Jocelyn richiuse il libro con le mani tremanti. Non poteva credere ai suoi occhi. "Umani, licantropi e vampiri", si disse. "Se tutto ciò non è reale, l'unica altra possibilità è che io sia diventata pazza". Fino a qualche giorno prima viveva normalmente nella sua casetta in un piccolo paesino, frequentava la scuola con i suoi amici e discorreva di ragazzi e sport con Serena. Non aveva la più pallida idea di cosa la circondasse in realtà... dell'esistenza di simili mostri. Il riflesso di nausea che la colse le fece girare per un attimo la testa, ma riuscì a controllarsi. Come se non bastasse, non aveva trovato alcuna informazione utile su come tornare a essere umana o imparare a vivere fra di loro. Molto probabilmente non sarebbe stato facile, o addirittura possibile. Ad ogni modo, avrebbe tentato con ogni sua forza. Non le serviva altro che ottenere la fiducia dell'Alpha e il permesso di allenarsi a dovere.
Mentre sbuffava sonoramente, notò che il ragazzo accanto a lei aveva appena finito di leggere. Richiuse il libro con calma e scoccò una rapida occhiata in direzione di Joy ma, quando notò che lei stessa lo stava osservando, guardò prontamente altrove, grattandosi la testa come se stesse pensando a qualcosa di molto complicato e che richiedeva una particolare concentrazione.
Joy s'incuriosì molto. In un modo o nell'altro, il giovane ragazzo le sembrava un riflesso di se stessa. Entrambi erano precedentemente stati umani e, a causa di una distrazione o di un'esagerata curiosità, erano stati tramutati in lycan contro la loro volontà.
«Ciao», salutò quindi, con una voce ed un viso del tutto naturali e rilassati, mentre appoggiava al meglio le spalle allo schienale del sedile scolastico. Più di ogni altra cosa, in quel momento, si rese conto di voler parlare con qualcuno a lei simile, che potesse comprenderla.
Lui si voltò di scatto verso di lei e, goffamente, finì per spazzare via gli occhiali che aveva poggiato sul tavolo con il gomito destro. «C-ciao!» salutò a sua volta, balbettando. Afferrò da terra gli occhiali prima che Joy potesse proporsi di aiutarlo, dopodiché tornò ad osservare il suo libro, seppur chiuso, con uno sguardo fintamente intenso e le guance che via via s'imporporavano per l'imbarazzo.
Jocelyn, a quel punto, faticò a continuare la conversazione, ma non si perse d'animo. «Come ti chiami?», continuò a domandare, non volendo tornare di nuovo a perdersi nei suoi pensieri. Aveva capito al volo che il ragazzo accanto a lei non era particolarmente timido, forse solo spaventato e ancora confuso dall'ambiente che lo circondava.
Lui si decise a prendere un bel respiro e tornò a guardarla, ogni tanto spostando altrove lo sguardo. «Jason... mi chiamo Jason White. Piacere», salutò appena.
Joy si lasciò scappare un sorriso. «Io sono Jocelyn Sunrise. Piacere mio!» gli disse, felice di essere riuscita a rompere il ghiaccio.
Jason tentò di risponderle, ma la forte voce di Dream lo interruppe e lo spinse a tornare con il naso fra le pagine ingiallite del libro delle tre Specie. «Silenzio!», ordinò infatti la leader quando tornò in aula e, quasi per nulla sorpresa, non vide nessuno realmente intento nella lettura del compito assegnato. Tuttavia, in pochi seguirono la sua richiesta. La ragazza che poco prima aveva risposto alla sua domanda e narrato la leggenda della fondazione del Branco Lunapiena, colei che probabilmente si chiamava Fanny, fu tra questi. Non se lo fece ripetere due volte e smise subito di dialogare con la compagna di banco, aprendo una pagina qualsiasi e pretendendo di far finta di leggere, sfogliando poi i vari brani e paragrafi fino a giungere a quello interessato. Agli ultimi banchi, il ragazzo che faceva da capo supremo non le diede neanche retta. Anzi, le lanciò persino uno sguardo annoiato prima di voltarsi verso una delle ragazze che lo circondavano, cingerle le spalle con un braccio e chiederle se avesse degli impegni per la giornata.
L'Alpha socchiuse gli occhi e poggiò le mani lungo i fianchi, stizzita. «Silenzio», si ostinò a ripetere. Ancora una volta, per quanto il suo tono fosse calmo e potente al tempo stesso, non molti aderirono all'idea che, di certo, era meglio non rendersela nemica. Jocelyn la osservò persino dispiaciuta. Non le piaceva affatto veder la figura più importante del Branco venir ignorata così sfacciatamente da un ragazzino con maniere altezzose. Dream si accorse immediatamente di lei e comprese ciò che provava... pietà. Tanto bastò a renderla furiosa. Con passo svelto, la donna si avvicinò alla cattedra.

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Wolf Souls- Vampires
Werewolf•[ Capitolo 1 della serie di Wolf Souls ]• Jocelyn ha quindici anni ed è una normale adolescente, gentile ed intelligente. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa le sarebbe accaduto durante una normale gita scolastica. La sua vita viene sconvolt...