Wolf Souls- Vampires

L'ululato [2]

Dopo aver fatto una breve pausa, Jocelyn si rese conto che era arrivata anche la sua ora di allenarsi.

«Ragazzi», avvertì la giovane recluta guerriera pulendosi le mani, che si era sporcata cucinando, con un panno. «Dovrei allenarmi, chi mi fa compagnia?», domandò.

Subito, sia Jason che Silas scattarono in piedi, urlando un sonoro «Io!» Lucian e Martin sobbalzarono per lo spavento, mentre Joy osservava i due ragazzi infastidita, ormai arrendendosi all'idea che tra loro due ci sarebbe sempre stata una sorta di competizione. Ad ogni modo, toccava a lei scegliere.

«Jason...», chiamò sospirando. Subito dopo riappoggiò il panno nel lavabo accanto al tavolo. Silas sbuffò e J gli lanciò un'occhiata strana, come a dire "Ah-ah! Beccati questa!" e si avvicinò alla compagna. «Silas, ti prometto che domani mi allenerò con te. Oggi occupati dei bambini, per favore», chiarì Joy sfoderando un sorriso sincero, poi si voltò ed uscì dalla casa seguita da Jason.

Quando si ritrovarono sul retro, Jocelyn guardò impazientemente i suoi occhioni verde smeraldo. «Sicuro di farcela?», lo provocò ridacchiando.

Jason capì lo scherzo, ma non perse l'occasione di rispondere. «Che coincidenza, stavo per farti la stessa domanda», rispose a tono mostrando un sorriso a trentadue denti.

La guerriera non perse il sorriso. «Allora vediamo che sai fare», finì e balzò in avanti, trasformandosi in lycan a mezz'aria.

Jason schivò il colpo con audacia, senza doversi spostare troppo, poi portò il suo peso sulla gamba sinistra, tirata indietro di qualche centimetro, e aprì i palmi della mani, dalle quali uscirono forti raffiche di vento che colsero impreparata Jocelyn. La casa dietro di lei scricchiolò e pensò bene a spostarsi, per evitare che crollasse. Fece una finta, imitando uno scatto verso la sua destra, ma infine scivolò sul ventre e raggiunse le gambe di Jason, che fece cadere semplicemente con una zampata. Dopodiché caricò un secondo attacco, ovviamente non esagerato ma comunque forte, e J cercò di pensare più in fretta possibile. Si voltò verso un piccolo laghetto a pochi metri da lì e chiuse la mano a pugno, per poi dirigerla verso l'alto, come a voler tirare un pugno al vuoto. Joy lo guardò stranita, ma capì subito dopo. L'acqua del laghetto si alzò, si tramutò in un vortice e subito si riversò su Joy, colpendola con poca gentilezza. Tuttavia, Jason aveva esaurito il suo potere magico e si trasformò in lupo, gettandosi a capofitto e zanne ben in vista verso l'amica. Lei lo schivò saltando ed atterrando alle sue spalle, da dove morse la zampa posteriore del lycan grigio chiaro e lo gettò a terra. J non sapeva che fare, perciò tentò di azzannarle una spalla ma non ebbe buoni risultati. La lycan gli tirò una zampata molto potente, strano da parte sua. Sul dorso di Jason adesso c'era una ferita poco profonda ma che bruciava come una inferta da un reale nemico, sporca di terra ed erba. Poi Joy provò a morderlo selvaggiamente, puntando alla gola. Jason non era bravo a combattere sotto forma ferale e non poteva neanche sognare di eguagliarla, perciò doveva trovare un modo di fuggire, alla svelta, anche perché quel comportamento non era da Jocelyn ed evidentemente la ragazza aveva di nuovo perso il controllo.

J sapeva benissimo che mantenere la forma ferale troppo a lungo causava danni quasi permanenti. Se Joy fosse rimasta un lycan anche solo per un altro mese, non avrebbe più potuto ritornare umana, non se non avesse seguito un addestramento che prevedeva anche il digiuno per giorni interi. Rotolò su un fianco ma la zampa bruna impedì la sua sfuggita. Ecco arrivare un'altra artigliata, dritta sull'orecchio. Jason si ritrovò Jocelyn addosso, che lo teneva stretto con le unghie ricurve e bianche. Poi, quasi all'improvviso, Joy caricò quanta più aria poteva nei polmoni ed ululò senza inarcare il collo, come se si fosse trattato di un ruggito. Ululò così forte che mosse una quantità d'aria incredibile. Si sollevò della polvere dal terreno, tremante, e gli alberi intorno ai due licantropi presero a dondolare e la casa a cigolare.