"Haylei, mi dici cosa ti prende?" Chiese Claire per la quarta volta da quanto entrai in camera.
"Te l'ho già detto, nulla" sbuffai mettendomi a studiare.
"Siete stati spesso insieme questa settimana tu ed Harry" constató intuendo troppo velocemente il motivo del mio malumore.
"Già" dissi indifferente. Non avevo la minima voglia di iniziare una discussione. Ero parecchio irritata e parlare di lui, sapevo che mi avrebbe solo fatta innervosire di più.
"È successo qualcosa?"provò a ridomandare allora.
Non le risposi e tamburellai nervosamente il piede a terra.
"Hay" sussurrò nuovamente e sbottai di colpo. Ci si metteva anche lei.
"Nulla Claire! Se lo sapessi giuro te lo direi" gridai girandomi nella sua direzione.
"Non ci pensare. È Harry. Qualunque cosa sia successa, gli passerà, tranquilla" sussurrò confortandomi.
Sospirai sconfitta e lasciai perdere. Lei lo conosceva meglio di me, dovevo fidarmi. Ma, nonostante tutto, mi chiedevo chi fosse veramente questo Harry.
Perché con lui doveva essere sempre così difficile? non riuscivo proprio a capirlo.
***
Il mattino seguente mi incontrai con Will che mi portò in giro per il centro città.
Fu bello respirare aria diversa da quella del campus e la sua compagnia era sempre piacevole.
"Cosa preferisci pranzare?" Mi chiese da vero gentiluomo, verso ora di pranzo.
"Quello che preferisci, ma se possibile niente carne" dissi un po' imbarazzata.
I miei problemi con la carne, sin da bambina, mi avevano messo in grandi difficoltà.
Lui rise leggermente e ci ritrovammo in un piccolo bistrot a mangiare pasta tipica.
"È buonissima" dissi mangiando un'altra forchettata.
"Si! Tanto!" Confermò sorridente.
"Me la fai assaggiare?" Chiesi curiosa di assaporare anche la sua.
In famiglia eravamo così tanto legati che assaggiavamo tutti dai piatti degli altri. Era bello sentirsi liberi di condividere tutto.
Allungò una mano col palmo rivolto verso l'alto e per un attimo rimasi interdetta.
Indicò allora la forchetta con un dito e capii che voleva che gliela passassi per arrotolarvi gli spaghetti.
D'istinto mi venne da pensare all'episodio con Harry e il gamberetto. Non si era fatto problemi a farmi assaggiare dalla sua forchetta.
Non potei evitare di comparare il gesto di Will con quello di Harry, entrambi sembravano così tanto diversi, che non riuscivo proprio a trovare un punto in comune.
Rimasi quindi un po' sorpresa e anche leggermente infastidita. Cavolo non avevo mica la lebbra.
Decisi però di non farci caso, dopotutto era una stupida forchetta e, forse, Will aveva i suoi buoni motivi per non passarla a me.
Assaggiai la pasta e anche la sua era davvero buona.
Terminato il pranzo Will mi riportò al dormitorio sicuramente ricordando l'appuntamento che avevo con Harry e rimasi piacevolmente colpita dalla naturalezza con cui avevamo passato la mattinata.
A differenza di Harry, con lui, potevo aprirmi più facilmente.
E anzi, proprio a proposito di Harry, dopo il litigio non litigio che avevamo avuto il giorno prima, non sapevo nemmeno se si sarebbe presentato quel pomeriggio.

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The soldier's return
Chick-LitCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...