Capitolo 34: Il Villaggio dei Chiaroveggenti

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Lavenia, località sconosciuta, 4520

"Circa quattromila anni fa, un gruppo di Angeli scese sulla terra e costruì un piccolo villaggio a nord del continente di Valesia. Iniziò così una convivenza pacifica con gli umani.

Con il passare degli anni, l'aspetto degli abitanti del villaggio mutò; il colore dei loro capelli acquisì sfumature brune, castane e bionde perdendo il caratteristico colore bianco che contraddistingue un Angelo da un essere umano. La tipica sfumatura rossa dell'iride scomparve lasciando posto a nuove colorazioni: verdi, brune e azzurre. Infine, persero il dono dell'immortalità e lo scorrere del tempo si fece inesorabile. Anche se il loro aspetto li rendeva in tutto e per tutto simili agli umani, non passò inosservato il fatto che molti degli abitanti di questo villaggio fossero particolarmente avvenenti e con una particolare predisposizione nel percepire avvenimenti che sarebbero potuti accadere in futuro. Nonostante l'iniziale diffidenza degli umani, questa capacità li aiutò in numerose occasioni. Il villaggio, ben presto, fu così ribattezzato come il Villaggio dei Chiaroveggenti."

Aleksandar chiuse il libro di Luis e si levò dal masso su cui si era seduto per una breve sosta e riprese il cammino verso nord. Molte cose erano cambiate negli ultimi anni e tutto ebbe inizio dopo l'incontro con Breanne nella grande biblioteca reale del regno di Benicassia, diverso tempo prima. Dopo quel giorno, non ci furono più occasioni per la consigliera di re Elysium Regan e Aleksandar di parlarsi in privato. Breanne non cercò più il dialogo con lui ed egli non volle essere invadente con le sue richieste.

Da allora però, il chiodo fisso di Aleksandar divenne la ricerca spasmodica di qualsiasi traccia che potesse fornire la prova inconfutabile che gli angeli erano scesi sulla terra. Se l'avesse trovata, avrebbe realizzato ciò che negli anni era diventata la sua ossessione, l'obiettivo della vita: accrescere la sua fama nel continente e nel mondo intero. Ora era diventato un avventuriero. Il desiderio di libertà era stato appagato e non si era mai sentito così vivo prima d'ora. La corte di Benicassia era diventata un luogo soffocante, un dispendio di energie che lo aveva portato solo a dubitare delle sue capacità e di se stesso. Sapeva di meritare di meglio e non di restare all'ombra del padre per sempre.

Aveva deciso di riappropriarsi del tempo perduto durante una calda notte di metà estate di cinque anni prima. Aleksandar abbandonò la famiglia e fuggì dalla capitale portando con sé solo pochi effetti personali. Aveva condotto diversi studi e ricerche per prepararsi al meglio. Grazie alle opere di Stiff, aveva cominciato a mettere insieme i pezzi del puzzle per ricostruire la vera storia del continente.

Durante i suoi studi venne a conoscenza che, ai confini tra le regioni di Lavenia e Aleksin, era esistito un villaggio rurale, noto come Il Villaggio dei Chiaroveggenti, purtroppo però, non era a conoscenza delle coordinate esatte sulla mappa. Le ricerche sarebbero state impegnative, ma non aveva dubbi sul fatto che fosse sulla strada giusta. Molte opere di Stiff infatti, richiamavano dettagli del racconto di Breanne.

Durante il viaggio che dalla capitale benicassiana lo avrebbe condotto al villaggio ebbe modo di sostare in diversi borghi facendo la conoscenza di molte persone. Chiese informazioni riguardo l'esistenza del Villaggio dei Chiaroveggenti e gli uomini e le donne che lo abitavano, ma le risposte che ottenne furono diverse e tra loro contrastanti: alcuni sostenevano di non averne memoria, altri dichiaravano di averne un vago ricordo, come se l'esistenza di questo villaggio fosse relegata a una vecchia leggenda. Altri ancora sostennero di aver sentito nominare un luogo simile senza però ricordare dove fosse collocato.

Si era incamminato da poco lungo un sentiero a malapena tracciato, troppo stretto per il passaggio di un carro. Dovette superare diversi tronchi riversi a terra e scostare alcuni rami bassi. Una strada che aveva suscitato l'interesse di Aleksandar dopo aver parlato con alcuni contadini nell'ultimo villaggio in cui aveva trovato ristoro, la notte prima. Valeva la pena tentare. Arrivati a questo punto, ogni strada doveva essere battuta, ogni centimetro del continente doveva essere calpestato. Avrebbe trovato quel villaggio a ogni costo e finalmente avrebbe raggiunto la realizzazione di se stesso.

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