Capitolo 30: Il banchetto

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Barrett chiuse i battenti della grande porta dello studio privato di re Edward intimando alle guardie poste su entrambi gli stipiti di non lasciar entrare nessuno. Raggiunse poi lo scranno dove aveva preso posto il sovrano di lavenia e si mise alla sua destra.

Re Edward poggiò i gomiti sulla scrivania e fissò negli occhi i suoi ospiti con sguardo indagatore, infine prese parola. «Aleksandar Vàlera, ex consigliere del defunto Elysium Regan nonché il figlio del più noto stratega di tutti i tempi. Appresi la notizia della tua fuga diversi anni prima. Non avrei mai immaginato che fossi ancora in vita.»

Aleksandar sorrise. «Nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, mio padre mi da la caccia come fosse il primo giorno. Se sapesse che sono qui a rivelare ai quattro venti segreti di stato, non ci penserebbe due volte a sguinzagliare i suoi cani per venirmi a prendere. Vi fornirò tutte le informazioni di cui sono a conoscenza in cambio di protezione.»

«Phillip Vàlera. Quell'uomo ha occhi e orecchi in ogni dove.» Aggiunse Barrett.

«Comprendete quindi il rischio che sto correndo in questo momento, ma ritengo che la cattura di Breanne possa essere posta al di sopra della mia incolumità. Il suo potere è immenso ed è indiscutibilmente legato a Leonide Regan. Questo spiega il suo enorme potere bellico, tale da piegare un intero regno e assoggettarne altri due alla sua volontà.» Disse Aleksandar. «Rivelando la mia vera identità mi sono esposto come mai prima d'ora. Se sceglierete di consegnarmi a mio padre farete il gioco di Alein IV e l'unica possibilità che avevate per contrastarlo svanirà. Al contrario, se sceglierete di ascoltarmi. Avrete un possibilità di combatterlo.»

«È indubbio che vi siate esposto con le vostre dichiarazioni, ma perché hai scelto di rivelarlo proprio a noi?»

«Lavenia è il regno che in questo momento sta subendo maggiormente l'influenza della Sfera di Dioptasio. E il motivo è il lago che circonda questo castello. Se avessimo scelto Aleksin o Glarissia, difficilmente saremmo stati creduti. Il vostro regno è in pericolo e in un momento cruciale come questo, dove è necessario lo sforzo di ognuno di noi, non potevamo permetterci di lasciarvi al vostro destino. Per combattere Alein IV è necessario che tutti i regni rimasti uniscano le loro forze.»

«Non siete l'unico che esorta un'alleanza tra i regni superstiti e in tal direzione ci stiamo già muovendo. La cosa che mi preme maggiormente ora è proteggere Lavenia dalla presunta minaccia del Leviatano.»

«Alyssa proteggerà la capitale cosicché possiate concentrarvi sul recupero della Sfera di Dioptasio. Questo è l'unico modo per affrontare Alein IV ad armi pari.»

Dicci allora come possiamo recuperare la Sfera di Dioptasio.»

«Breanne è pressoché invincibile in campo aperto. L'unico modo che abbiamo per coglierla di sorpresa è organizzare un attacco su più fronti nel cuore del regno di Benicassia.»

«Mi stai forse chiedendo di mandare al macello i miei uomini per recuperare la sfera?» Intervenne sprezzante Edward. «Per quale motivo dovrei essere io a farmi carico di questo fardello. Se un'oggetto così pericolo è finito sulla terra è perché qualcuno ce l'ha portato, e l'unica spiegazione plausibile è che un angelo ce l'ha portato.» Puntò il dito contro Alyssa inveendole contro. «Siete stati voi a creare questo macello. Perché non ve la vedete tra divinità?» Re Edward Gray aveva appena rivolto pesanti accuse all'angelo e non del tutto prive di fondamento.

Alyssa fece una smorfia di disprezzo. «Ci accusi di aver creato disordini quando avete sfruttato la conoscenza che vi è stata donata per farvi la guerra anziché creare progresso. Gli umani sono da incolpare alla stregua degli angeli, ma non sono qui per rivangare il passato. Sono qui a chiedere il vostro aiuto per rimediare agli errori commessi da entrambe le parti e riportare la sfera ad Acquachiara.»

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