Haylei
Quando tornai in camera ero distrutta. Mai fatto tanto sforzo in vita mia, ma ne era valsa la pena.
"Allora questa sportiva! Com'è andata?" Mi chiese subito Alli vedendomi quasi svenuta sul letto.
"Sono viva, questo è l'importante" affermai alzando l'indice verso l'alto.
"E Harry? Ha commentato i miei pantaloni?" Domandò curiosa come sempre.
"Harry non commenta Alli, lo sai" riposi come se fosse ovvia la risposta.
"Già, è vero. E tu? Commenti su Harry?" Continuò a chiedere.
"Ti dico solo: capelli legati..." dissi alzando il busto e riaffondandolo tra le coperte arrendendomi al pensiero di tanta bellezza messa insieme.
Sentii Alli scoppiare a ridere e Claire ascoltare curiosa.
"Cos'è questa bava alla bocca?" Intervenne Claire venendosi a sedere sul mio letto.
"È Harry Claire, proprio Harry" affermai senza trovare altre parole per descriverlo.
***
Il giorno successivo mi alzai dal letto dolorante, tutti i muscoli mi facevano male, forse avevo qualche stiramento.
"Hay! Siamo in ritardo!" Sentii Claire richiamarmi dal bagno.
"Non riesco ad alzarmi! Vieni ad aiutarmi!" Le gridai facendo un po' di scena. Venne verso di me ridendo animatamente e le porsi le mie mani.
Mi tirò su come se pesassi quanto un elefante e mi trascinai verso il bagno. Il ritardo mi costrinse a correre per i corridoi e tutto ciò non fece altro che alimentare i miei dolori muscolari.
"Ho male ovunque" fu la prima cosa che gridai ad Harry quando mi vide. Sorrise così tanto che fu costretto a mettere una mano sulla bocca per non ridere e lo guardai male, poggiando entrambe le mani sui fianchi.
"Dovevamo fare più stretching ieri, ci siamo dimenticati a causa del tramonto" rispose anche un po' dispiaciuto.
"Ti sei giocato la possibilità di fare il personal trainer caro mio" dissi saccente. Sorrise e mi seguì in aula.
"Mi stai dicendo che però non ti sei divertita?" Mi provocò con un sorriso malizioso.
"Ho detto che ho male ovunque" deviai orgogliosa la domanda.
"Ma ti è piaciuto" mi punzecchiò ancora.
"Harry mi distrai, sto seguendo" chiusi il discorso, mordendomi il labbro per non ridere. Mi piaceva quel lato di lui, malizioso e spensierato.
***
"Ragazzi sabato c'è la serata studentesca per la raccolta fondi delle associazioni, avete l'intenzione di andare?" Propose Alli quando fummo tutti in mensa.
"Sarà noioso come le scorse volte" sbuffò Josh. In effetti essendoci la partecipazione dei docenti le cose erano molto meno movimentate delle solite feste, ma a me sinceramente poco importava. La causa era buona e ci sarei andata anche se fosse stata una noiosa serata di bingo.
"Josh ci divertiremo lo stesso, sai che sarebbe bello se andassimo tutti" cercai di convincerlo e non mi fu difficile. Avevo un potere su di lui, non in senso cattivo, si fidava così tanto di me da non indugiare più di tanto sulle mie parole e per me era lo stesso.
"Come volete allora" disse aspettando le risposte degli altri. "In cosa consiste esattamente?" Mi chiese Harry dato che non era con noi l'anno precedente, quindi non sapeva precisamente di cosa si trattasse.
"Ci sarà una sorta di festa nell'edificio F, una raccolta fondi in cui si potrà ballare, mangiare e cose varie, con interventi di tanto in tanto, a volte un po' noiosi, da parte delle associazioni che ci ringraziano dell'aiuto" dissi spiegando brevemente la serata.
"Sembra una bella iniziativa" rispose sottindendendo la sua sicura partecipazione. D'altronde non mi aspettavo altro da Harry.
"Lo è" risposi sorridente.
***
Tutto il pomeriggio lavorai al mio manoscritto da sola, dato che Harry aveva gli allenamenti, quelli seri, e quindi potei dedicarmi con calma allo studio senza essere interrotta continuamente dai suoi lineamenti concentrati che mi facevano inebetire di tanto in tanto.
In completa serenità il sabato arrivò in fretta e passai la mattinata a rovistare nell'armadio per trovare qualcosa da indossare per il pranzo con George e Marie.
"Ragazze, vi andrebbe di aiutarmi?" chiesi loro, nella speranza di trovare qualcosa di adatto per l'occasione.
"Ma per stasera?" domandò Alli alzando gli occhi dai suoi libri. "No, per il pranzo, sai usciamo con George e Marie dell'associazione" le spiegai, sperando riuscisse ad aiutarmi nell'impresa. Non mi facevo spesso problemi su cosa indossare, ma in determinate occasioni volevo essere perfetta, e chiedere un parere alle mie amiche era l'ideale.
"Oh che cosa bella, fate benissimo a farli uscire un po' da quel posto. Vediamo un po' cosa potresti mettere" disse riflettendo pensierosa.
"Niente di appariscente dato che non è nulla di troppo sofisticato, ma non vorrei nemmeno apparire trasandata" le spiegai pensierosa anch'io.
"Non appariresti mai trasandata Hay, guarda" disse tirando fuori dei pantaloni neri skinny piuttosto formali.
"Potresti mettere questi con sopra una maglia e una giacchetta elegante" propose tirando fuori tutto. Io la osservai e l'assecondai, sapendo che da quell'armadio avrebbe tirato fuori qualcosa di perfetto. "Prendi questa" disse dandomi poi una sua giacca molto femminile ed elegante.
"Secondo me è perfetto, vai a provare tutto" disse spingendomi nel bagno e facendomi ridacchiare per la sua determinazione.
Indossai tutto e mi piaceva forse anche troppo. Non era elegante da matrimonio, né troppo casual da tutti i giorni. Un giusto mezzo che mi rendeva sofisticata e semplice allo stesso tempo.
"Come sono?" le chiesi uscendo e mostrandomi anche a Claire appena tornata dai corsi.
"Uh, dove andiamo di bello?" chiese curiosa la mia amica. "Pranzo con George e Marie dell'associazione" affermai facendo una giravolta su me stessa, per farmi ammirare da ogni lato. "Magnifico! E tu stai benissimo!" affermò convinta.
Le sorrisi ampiamente e guardai Alli in cerca della sua approvazione. Il suo sorriso bastò a farmi capire che ero perfetta e tornai nel bagno per mettere un po' di trucco e aggiustare i capelli.
Verso mezzogiorno Harry bussò alla nostra camera e Claire si fiondò ad aprire la porta. "Harry!" esclamò vedendolo sull'uscio. "Hey Claire! Tutto bene?" le chiese, mentre si baciarono sulle guance. "Alli" la salutò e lei mi fece un sorriso malizioso in rimando.
Presi la mia borsetta e il cappottino, dato l'inverno inoltrato e uscii tirando via Harry dalle grinfie mie amiche che continuavano a fissarlo mandandogli occhiate maliziose e fuori luogo.
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The soldier's return
Literatura FemininaCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...