Terminato il banchetto, nel quale Joy rischiò più volte di affogarsi una volta deciso di darsi all'abbuffata per il dolce sapore della frutta, lei e Jason uscirono dalla sala in tutta calma e riposarono un po' all'ombra di uno degli alberi lungo il viale. Erano circa le tre e mezza del pomeriggio quando decisero di separarsi. Jocelyn non poté reprimere un'espressione sorpresa quando Jason la salutò con un abbraccio. Sembrava un giovane davvero affettuoso e simpatico.
«Hai qualche programma per la giornata?», le chiese J mentre si tirava un lembo del colletto della divisa pur di non sentirla troppo stretta a causa del caldo.
Lei lanciò un'occhiata alle sue spalle, pensierosa. «Ho degli... impegni in giro. Innanzitutto vorrei dare una seconda occhiata al Branco, per orientarmi meglio. Il rapido tour di Cyrer sembra non bastare», spiegò. «Sicuro di non voler venire con me?», chiese poi.
Lui si grattò la testa. «A dire il vero volevo invitarti in biblioteca. Adoro leggere e a lezione ho visto che eri parecchio assorta nelle pagine del libro delle tre specie, quindi credevo di poter rivoltare quel postaccio polveroso a furia di trovare qualcosa di interessante... ma a quanto pare ci farò una capatina da solo», sospirò. «Se c'è una cosa che mi intriga più di tutte è questa magia di cui tutti parlano. Voglio saperne di più, magari ho anche un'inclinazione naturale risvegliatasi con il morso del lycan!», fantasticò quindi.
Joy si divise fra la felicità di vederlo tanto interessato alla lettura e alla conoscenza e la tristezza di non poterlo accompagnare, ma per lei era necessario fare un punto della situazione prima di dedicarsi ad hobby secondari. Salutò dunque il ragazzo, ma non si mosse finché non lo vide svanire fra le viuzze alberate del Branco Lunapiena. Solo allora cominciò a muoversi. I lycan che incontrò non le badarono minimamente, il che le fece piacere. Era contenta di non temere più i grossi lupi con le lunghe zanne che la affiancavano e sorpassavano di tanto in tanto. In tutta tranquillità visitò la zona abitata dove si aggiravano le guardie, che credeva l'avrebbero scambiata per una comune paesana. Purtroppo non ricordò che nel villaggio nessuno indossava la divisa, bensì abiti lunghi e grembiuli bianchi per le donne, mentre gli uomini avevano grossi pantaloni e canotte di vari colori. Per non dare troppo nell'occhio, la ragazza si strinse ad un lato della strada, dove le case proiettavano le loro ombre facendola quasi mimetizzare con gli alberi.
Il villaggio era un susseguirsi di baracche di legno, recinti pieni di bestiame come mucche, pecore o maialini che grugnivano e giocavano nel fango e le strade erano larghe e sterrate o costruite in ciottoli. Uomini e lupi giganti camminavano l'uno a fianco dell'altro, come fossero migliori amici, e parlavano tranquillamente tra di loro di più e del meno. Joy sentiva le voci dei lycan nella sua testa e dovette riposarsi per un po' sui gradini di un panificio a causa di un'improvvisa emicrania. Quando accettò semplicemente tutte quelle chiacchiere, riuscì ad alzarsi e ricominciò a camminare con calma, constatando di essere riuscita anche ad eluderle dai suoi pensieri. Le bastava non farci caso. Stava imparando.Dopotutto, il miglior modo di imparare è fare esperienza. Joy infatti riuscì a capire quanto alla fin fine la vita in una Branco fosse simile, se non quasi uguale, a quella che aveva trascorso da umana nella sua cittadina.
Una scena in particolare catturò molto la sua attenzione. Due lupetti dal pelo ramato, probabilmente giovanissimi ma grandi già quanto un cane di media taglia, giocherellavano tra di loro, rotolando nella polvere e prendendosi a morsi le orecchie e la collottola. Poi, ad un certo punto, una donna di circa trent'anni li richiamò con voce dolce e calma. «Seth, Matty! Fate i bravi e venite qui». I due lupetti, che prima si facevano scherzosamente la guerra, si alzarono su quattro zampe e poi si trasformarono in umani. Solo allora Joy capì che erano due bambini, forse fratelli, sui quattro o cinque anni di vita, dagli occhi azzurri e i capelli color carota come la madre, che raggiunsero in fretta per poi abbracciarla.
STAI LEGGENDO
Wolf Souls- Vampires
Werewolf•[ Capitolo 1 della serie di Wolf Souls ]• Jocelyn ha quindici anni ed è una normale adolescente, gentile ed intelligente. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa le sarebbe accaduto durante una normale gita scolastica. La sua vita viene sconvolt...