Capitolo 24.2: il Villaggio Segreto

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Quando Edgar uscì dal'abitazione, Ren era già presente. Attesero ancora qualche istante, ma Yukiko non tornò. «È strano. Doveva solo perlustrare la sala da pranzo.»

«Vado a vedere se le è accaduto qualcosa.» Disse Ren rientrando nella capanna.

Ripercorse i passi di Yukiko. Fino a che non la ritrovò distesa a terra e priva di conoscenza. Si avvicinò e notò che tra le mani teneva lo stelo di un fiore. D'istinto, sciolse il nodo che teneva la fascia aderente in fronte e si coprì naso e bocca. Prese tra le braccia Yukiko e si affrettò a raggiungere Edgar.

«I fiori!» Esclamò. «I fiori bianchi a forma di campana. Se ne annusi il profumo cadi nel sonno. Dobbiamo trovarli e distruggerli.»

Edgar rifletté sul da farsi. Se quei fiori erano finiti nelle abitazioni degli abitanti del villaggio dovevano provenire da qualche parte. «Ren, tu va a cercare la fonte di questi fiori. Io andrò a informare gli abitanti del villaggio del pericolo.» Disse infine.

Ren annuì. «Porta Yukiko al sicuro.»

Edgar prese tra le braccia il corpo della ragazzina. «Facciamo entrambi attenzione. Se perdiamo i sensi gli abitanti di questo villaggio potrebbero non avere più alcuna possibilità di risvegliarsi.»

Ren si allontanò lasciando solo Edgar. Anche lui ora doveva fare la sua parte. Rimontò in sella e perlustrò le vie del villaggio informando del pericolo chiunque incontrasse.

Che tipo di fiore poteva indurre nel sonno chiunque ne annusasse la fragranza? Non aveva alcuna conoscenza né in campo medico, né in quello erboristico. L'aiuto di Laraine avrebbe certamente giocato un ruolo fondamentale. Tuttavia, Laraine era rimasta a Lavenia sotto la protezione di Barrett mentre Edgar e Ren avrebbero dovuto cavarsela da soli.

Arrivò nei pressi di un edificio diverso da tutti gli altri. Era costruito su più piani e di solida pietra. Forse era arrivato all'accademia. Smontò da cavallo assicurandosi che Yukiko fosse ben salda sulla cavalcatura e raggiunse l'ingresso. Secondo quando riferito dalla ragazzina, gli abitanti del villaggio si erano rifugiati li dentro. Doveva avvisare anche loro. Aprì i battenti della grande porta, ma venne investito da un aroma dolciastro che non gli lasciò scampo.

Si coprì naso e bocca, ma fu troppo tardi. I sensi si allentarono e la vista gli si annebbiò. Edgar si accasciò a terra. Perché quei dannati fiori si trovavano li? Cercò di tenere gli occhi aperti, ma gli sembrò uno sforzo sovrumano. Intravide una figura femminile che si avvicinava, ma non riuscì a distinguere chi fosse. «I fiori... Dobbiamo distruggerli.» Disse alla sconosciuta.

La donna parve sorrise compiaciuta sotto la maschera di stoffa scura. «Guarda guarda chi abbiamo qui.»

Edgar si focalizzò sulla figura davanti a lui e vide che tra le mani teneva un oggetto sferico.

"Possibile che..."

Perse conoscenza cadendo in un sonno profondo.

***

Ren s'inoltrò del cuore del bosco. Scavalcò agilmente alcuni tronchi riversi a terra e sfruttò le rocce disseminate lungo il cammino per darsi maggiore slancio nella corsa. Non c'era tempo da perdere. All'improvviso, percepì nell'aria l'odore dei fiori, lo stesso che aleggiava nella stanza dove trovò Yukiko a terra. Superò gli ultimi abeti raggiungendo una piccola radura. Ciò che vide lo lasciò esterrefatto: una distesa di erbacee, dai candidi fiori tubulosi, ricoprivano la piccola radura.

Si assicurò di coprire naso e bocca e si mosse in direzione dei fiori. Si guardò attorno, ancora incredulo per la scoperta.

"Se questi fiori inducono al coma con il loro aroma, per quale motivo sono cresciuti in massa in questo luogo? Senza contare che l'inverno è alle porte. Perché coltivarli in questo periodo dell'anno?"

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