne scrutò il contenuto: al suo interno vi erano alcune erbe aromatiche e medicinali ormai appassite. Vide che erano presenti anche alcuni fiori. Ne colse uno: era bianco e a forma di campana. Incuriosita, lo annusò.

«Questo fiore...» Poi capì.

***

Villaggio segreto, Aleksin, 4520

«Un giorno entrerò anch'io di diritto nella guardia reale del re!» Gli occhi di Yukiko brillavano per l'emozione.

«Non darti arie. Sarò io a entrare prima di te nella élite.» La incalzò Reda, suo compagno di squadra.

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