Capitolo 12

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"Ci prepariamo che finalmente ci Aspetta del cibo commestibile?" Chiese Alli riferendosi al pranzo con i miei genitori.

Annuimmo e corsi alla doccia dovendo il più in fretta possibile lavare il sale del mare che avevo ancora addosso.
Mi strofinai per bene sotto la doccia e ripensai al magnifico momento insieme a lui il pomeriggio precedente.
Fui abbastanza scocciata di non poter rimettere i suoi abiti ma non potevo presentarmi in tuta di domenica dai miei. La misi in lavatrice e andai a vestirmi.
Le ragazze si prepararono e andammo dai ragazzi.
"Buongiorno!" Urlammo una volta dentro e fortunatamente erano quasi pronti.
Harry era già seduto al tavolo e lo salutai con un cenno della mano pregando me stessa di non arrossire. Mi sorrise e si alzò venendo vicino a noi.
"Noi siamo pronti, come facciamo Con le auto?" Chiese Paul una volta pronto.
"Ci vogliono per forza due auto, prendo la mia se volete" disse immediatamente Harry. "Perfetto, chi viene con me, chi con Harry" affermò Paul uscendo dalla camera.
"Io prendo le ragazze, e i ragazzi con Harry" continuò poi.
"Ma no amore Harry non sa la strada, è meglio che ci sia Haylei davanti con lui" disse Claire. E nonostante non lo dette a vedere sapevo che lo faceva solo per farmi stare in auto con Harry.
Sorrisi alla sua scusa, che però aveva un fondo di verità e salii in auto.
Con noi venne anche Claire che sostenne di non voler mettere piede nell'auto di Paul a causa dei suoi terribili gusti musicali e partimmo.
"Cosa mettiamo?" Chiesi riferendomi alla musica. "Quello che preferisci" sorrise guardando la strada. Mi mordicchiai le unghie e sfogliai i vari cd senza sapere cosa mettere.
Tirai fuori un vecchio cd dei Queen e glielo mostrai. "Perfetto" approvò sorridendo.
"Claire?" Chiesi poi voltandomi indietro verso di lei, cercando un'approvazione.

"Oh mio Dio siete peggio di Paul voi due" urlò capendo cosa volessimo ascoltare.
"Della musica normale no? Da una parte urla a tutto andare, dall'altra canzoni vecchie 50 anni"sbuffò e risi animatamente.
Dopo qualche indicazione stradale ad Harry misi il cd nello stereo e iniziammo a cantare come il pomeriggio precedente. Dopo poco Claire si abituò al ritmo e canticchiò le canzoni insieme a noi.
***
Arrivammo fuori casa e dissi ad Harry di parcheggiare felicissima di rivedere i miei.
Mio padre si affacciò alla porta ancora prima che bussassi e gli saltai tra le braccia.
"Mi sei mancato" sussurrai felice "anche tu Tesoro".
Poco dopo sbucò una piccola testolina dalla cucina che mi corse tra le braccia, e la afferai facendola girare in aria. "Ciao amore mio" le dissi accarezzandola e stringendola tra le mie braccia.
Mia madre ci raggiunse infine e l'abbracciai più che potei, era il mio tutto.
I ragazzi vennero verso di noi e salutarono i miei genitori, infine presentai loro Harry, che abbastanza imbarazzato li salutò calorosamente. Mia madre è sempre stata brava a mettere a proprio agio le persone e anche con Harry ci sarebbe riuscita.

Prima o poi.

Ci mettemmo direttamente a tavola dato che era ora di pranzo e aiutai mia madre a portare il cibo.
"Allora, raccontatemi un po', come vanno i corsi?" Disse mio padre una volta tutti seduti. Josh essendo il più aperto e diretto di tutti iniziò a parlare e mi unii a lui frequentando lo stesso Corso. A turno parlarono un po' tutti e come sempre il pranzo fu buonissimo. Sapendo che non amo molto la carne mia madre aveva preparato della pasta con le vongole e calamari e per secondo la frittata di patate che tanto desiderava Josh. Senza contare i contorni vari di verdure grigliate che Alli e Claire adoravano. Anche Harry sembrò apprezzare la frittata dato che non esitò a riprenderne un po' appena mia madre glielo propose.
"E tu invece? Harry se non mi sbaglio" disse mio padre ricordando il suo nome. Di colpo non so perché mi sentii nervosa per quello che avrebbe potuto chiedergli. Harry annuì e aspettò la domanda. "Come mai non sei mai venuto prima?" Chiese sereno. "Sono arrivato quest'anno al campus signore" disse serio e pacato. "Benissimo, come ti stai trovando?" Chiese curioso. " Molto bene per ora" disse "fortunatamente conoscevo già Paul e Claire, è stato più semplice integrarmi" continuò Harry.
Mio padre annuì e lo guardò attentamente.
Harry rimase impassibile come sempre mentre noi ascoltavamo attentamente la conversazione.
"Sei un soldato vero?" Chiese poi e sia io che Harry sgranammo gli occhi sorpresi.
Aveva qualche potere strano mio padre?
"Si signore" rispose Harry mantenendo la calma. Se mia madre da un lato metteva tutti a proprio agio, mio padre dall'altro non riusciva a contenere le sue domande improvvise e talvolta imbarazzanti.
"L'ho capito subito sai? Il modo di rispondere, il portamento e i tuoi occhi non lasciano alcun dubbio" affermò spiegando la sua teoria. Harry non rispose, sicuramente Imbarazzato.
"Quanto tempo?" Chiese. Non l ho mai visto così interessato quanto con Harry.
"Un anno e mezzo" affermò Harry capendo a cosa si riferisse. Non volevo che la conversazione durasse ancora a lungo. Avevo imparato che Harry non amava le domande, preferiva raccontare da se, e pregai che non si innervosisse più del dovuto.
"E poi?" Chiese di nuovo mio padre. Ecco Harry sarebbe esploso.
"Poi sono saltato in aria" disse Harry stranamente calmo.
"Ok basta, qualcuno vuole il dolce?" Chiesi interrompendoli e alzandomi per sparecchiare. La conversazione era andata oltre i limiti e non mi andava un Harry nuovamente sgorbutico tutto il pomeriggio.
"Haylei stiamo parlando" disse mio padre, ignaro della situazione in cui si Stava mettendo.
In fondo era solo stranamente curioso. "E io vi ho proposto il dolce" affermai cercando di fargli capire di smettere.
Sentii una mano afferrare il mio braccio e mi voltai.
"Tranquilla" sussurrò con una voce talmente profonda da farmi venire i brividi. Mi rilassai istantaneamente sotto il suo tocco, e l'ansia precedente diminuì visibilmente.
Presi comunque i piatti sporchi e andai in cucina a posarli. Ne approfittai per riprendermi da quella situazione nonostante fossero solo semplici domande, ma sapevo cosa significava dover rispondere a domande su cose che avresti voluto eliminare volentieri dalla tua mente. Quando Tornai in salotto dagli altri avevano fortunatamente cambiato discorso. Ringraziai mentalmente mio padre che doveva aver capito e finalmente mangiammo il dolce.
Mi voltai verso Harry abbastanza Imbarazzata e quando mi vide, mi sorrise in modo complice e ne fui felice.
Almeno non era arrabbiato con me.
Una volta terminato il prenzo Mi ritrovai in cucina con mia madre e la aiutai a lavare le stoviglie.
"ti sei agitata quando tuo padre parlava con Harry, tesoro, come mai?" chiese di punto in bianco.
"Non mi sono agitata" dissi immediatamente. "Conosco Harry, e quelle domande erano troppo..." non seppi continuare la frase, ma sicuramente troppo curiose.
"Tesoro conosci tuo padre, sa quando fermarsi. Evidentemente Harry ha qualcosa di intrigante, e voleva andare a fondo" disse serena come sempre. Non era da me agitarmi così ma dopo quello che avevo passato sentivo dentro di me di essere legata a lui. Entrambi avevamo qualcosa di cui non Volevamo parlare. Entrambi, anche se in modo diverso avevamo sofferto. E sentivo in qualche modo il bisogno di proteggerlo da quelle domande così come avevano protetto me. Nonostante quasi nessuno fosse a conoscenza del mio passato, sentivo che tra tanti lui mi avrebbe capita ed era forse questo che mi spingeva sempre di più verso di lui.
"Provi qualcosa per lui?" disse poi sorprendendomi. "No!" Risposi immediatamente. "insomma, non credo" continuai a testa bassa. Lei sorrise ampiamente e continuò a lavare i piatti.
"In ogni caso, è un bel ragazzo"continuò poco dopo e mi venne da sorridere.
Non risposi e tornai dagli altri che intanto si erano seduti sul divano e guardavano un film.

CIAO CIAO!! A prestooo votate in tanti!

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