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𝓣𝓻𝓮

I giorni in casetta trascorrevano in modo tranquillo, erano arrivati delle buste blu sia per i cantanti che per i ballerini.

Oltre ai compiti, la produzione aveva mostrato ai ragazzi vari spezzoni di casting e dato un compito ai ragazzi.

Domenica, prima della solita gara cover, si svolgerà una gara interpretazione che sarà fatta solo da un membro di ogni squadra, il vincitore avrebbe vinto un voto in più a quello che riceverà nella gara cover così come i componenti della sua squadra.

Inoltre, chi arriverà ultimo nella gara cover, la settimana dopo dovrà affrontare una sfida.

Per la gara interpretazione, i pezzi sono stati scelti dai professori, ognuno per i propri alunni.

Ad Emily fu assegnata "Sono solo parole" di Noemi.

<Per la tipologia di gara, i pezzi più azzeccati secondo me sono quelli di Mew e Emily> esclamò Mida scartando il suo, quello di Sarah e Spacehippiez.

<Però senza offesa, non l'abbiamo neancora potuta sentire cantare le cover ad Emily, quindi io punterei su Mew, non per altro Emily, perché a me personalmente piaci un sacco> disse Sarah

<Nono, sono d'accordo con quello che dici, è normale andare su un qualcosa che si conosce già, inoltre Mew ha un pezzo che spacca> le rispose molto tranquillamente la diretta interessata.

<Quindi andiamo con Mew?> domandò Mida.

<Per me va bene, il problema è che se di là schierano Angela, mi fa il culo a strisce> rispose.

In conclusione, coloro che avrebbero affrontato la gara interpretazione erano Mew, Stella e Lil jolie.

In questa settimana Emily stava preparando due pezzi, uno era il pezzo di Noemi e l'altro è "Rise up" di Andra Day .

Entrambe le canzoni alla ragazza piacevano un sacco e si ritrovata in ogni canzone.

E ora penso che il tempo che ho passato con te
ha cambiato per sempre ogni parte di me

Inevitabilmente, quella frase, le riportava in mente quella persona.

Si dice sempre che una relazione non può cambiarti, lei era la dimostrazione che una relazione può darti tante cose ma toglierti per sempre delle altre.

Non è più la stessa da quando i suoi occhi mentre si posano sulla sua figura davanti allo specchio riuscivano a scorgere ancora la sua pelle tumefatta piena di lividi.

Riusciva a sentire ancora le sue mani sul suo collo che stringevano, il suo alito che puzzava di birra, la pesantezza degli schiaffi che riceveva sul viso.

Pian piano che i suoi occhi scendevano sulla sua figura e si soffermavano sulla sua pancia, quella sensazione di vuoto tornava sempre.

Lo sognava ogni notte, tra le sue braccia senza dargli un volto preciso.

Era la sua ancora per non compiere gesti estremi.

Ma lui non ce l'ha fatta e il sentimento di colpa per non averlo protetto come si deve, le persisteva ancora sul petto, spezzo le si mozzava il fiato in gola.

Se n'era andato ed ha portato per sempre un pezzo con sé.

Il mattino dopo l'aborto, era stato ancora più difficile.