𝒮ℯ𝓉𝓉𝒶𝓃𝓉𝒶𝓉𝓇ℯ́

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Subito dopo la puntata, all'orario del turno dell'uso del telefono, Emily chiamò sua mamma.

<Mum>

<Honey, come stai?,avete appena finito di registrare?>

<Mamy, sono al Serale> disse allungando l'ultima vocale.

<Oh amore mio, sono troppo felice per te> rispose emozionata.

<Noah, vieni subito qui> richiamò il figlio che corse sentendo il tono di sua madre.

<Che è successo?> domandò disorientato.

<Lily è al Serale> annunciò lei.

Noah le rubò il telefono inquadrandosi.

<Ammore mij, è bellissimo, sei felice?>

<Tantissimo Noah, giuro>

I tre chiacchierano per un po'.

<Ho un'altra notizia da darvi>

<Che cosa?> domandò Noah.

<Vi siete fidanzati ufficialmente tu e Holden?> domandò Ember.

<Mamma!> la richiamò per poi scoppiare a ridere.

<Che ho detto di male?>

<Vabbè, guardate cosa ho qua> disse girando la fotocamera verso il disco d'oro.

<Lily ma stai scherzando?> disse Noah.

<Amore oddio>

<Non potete capire quanto ho pianto oggi>

<Hai fatto il tuo primo disco d'oro> commentò emozionato il fratello.

<Sono troppo fiera di te Emily>

<Anche io sono fiero di te>

<È anche grazie a voi questo disco e questa maglia, vi amo>

<Ti amiamo anche noi Lily, ci sentiamo presto>

<Ciao ciao> rispose mandando un bacio alla fotocamera.

Rilasciò un sospiro lasciando il telefono sul letto per poi decidere di uscire dalla sua stanza e raggiungere il giardino sul retro nel quale c'erano alcuni ragazzi tra cui Joseph.

I divanetti erano tutti occupati e Holden notandola le fece un po' di spazio nel quale si sedette.

Gli rubò alcuni tiri dalla terea e il romano le lasciò un bacio sulla spalla senza farsi vedere mentre la sua mano accarezzava i suoi capelli biondi.

<Sei stata spaziale oggi Emy> disse Kumo.

A lui si aggregarono tutti gli altri rifacendole i complimenti.

<Grazie ragazzi> rispose lasciando un dolce sorriso a tutti.

<Vado a farmi una tisana> disse alzandosi.

<Ti accompagno> rispose Mida.

I due rientrarono in casetta dirigendosi in cucina.

<Stai un po' meglio Emy?>

<Un pochetto, tu come stai Cri?>

<Sto bene Emy>

I due uscirono nel giardino principale con le loro tisane.

Mida non voleva obbligarla a parlare quindi le lasciò la scelta.

<È una storia lunga, quindi mettiti comodo>

Emily partì dagli albori, raccontò della conoscenza con Riccardo, della storia da favola che pensava di star vivendo.

Raccontò del primo insulto, del primo schiaffo e di quelli a venire.

Raccontò dell'umiliazione, del dolore, dell'insicurezza.

Raccontò della sua gravidanza e del suo aborto.

Raccontò del periodo in ospedale, di quello in tribunale e di quello tra le mura della sua stanza.

Mida ascoltava con attenzione, osservando la ragazza.

Le tremava la voce e le mani.

<Quel giorno quando mi hanno chiamato in studio, c'era Maria collegata con la Relax, voleva consegnarmi una lettera>

<Te l'ha mandata lui?>

<Si, mi ha scritto delle cose orribili. Sono stata male fisicamente all'inizio, poi anche mentalmente. Mi sembrava di essere tornata in quel periodo>

<Non- ti giuro non- non mi immaginavo tutto questo Emily. Sei una Donna con la D maiuscola, te lo giuro. Per me, persone come lui dovrebbero avere la pena di morte>

<Invece per la legge italiana sono 6 anni> rispose con un sorriso amaro.

<Che schifo, te lo giuro. Mi viene da vomitare>

<A chi lo dici>

<Il percorso è ancora lungo, ma il traguardo non è molto lontano. Sono sicuro che ce la farai a superare questo trauma, ne sono certo>

<Pensavo di aver fatto un miglioramento, poi è arrivata sta batosta e sono tornata punto e a capo>

<Ce la farai Emy e se vuoi io sono qui per aiutarti, come posso>

<Grazie Cri>

<Grazie a te per esserti fidata di me>

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