La mattina del trenta dicembre, partirono nei loro van per prendere l'aereo per Genova.
Come a farlo apposta, dove capitarono Emily e Holden?
Si, vicini.
Almeno potevano avere un po' di privacy, senza telecamere e microfoni pronti a mandare in onda qualsiasi cosa di compromettente.
<Te piace volà?>
<Si, anche se c'è sempre quell'ansietta iniziale, a te?>
<Si anche a me piace, me da un senso de libertà>
I due chiacchierarono per un po', finché l'aereo non iniziò a decollare.
Holden, allacciò la mano alla sua stringendola.
Il volo passò tranquillo e veloce che Emily non riuscì a chiudere occhio neanche per un momento.
Usciti dall'aeroporto, salirono in gruppi sui van ed Emily salì con Holden, Mew, Matthew, Gaia e Mida.
Raggiunsero l'hotel tra chiacchiere e risate ricevendo le chiavi delle loro stanze doppie.
Mew e Emily andarono in stanza insieme, sapendo benissimo che la prima passerà il tempo nella stanza del fidanzato.
Avevano un po' di ore libere di riposo prima di raggiungere il palco per il soundcheck.
Poco dopo, bussarono alla porta delle due ragazze, era Matthew.
<Prendo le mie cose e mi levo>
<Ma n-> fecero per dire i due ragazzi ma Emily era già uscita lasciandoli soli.
Fece per scendere nella hall ma si scontrò prima con Holden.
<Te stavo venendo a cercà> disse il romano.
<Davvero? ho lasciato la stanza ai due piccioncini> rispose facendo un cenno verso la sua stanza.
<Invece a me Ayle ha lasciato solo e se n'è andato da Lucia>
I due in comune accordo decisero di raggiungere la stanza di Holden che era nello stesso piano di quella di Emily e Mew.
Raggiunsero il balcone che era provvisto di due poltroncine e un tavolino.
Holden iniziò a farsi su una sigaretta, scena che gli occhi di Emily non si persero.
Specialmente quando leccò la cartina.
<Vuoi?> sussurrò facendo un cenno alla sigaretta appena chiusa.
<Si> confermò.
Aspettò che concludesse anche la sua e iniziarono a fumare in tranquillità.
Holden sentendo il bisogno di averla vicina le tese la mano che Emily senza pensarci afferrò.
Si alzò dalla sua poltrona avvicinandosi a Holden che la fece accomodare sulle sue gambe.
Iniziò ad accarezzargli i capelli e il viso mentre lui la stringeva a sé.
<Me devo accorcià un po' i capelli> sussurrò appoggiandosi al petto di lei.
<Solo un pochetto ai lati, davanti sono belli così> rispose coccolandolo.
<Mmm> mugolò rialzando il viso per poterla guardare.
Emily si abbassò leggermente facendo sfiorare le loro labbra, senza baciarlo.
<Non me lo dai un bacio?> sussurrò lui.
<Dammelo tu> sussurrò a sua volta lei.
Holden non se lo fece ripetere due volte, azzerando le distanze tra di loro.
Era finalmente un vero bacio, che durò forse fin troppo in quanto quando si staccarono erano entrambi con l'affanno.
<Se me fai impazzì> sussurrò ribaciandola.
<Anche tu Jo> disse dopo un po' in cui aveva le labbra libere.
<Che cosa?> domandò non capendo.
<Mi fai impazzire anche tu> sussurrò imbarazzata.
<Mamma mia Em> rispose alzando la testa vero l'alto.
<Che c'è?> domandò accarezzandogli il collo con le unghie.
<Con te, le mie facoltà mentali vanno a farsi fottere> rispose facendola sorridere.
Gli lasciò un bacio a stampo alzandosi in piedi sotto le lamentele del romano.
<Ho un po' di freddo, andiamo dentro?> domandò ricevendo conferma dal ragazzo che si alzò chiudendo con sé la portafinestra.
Si appoggiarono entrambi sul letto giocando con le loro mani finché al ragazzo non venne la fantastica idea di farle il solletico.
<Jo, Jo basta ti prego> urlò ridendo e dimenandosi.
Dopo un po' ebbe pietà di lei e si fermò lasciandola respirare.
<Sei scemo> disse levandosi la felpa in quanto stava sentendo caldo.
Il moro ridacchiò tirandola verso di sé e la ragazza cascò con il busto sul suo petto.
<Vie qua damme un bacio>
<No> negò lei ricevendo un dolcissimo broncio sul viso di lui.
Emily si mise seduta sulle sue gambe a cavalcioni scombinandogli il ciuffo.
<Ao nun ce provà> disse scostandole le mani.
<Mmm allora non ti bacio>
<Questo se chiama ricatto>
<Baratto> rispose lei ridendo.
Gli sistemò i capelli e si avvicinò baciandolo.
<Penso de avè na nuova dipendenza> sussurrò staccandosi leggermente dalle sue labbra.
<Quale?>
<Te> sussurrò lasciandole dei baci sul viso scendendo piano piano sul collo.
Tutti e due non avrebbero spinto oltre e lo sapevano entrambi ma erano comunque due ventenni con gli ormoni a palla.
Inevitabilmente, Emily lasciò cadere il suo collo all'indietro lasciandogli più spazio.
<Me devo fermà sennò qua finisce male> sussurrò riappoggiandosi alla tastiera del letto.
Era molto complicato trattenersi, fin troppo.
La bionda sorrise imbarazzata mettendosi al suo fianco.
<Ao, guarda che potevi stare >
<Ti vedevo in difficoltà> rispose lei prendendolo in giro facendolo ridere.
<Colpa tua eh> rispose avvicinandosi a lei lasciandole un bacio a stampo per poi appoggiarsi al suo petto.
<Me fai le coccole?> sussurrò con voce da bimbo.
Emily non rispose ma iniziò ad accarezzargli i capelli e il viso finché non vennero richiamati da alcuni ragazzi, era il momento di scendere per il pranzo.
<Che palle, me stavo a riposà così bene> lamentò sbuffando.
Prima di uscire dalla stanza, la tirò a sé facendo scontrare i loro corpi e le lasciò diversi baci.
<Questi sono per tutto il pomeriggio in cui non potrò farlo>
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FanfictionDue semplici ragazzi, tormentati da ciò che hanno dentro. Entrambi pieni di paura, ansia e panico. Entrambi presi a schiaffi in faccia dall'amore. TW: attacchi di panico, attacchi d'ansia. violenza domestica, fisica e psicologica. ...