Capitolo 7

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Il mattino seguente mi svegliai felice come una pasqua e mi vestii canticchiando.

"Mi sa che qualcuno è di buon umore stamattina" disse Claire alzandosi assonnata e le sorrisi pettinando i miei capelli.

"Com'è stata la serata con Will?" disse maliziosa.

"Stupenda! È davvero un ragazzo dolcissimo"dissi sorridendo ancora.

"Niente di nuovo e piccante da raccontarci?"disse poi, alludendo ad altro.

"Claire!" Urlai imbarazzata.

"Assolutamente niente" continuai.

"Alzatevi al posto di cercare di decifrare il mio buonumore, abbiamo un tavolo da comprare" dissi scattando in piedi a prendere le vans comode per la camminata.

Le ragazze andarono a prepararsi così, ne approfittai per chiamare a casa e fui felice di poter parlare con le mie sorelle.

Una volta pronte andammo in camera a prendere i ragazzi.

"Allora maschi! Siete pronti?" Gridò Alli energica quando fece irruzione nella camera.

"Sì sì, un attimo" rispose Josh dal bagno, sicuramente si stava rifacendo i capelli.

"Dai Josh! Dobbiamo aspettare sempre te!" Gli urlò dietro Claire, andando nel bagno.

"Piccola, perché questo ben di Dio sia pronto, ci vuole tempo" rispose lui con la sua solita autostima a mille.

"Buongiorno" disse poi, una voce roca e profonda dietro di noi che mi fece venire i brividi.

Mi voltai e vidi Harry in tutta la sua bellezza, jeans stretti neri e maglietta bianca che metteva in risalto i suoi muscoli. A quella visione arrossii come un'imbranata.

Sei ancora arrabbiata con lui Hay! Gridò la mia coscienza.
Arrabbiatissima.

"Hey" dissi semplicemente e mi sorrise.

Abbassai lo sguardo imbarazzata e cercai di concentrarmi sul porta penne di Paul che era sulla scrivania.

"Buongiorno fiorellino" mi travolse poi Josh, salvandomi da quell'imbarazzo.

Mi abbracciò dandomi un bacio sulla testa e risposi stringendomi a lui.

"Hey, sono pronto io! Andiamo? Vedi Claire, alla fine sono io ad aspettare voi" esclamò stuzzicando Claire che lo guardava furiosa.

Scoppiai a ridere e mi guadagnai anch'io un'occhiataccia dalla mia amica.

"Eccoci, andiamo andiamo" gridò Paul  sentendosi sotto pressione a causa di Alli che gli metteva fretta.

Poveri uomini pensai ridacchiando.

Ci preparammo e finalmente andammo a comprare quel benedetto tavolino.

***

La cosa che sempre amavo passando tra le diverse disposizioni delle mini case, create da ikea, era che potevo immergermi nei miei pensieri e progettare la mia futura abitazione.

Mi piaceva pensare a come sarebbe stata la mia vita, la mia casa, il mio lavoro e la mia famiglia, ed avevo un'idea ben precisa di come dovessero evolversi le cose.

Ho sempre pensato che la vita fosse formata da una serie di tappe, bruciarle velocemente o rimanere fermi su di una stessa significava perdersi per forza una delle tappe rimanenti.

Per questo mi limitavo ad immaginare e pianificare il tutto per filo e per segno, vivendo però il mio presente.

"Ti piace?" Chiese una voce che riconobbi all'istante.

The soldier's returnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora