Capitolo 56-Jess

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Ben mi fissa con un'espressione che, di solito, fa quando Mia ci racconta delle sue avventure del sabato sera. Devo ammetterlo, se mi fermo a pensare a quello che è successo tra me e Chris l'ultima volta stupisco me stessa. È qualcosa di completamente fuori da quello che avrei fatto una volta, qualcosa che non avrebbe rispecchiato il mio essere o, almeno, l'idea che la gente aveva di me. Sì, perché è sempre stato questo il problema, andare dietro le aspettative degli altri piuttosto di fare che volevo. E, per la prima volta, ho fatto una cosa così spinta, così fuori dal normale, che mi sento quasi rinata. Perché l'ho fatta con lui. Perché l'ho fatta con Chris. E beh, con Chris potrei farlo ovunque semplicemente perché con lui mi scordo del mondo intero e di quello che la gente possa pensare. Semplicemente perché con Chris il mio mondo si trasforma e si riassume in noi due, solamente in noi due.
"Jessye Cooper! Tu hai scopato nel bagno del Belle Vue con Christopher Lewis?! Okay! Ho bisogno di bere qualcosa di sicuramente più forte di quello che stai bevendo tu!", indica il mio aperol spritz.
Sono appena le sette di domenica sera e sono seduta su uno degli sgabelli del Greenwich's Café. Ben mi continua a guardare senza smetterla di ridere scuotendo la testa e completamente devastato da quello che gli ho raccontato. "Tesoro... Tu sei fantastica!".
"Andiamo Ben, sono andata a cena con Alex e ho fatto sesso nel bagno di quel posto con Chris. La vecchia me non lo avrebbe mai fatto...".
"Beh... La nuova te mi piace di più. Jess, non dirmi che te ne sei pentita!".
"No, questo mai. Quella... pazzia l'ho fatta con Chris quindi... Non potrei mai pentirmene anzi...".
"Cosa?".
"Lo desideravo fin dal primo momento in cui sono entrata al Belle Vue".
"Mi stai dicendo che hai programmato che accadesse?".
"No! Ma... Tutto quello che ho fatto è stato provocarlo, il mio intento era farlo impazzire e... Credo di esserci riuscita anche se... Devo ammettere che sono andata oltre anche con Alex. Il fatto è che... Ho trascorso anni illudendo Dan e vedi com'è finita, non voglio che questo accada con Alex". Ripenso a quel momento in bagno con Chris, ho ancora le fitte allo stomaco e la pelle mi si raggrinzisce improvvisa. Io, sopra i lavandini, e lui, dentro di me.
"Su questo non posso che darti ragione. Insomma... Chris ti ama e adesso anche Alex è innamorato di te... E poi poteva succedere di nuovo Jess, parlo di quei modi violenti di Chris... Capisci che intendo?".
"Non ci crederai, lui è rimasto immobile ed è andato via. Nel momento in cui Alex ha stretto la mia mano alla sua, Chris non ha battuto ciglio, se n'è semplicemente andato".
"Wow! Il ragazzo fa progressi!".
"La settimana scorsa mi ha detto di frequentare degli incontri pomeridiani dove c'è della gente che parla dei propri problemi, un po' come lui... Credo si tratti di una qualche specie di associazione quindi... Sì, suppongo che stia facendo dei progressi e che si stia impegnando davvero".
"Come fai ad avere ancora dubbi Jess?".
"Non ne ho infatti, vorrei solo capire perché mi sembra di andare indietro ad ogni passo avanti che facciamo, te l'ho già detto Benny...".
"Ed io ti ho già detto che siete tutti e due delle teste calde e, a volte, vi perdete in un bicchier d'acqua".
"Già...".
"E adesso? State insieme come prima o...", Ben aspetta una risposta che io non sono in grado di dargli, "Fammi capire...".
"Ecco qual è il punto. Anche adesso... Non so che cosa siamo. L'unica cosa che so è che domani dovrò incontrare Williams con Chris e mi sento terribilmente confusa".
"Già... È strano che vi abbia citati entrambi nello stesso posto e alla stessa ora. Che avrà in mente quel dottore?".
"Se solo potessi saperlo...". Mentre finisco di bere il mio aperol mi sforzo di dare tregua agli innumerevoli pensieri che mi invadono la mente. E fanno così dannatamente rumore che ho bisogno di alzarmi, salire in macchina e guidare senza fermarmi. Saluto velocemente Ben che adesso è impegnato a servire la gente che è appena entrata nel caffè e vado via.
Mentre vado verso la mia auto controllo l'orologio, stasera ho un'appuntamento al cinema con Mia ed Emma per vedere un film per le nove. Benny ci raggiungerà lì ma sono sicura che faremo tardi visto che siamo ancora indecisi su che cosa vedere. Il nostro gruppo WhatsApp esplode di messaggi, più di cinquanta notifiche, scommetto che Mia ed Emma staranno litigando su quale film scegliere. Sto per aprire la nostra chat quando mi arriva una chiamata da uno strano numero.
"Jessye Cooper?".
"Sì...".
"La chiamo dal Greenwich Hospital, sua madre è stata portata d'urgenza qui qualche ora fa. Sta chiedendo di lei".
Resto per un attimo immobile cercando di focalizzare quelle parole, "Okay... Io... Arrivo subito".

OLTRE OGNI COSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora