Il film come previsto era alquanto noioso e vidi Harry di tanto in tanto sbadigliare di nascosto.
Lui era seduto e io a poco a poco finii per appoggiare il mio viso sul suo petto.
Il suo braccio mi avvolgeva ed ero sicura di percepire piccole carezze da sopra la felpa.
Di tanto in tanto lo guardavo di nascosto e sembrava essere concentrato sul film.Notai un piccolo neo sotto al suo mento e lo osservai attentamente, non lo avevo mai visto.
Quando mi sorprese a guardarlo mi sorrise divertito.
"Non guardi il film?" Mi chiese con un enorme sorriso."È noioso" affermai sotto voce.
Per poco non ridacchiò alla mia affermazione e alla faccia buffa che sicuramente feci."Guardavo il tuo neo" dissi poi senza pensarci. Mi guardò di scatto molto confuso e toccai il neo con l'indice per indicargli dove fosse.
Ridacchiai quando lo vidi sorridere e sicuramente pensare a quanto fossi strana in quel momento.
"Mi piacciono i nei" affermai poi.Mi ero appena giocata la reputazione di ragazza seria con quell'affermazione.
La stanchezza e la febbre avevano strani effetti sulla mia sanità mentale.
Lo vidi soffocare una risata e mi resi conto che almeno era divertito dalle mie grosse stupidaggini."Anche a me piacciono i nei" rispose poi, non riuscendo più a trattenersi.
Quasi non scoppiai a ridere, ma fui costretta a trattenermi per non infastidire gli altri che guardavano quel "fantastico" film.
"Non prendermi in giro" sussurrai ridacchiando.
"Ma no, davvero mi piacciono i nei" affermò convinto.
Lo guardai per un attimo seria e mi resi conto della strana conversazione che stavamo avendo, così scoppiai nuovamente a ridere.
Mise una mano sulla mia bocca per evitare di farci sentire e mi tirò al suo petto abbracciandomi.
Smisi di ridere e mi godetti quella sensazione di calore che iniziavo ad adorare.
Quando mi staccai nuovamente da lui ci guardammo per un momento infinito negli occhi.
Mi piaceva, mi piaceva incredibilmente.
Mi divertiva e mi faceva stare bene, era tutto quello che volevo.
Lui, volevo lui.Mi accarezzò una guancia calda, spostandomi i capelli dal viso e socchiusi per un attimo gli occhi godendomi quel contatto.
"È quasi passata la febbre" sussurrò guardandomi intensamente.
Annuii e sorrisi leggermente.Mi tirò verso di lui e tornai ad ascoltare il suono del suo cuore battere con regolarità.
Iniziai a giocherellare con una sua mano, sempre più stanca del film, e mi divertii a piegargli le dita osservandole accuratamente.
Aveva le mani grandi, più delle mie e le dita lunghe e non troppo sottili.
Gli aprii la mano e appoggiai il palmo della mia contro la sua, notando la differenza di dimensioni."Hai delle mani piccole" sussurrò concentrandosi sui miei movimenti.
"Sono le tue ad essere troppo grandi" risposi sorridendo e ridacchiò leggermente.
"Cos'hai qui?" Chiesi poi, notando una lunga cicatrice, che partiva dal centro del palmo fino a quasi sotto il gomito.
Quando capì la mia domanda, staccò subito la mano dalla mia e guardò altrove. "Non è niente" rispose in modo freddo.Mi staccai dal suo petto per guardarlo meglio negli occhi e intravidi un senso di tristezza che incupiva il solito luccichio delle sue iridi.
"Se non vuoi dirmelo non è un problema ma quando vorrai devi sapere che io so ascoltare" sussurrai tutto d'un fiato.
Sapevo che per lui era difficile ma volevo che capisse che io c'ero, in qualsiasi occasione.Si passò nervosamente una mano tra i capelli e tornò a guardarmi.
"Caddi da un edificio mentre degli uomini mi rincorrevano e finii sopra il tetto della casa accanto tagliandomi con una lamiera" sussurrò lentamente e il mio cuore iniziò a martellare nel petto.
Si era lasciato andare su una cosa così personale con me ed ero felice e spaesata dal suo racconto allo stesso tempo.
Si fidava di me tanto da raccontarmi sempre più cose su di lui e iniziai a pensare che forse anch'io un giorno potrei raccontargli del mio di passato.
"Sei saltato tipo uomo ragno? Da un edificio all'altro? Chiesi immaginando la scena e alleggerendo la situazione.Quando lo vidi sorridere capii che avevo imparato a conoscere un po' in più Harry.
"Quasi" sussurrò sorridendo.
"Mi piace l'idea di te come spiderman" ridacchiai. Sorrise e tornai a giocare con la sua mano.
"Qual'è il tuo supereroe preferito?" Chiesi ingenuamente.
Sorrise e ci riflettè su un po'."Credo Batman".
"Perché proprio lui?" Chiesi stranita dalla sua risposta.
"Perché Batman non ha bisogno di superpoteri per essere invincibile" sussurrò sorridendo.
"In effetti questo è vero" risposi riflettendo sulla sua teoria.
Batman fa affidamento al suo fisico al suo allenamento spirituale e psicologico per vincere i nemici. Dovremmo essere tutti un po' Batman.
"Te invece? La tua principessa preferita?" Mi chiese arricciando i miei capelli tra le sue dita.
"Non lo so sai? Da piccola guardavo spesso la Sirenetta e la Bella addormentata nel bosco ma ora come ora mi rendo conto che non sono molto equi come racconti" dissi riflettendo accuratamente.
"Equi?" Tentò di capire il mio discorso.
"Equi nel senso che tutte le favole che siamo abituati a vedere hanno sempre la situazione in cui la donna dipende dall'uomo. Ti faccio un esempio. Biancaneve aspetta il bacio per resuscitare. Aurora per svegliarsi. Ariel per riavere la voce. In un certo senso è come se l'uomo avesse la decisione definiva sul destino delle donne. Così come Cenerentola diventa principessa solo dopo che il principe l'ha voluto. È un po' maschilista come cosa no?" Domandai alla fine del mio monologo femminista.
"Beh in effetti hai ragione, ora che ci penso molti racconti hanno questo lato" sussurrò convinto.
"Vorrei una principessa che se la cavi dall'inizio alla fine da sola. Senza dipendere da nessuno. È ora che si insegni alle bambine che le donne hanno la stessa capacità degli uomini di vedersela da sole" affermai con decisione.
"Sei determinata" constatò sorridendo.
"Sempre" sorrisi.
Stanca dalla giornata mi appoggiai contro di lui e sotto il suo tocco leggero e attento mi addormentai
Ciao a tutti! Scusate per I ritardi ma con l'università e gli esami è un periodo duro! Un bacio!
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The soldier's return
ChickLitCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...