𝒞𝒾𝓃𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉𝒶𝒹𝓊ℯ

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Holden ci era rimasto veramente male che nessuno dei suoi compagni durante la discussione avesse preso le sue difese.

Il giorno dopo all'accaduto Gaia e Martina andarono a parlare con lui e a confermargli il fatto che loro non la pensavano come Cristian.

Il gesto venne comunque apprezzato da Holden ma anche da Emily.

Il gesto di Gaia non venne visto di buon occhio da Mida che le affibbiò il termine paracula.

Il fatto che Gaia fosse andata a dare ragione a Holden non andò giù al venezuelano e questo gesto li portò a discutere.

Qualche giorno dopo, vennero richiamati di nuovo in studio.

Rudy li aveva convocati per finire il discorso sulle pulizie.

Partì facendo i nomi di coloro che avevano chiarito con Holden e che pensavano che non fosse l'unico colpevole delle mancate pulizie.

Continuò invece nominando il nome delle sei persone che rispettavano le regole civili della casetta: Gaia, Nicholas, Simone, Martina, Sarah e Emily.

Rudy li salutò comunicando che si sarebbe confrontato con i suoi colleghi e poi avrebbe fatto sapere il provvedimento a coloro che non erano stati nominati.

Dopo qualche ora furono nuovamente richiamati in studio, davanti loro erano presenti tutti i professori tranne Lorella Cuccarini che era collegata sul monitor.

Rudy ribadì i nomi che non avrebbero subito il provvedimento disciplinare per poi dare la parola alla Maestra Celentano in quanto la proposta del provvedimento fosse venuta da lei.

Il provvedimento era togliere il telefono ai ragazzi per una settimana e se la situazione in casa non fosse migliorata aumentare le settimane.

Dopo l'accettazione da parte degli altri prof sulla proposta del provvedimento, i ragazzi tornarono in casetta.

Emily e Holden raggiunsero la stanza azzurra appoggiandosi sul letto della ragazza.

<Ti pesa il provvedimento?>

<No, basta che abbia gli strumenti pe fa musica del resto non mi interessa>

<Mi devi fare ascoltare ancora il tuo pezzo>

<Anche tu, annamo in saletta?>

La bionda acconsentì alzandosi dal letto seguita dal ragazzo.

Raggiunsero la saletta, quella che usava di più Holden.

<Parto io?> domandò il romano ricevendo conferma.

La base di Solo stanotte si diffuse nella stanza.

Il ritmo serrato delle parole del testo accarezzarono l'udito di Emily.

<Wow Jo, è meravigliosa> pronunciò veramente meraviglia.

<Grazie piccolè> rispose contento della reazione.

<La parte in cui fai gli acuti è spaziale>

Il moro la ringraziò con un bacio sulla guancia.

<Ora tocca a te>

Emily cercò la traccia del suo pezzo e premette avviò.

Edmund e Lucy era una dedica speciale a suo fratello, scritta tempo fa.

<È bellissima Em, veramente> sussurrò a fine ascolto.

<Grazie> sussurrò asciugandosi una lacrima velocemente.

<Lo sa che gli hai dedicato una canzone?> domandò avvolgendole le spalle con il braccio.

<No, non gliel'ho mai detto. Questo è un altro pezzo che ho scritto quando ero chiuso nella mia stanza>

<Domenica allora riceverà una bellissima sorpresa>

<Spero possa piacergli>

<Penso proprio che gli piacerà molto piccolè> rispose lasciandole un bacio sulla tempia.

Restarono ancora un po' ad ascoltare della musica finché non arrivò l'orario della lezione di Emily.

Quando entrò in saletta oltre ad Antonella, trovò Lorella collegata al monitor.

<Buon pomeriggio> salutò educatamente.

<Ciao ciao> salutarono le due professioniste.

<Allora Emily, sono qui perché volevo ascoltare in anteprima il tuo pezzo>

<Oh okay>

Emily si sistemò dietro all'asta iniziando a cantare il suo inedito.

Sto ancora nell'armadio, zitta
Respiro piano e mi viene da ridere
Tu sei nella stanza e fai battute stupide
Per trarmi in inganno e vincere a camera buia
E passa un altr'anno
Ed è tutto al posto di prima

Esclusi dagli altri, inclusa da te
Mi scuso se è tardi
Ma, poi, tra fratelli ci sono momenti più freddi
Ed è colpa di entrambi
Fortuna ci teniamo stretti
Nei cubi di ghiaccio che chiamiamo "traumi"

È troppo tempo per ricominciare, troppo tempo per capire
Troppo tempo da gestire, troppo poco tempo per sparire
Troppo tempo senza realizzarе, troppo poco tempo con un padre
Troppa merda da ingеrire, troppa gente da perdonare
Troppo dolore da amare, poche parole da dire
Quindi non lasciarmi sola, uah-ah

Perché ho ancora un po' paura, uah-ah
Di non svegliarti più prima di andare a scuola
E scendere scale in silenzio con un nodo in gola

Edmund e Lucy chiusi nell'armadio
Scappiamo via dai lupi nei boschi del Mediterraneo
Vogliono essere come me e te
Semplicemente umani, semplicemente veri
Ma non è semplice essere sinceri
E crescere così vicini

Ho strappato tutte le radici, ne ho lasciata una e ho fatto il doppio nodo
È te che chiamo quando poi mi odio
E tu che mi ami in un altro modo
La gentilezza di un gigante buono, adesso abbracciami e poi portami via

Se è troppo tempo per ricominciare, troppo tempo per capire
Troppo tempo da gestire, poco tempo per sparire
Troppo tempo senza realizzare, troppo poco tempo con un padre
Troppa merda da ingerire, troppa gente da perdonare
Poche parole da dire
Quindi non lasciarmi sola, uah-ah

Perché ho ancora un po' paura, uah-ah
Di non svegliarti più prima di andare a scuola
E scendere scale in silenzio con un nodo in gola

E non lasciarmi sola, uah-ah
Ho ancora un po' paura, uah-ah
Di non svegliarti più prima di andare a scuola
E scendere scale in silenzio con un nodo in gola
Giochiamo a camera buia

Chiudi gli occhi se hai paura
Mentre tu ti prendi cura
Le tue braccia una cintura

E non lasciarmi sola, uah-ah
Ho ancora un po' paura, uah-ah
Di non svegliarti più prima di andare a scuola
E scendere scale in silenzio con un nodo in gola

E non svegliarti più prima di andare a scuola

<Bellissimo Emily, mi piace molto. Mi fa impazzire come racconti nei tuoi pezzi il dolore e come lo trasformi in amore. Da quello che capisco è una dedica speciale a tuo fratello>

<Si, l'ho scritta in un periodo della mia vita molto complicato e lui insieme anche a mamma, mi sono stati accanto in un modo che non riesco nemmeno a dire voce. Se non ci fossero stati loro, io non sarei qua e non lo dico tanto per>

<La famiglia è super importante e da come la racconti, la tua sembra una bellissima famiglia Emily>

<Lo è e ne sono grata>

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