Jocelyn spostò rapidamente lo sguardo dall'uomo alla donna e viceversa, per una sequenza di volte che le parve essere infinita. Sentiva la sua mente vacillare, trascinarla in un abisso di paura che avrebbe segnato qualcosa di terribile e irreversibile: la sua morte. Non aveva alcuna intenzione di perire là o in quel momento. Aveva sempre immaginato la sua fine come calma e spensierata, in un letto d'ospedale tra una settantina d'anni a partire da quel momento o magari più tardi. Forse in una casa riscaldata da un camino, con i nipoti e gli altri familiari a sostenerla e a stringerle la mano per darle forza, ma non nel bel mezzo di una foresta, uccisa dai vampiri.
Se i suoi dubbi una volta erano ferrati e la tormentavano notte e giorno, facendole credere di essere impazzita, ora si sciolsero come ghiaccio al sole cocente. Tutto era reale e lei era una giovane lycan indifesa in balia di due potenti ed esperti draculiani. Riuscì solo a indietreggiare ed emettere un lugubre mugolio.
«Non temere di parlare, piccola...», la spronò la vampira dai capelli rossi, avvicinandosi a lei con un'unica, rapida falcata. Allungò la mano verso di lei, ma Joy spiccò un altro balzo indietro, tremante, provocando la nascita di un sorriso sulle sue labbra piene e truccate di rosso. «Possiamo comprenderti. I vampiri hanno sviluppato sensi meravigliosi. Non siamo come gli umani», rivelò.
Jocelyn credette di poter sfruttare quella notizia per guadagnare un po' di tempo in più, seppur non sapendo per cosa. Oramai poteva solo sperare in un miracolo. I suoi avversari non sembravano abbastanza stolti da venire distratti dal piano di una ragazzina. "Chi siete voi?", domandò allora, tentando di annullare il nodo che le stringeva la gola.
Il maschio rise. La sua compagna, tuttavia, restò seria e rispose alla sua domanda. «Davvero non ci conosci? Mi deludi», disse portando le sottili dita al mento come se stesse riflettendo. «Non importa. Non serve sapere chi siamo, ma cosa», la informò. Subito si morse la labbra. Aveva un'aria apparentemente famelica. Restava poco tempo.
Jocelyn si guardò intorno, ma non riuscì a trovare una via di fuga. I draculiani l'avrebbero raggiunta e attaccata. Stavano letteralmente intrattenendo una conversazione con la loro cena, o comunque con colei che lo sarebbe divenuta a breve. Non poteva scavalcare il tronco caduto alla sua destra, né infilarsi nei cespugli a sinistra e tentare di correre lungo il rettilineo, schivando i pochi alberi o arbusti per tentare di arrivare a valle. Riusciva a sentire il rumore scrosciante di una cascata poco lontana. Se i nemici non l'avessero fermata prima, ci avrebbe pensato il fiume. Le rapide l'avrebbero trascinata giù e scaraventata contro i massi appuntiti. Per un momento valutò l'idea: quale morte sarebbe stata la migliore? Poi scosse la testa. No, voleva restare in vita ancora per molto.
"So benissimo cosa siete", rispose allora, per poi deglutire. "Vampiri. Draculiani, per l'esattezza...". Il suo cuore batteva velocemente. Il sangue nelle sue vene raggelava secondo dopo secondo. Distolse l'attenzione da loro per un secondo. Doveva riflettere in fretta.
Il vampiro maschio ne approfittò per spiccare un salto e raggiungerla, terrorizzandola. «Ma allora hai studiato!», sorrise, facendo scorrere la lingua sui canini e poi schioccandola. Joy rabbrividì. «Se sai chi siamo e per cosa siamo famosi... Jocelyn», pronunciò con cura, «Allora perché sei qui? Sei ben consapevole del rischio che stai correndo».
Joy non si lasciò sfuggire quel particolare. Le sue orecchie si drizzarono istintivamente. "Come conosci il mio nome?", chiese titubante, con voce tremante per la paura e gli occhi lucidi che quasi le lacrimavano. Si rese conto che non aveva via di scampo. La sua testardaggine non aveva limiti e per colpa di questo suo difetto ora si era cacciata in guai molto più grossi di lei e dai quale non poteva uscire. Era in trappola, da sola, senza speranze. Non poteva far altro che aspettare che i due la attaccassero e mettessero fine alla sua vita. Sperava almeno che ci mettessero poco. Magari il morso uccideva sul colpo, o forse l'avrebbero prima stordita.
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Wolf Souls- Vampires
Werewolf•[ Capitolo 1 della serie di Wolf Souls ]• Jocelyn ha quindici anni ed è una normale adolescente, gentile ed intelligente. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa le sarebbe accaduto durante una normale gita scolastica. La sua vita viene sconvolt...