Capitolo 26

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Mi confortò Marie senza chiedermi altro.

"Lara? Oggi non c'era all'entrata" dissi cambiando discorso.

"Oh non sappiamo cosa succede da un po di giorni. Ma a quanto pare di sono problemi con l'amministrazione" disse George aggrottando le sopracciglia.

"Che genere di problemi?" Chiesi curioso.
"Non lo sappiamo, sai rimanere chiusi qui dentro tutto il giorno non ci dà una buona visione della realtà lì fuori" disse un po triste Marie.

Non avevano parenti? Perché erano sempre chiusi in questo posto senza luce?

"Non potete uscire?" Chiesi sorseggiando dalla tazza. Era proprio buono.

"Sai da soli non siamo autorizzati e mancano i fondi per pagare persone che ci accompagnino" disse la donna. "Oh" Dissi semplicemente.

Era abbastanza triste come cosa.

"Se volete posso accompagnarvi io fuori di tanto in tanto" dissi d'impulso e senza riflettere.

Con tutti gli impegni che già avevo sarebbe stato complicato ma ero sicuro che con Hay avremmo trovato una soluzione.

Sempre che volesse stare di nuovo con me.

Mi schiaffeggiai mentalmente, ripensando a quanto idiota potessi essere stato e tornai ad ascoltare Marie e George.

"Tesoro non sei obbligato" disse dolce come sempre.
"Ormai siamo abituati giovanotto" continuò George col suo solito pizzico di sarcasmo.

"Assolutamente, sarei felice di fare un uscita con voi. Non è un granché questo posto" dissi guardandomi intorno.

In effetti la volta scorsa non feci molta attenzione alla sala ma sembrava cadere a pezzi.

"Sei un ragazzo meraviglioso sai?" Disse Marie. Più rimanevo in quel posto più stare con loro mi faceva bene.

"Giochiamo a briscola?" Domandai poi a George che già mischiava le carte.

Avrei davvero voluto che Marie potesse giocare con noi. La vita a volte è proprio ingiusta.
E non sapevo in che modo, se non scherzare con lei, potesse farla divertire.

Haylei

Dopo pranzo ci organizzammo con le ragazze e nel primo pomeriggio prendemmo l'auto di Paul e ci avviammo verso l'associazione.

Sapevo già la strada quindi andai dritta nell'edificio dei bambini.

Appena varcai la porta Juliet corse verso di me saltandomi in braccio. Anche Lucy, Kate e il piccolo Lou vennero verso di me e mi abbassai per coccolarli tutti.
Erano adorabili.

"Loro sono Alli e Claire" dissi ai bambini indicando le mie amiche. "Ciao!" Disse Alli con un enorme sorriso.

Nel frattempo gli altri bambini si avvicinarono e andammo a sederci sui tappeti per terra.

"Leggi la storia?" Mi chiese Juliet dandomi un libricino.
"Ma certo tesoro, tu sai leggere?" Le chiesi. Scosse la testa e decisi che mi ci sarei messa d'impegno io. A cinque anni bisognava imparare.

Richiamai Eliot, Seth, Emily e Rose e mi sedetti con loro ad un piccolo tavolino.

Alli e Claire si occuparono dei più piccoli nel frattempo.

Era strano che per la seconda volta i bambini fossero completamente soli nella sala.

Qualcuno doveva per forza esserci, erano troppo piccoli. Ma fin ora nessuno si era preoccupato di controllare chi fosse entrato. Potevamo essere delle maniache o ancora pazze, assassine mangia bambini e nessuno se ne sarebbe accorto.

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