Capitolo 56: La battaglia finale

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Re Edward Gray trottava in sella al suo cavallo nero in prima fila affiancato da Julien Tisdale e Barrett Wolf. Il principe di Aalborg non sarebbe mancato allo scontro. Nonostante la perdita del braccio sinistro, poteva ancora combattere. Edward Gray sguainò la spada e la alzò al cielo, pronto a incoraggiare i suoi cavalieri. 

«Questo è un giorno che verrà scritto in tutti i libri di storia e per questo vogliamo ricordarlo come il giorno in cui, su queste lande, noi abbiamo sconfitto l'esercito di Alein IV.»

Un boato sordo si levò tra i cavalieri e la fanteria.

«Non ci piegheremo di fronte al nemico, mai!» Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Seguì un nuovo boato di giubilo.

«Prepararsi alla battaglia!»

Edgar assistette taciturno al discorso di incoraggiamento del re. Aveva scelto la prima fila come le alte cariche dei regni alleati: Reinard, Sirio e Cedric. Aalborg e Lavenia unite nella lotta per la libertà. Johan Ayne, invece, avrebbe unito le forze insieme a Baaron sferrando un'offensiva da nord con l'obiettivo di invadere il regno di Arcadia. Ezra Sygrove, insieme Beatriss Barnos e Benedict, avrebbero marciato verso sud debellando quanto restava ancora dell'occupazione Benicassiana nel regno di Glarissia fino a spingersi verso Stara. Un attacco su più fronti che aveva come obiettivo quello di gettare Leonide Regan con le spalle sul muro. 

Seppur Alein potesse contare su l'esercito perfetto, difficilmente avrebbe potuto vincere su tutti e tre i fronti. Tuttavia, nulla era da escludere. Con la presenza di Phillip, la situazione si sarebbe potuta ribaltare a favore del nemico rapidamente. Ne è la prova il fatto che Alein avesse fatto marciare i suoi fantocci verso Lavenia, anticipando le loro mosse. A detta di Aleksandar, suo padre poteva già aver intuito la loro strategia e si era preparato di conseguenza. Per questo il ruolo di Laraine sarebbe stato determinante. Se fossero riusciti a sfondare il fronte nemico avrebbero marciato verso Benicassia e finalmente si sarebbe trovato faccia a faccia con Leonide Regan.

«Non vedo l'ora di sventrare quei fantocci con le mie mani.» La voce di Cedric era piena di astio. Anche il capo della più potente compagnia di mercenari del continente aveva scelto di scendere in campo insieme al suo seguito. Uomini spietati che non avevano paura nemmeno di fronte all'ignoto. La spietatezza di Cedric e del suo seguito avrebbero giocato un ruolo di tutto rispetto in battaglia.

Un corno da guerra risuonò nel cielo plumbeo al confine tra Lavenia e Benicassia. L'esercito nemico era vicino.

Una macchia nera comparve all'orizzonte estendendosi per parecchie miglia. Edgar sguainò la sua spada, compagna di mille avventure. Il gesto venne imitato dai cavalieri al suo fianco. Anche i regnanti presero posto tra le file dei cavalieri pronti a combattere. Non restava che attendere il momento in cui l'esercito di fantocci sarebbe stato a portata di tiro. Attimi interminabili di silenzio interrotti solo dallo scalpitio dei cavalli e dal tintinnare delle corazze.

Quando il momento fu prossimo, re Edward alzò il braccio della spada. Fece un profondo respiro «all'attacco!» Gridò.

"Per Arcadia, per Alixandra e Dave. Per Mia!"

Edgar spronò il cavallo al galoppo. La prima fila era costituita dai cavalieri laveniani e aalboriani. Il loro compito sarebbe stato quello di travolgere l'esercito nemico in modo da avvantaggiare la fanteria. Questa strategia si era rivelata determinante a Glarissia, grazie ad Ezra Sygrove.

I due eserciti entrarono in conflitto. La battaglia finale ebbe inizio.

La cavalcatura di Edgar entrò in collisione con le prime file dell'esercito nemico, travolgendo cinque fantocci in un colpo solo. 

"Fortunatamente sono sempre gli stessi. Possiamo sconfiggerli."

Si scagliò contro altri burattini a spron battuto sbaragliandoli e colpendoli senza pietà. Li avrebbe distrutti dal primo all'ultimo, giurò a se stesso. Colpì la testa di un armigero staccandogliela di netto, poi menò un fendente contro un altro mentre il cavallo s'impennò e con i suoi zoccoli anteriori atterrò altri due soldati sfondandogli la cassa toracica.

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