~Harry~
"Io credo di essere abbastanza sicura di voler stare con i bambini orfani, ho passato dei brutti nomenti da piccola, quindi sento il bisogno di andare da loro".
La guardai giocare con la bambina e continuavo a chiadermi a cosa si riferisse con quella frase.
Lei aveva i genitori e non trovavo il collegamento con i bambini."Vuoi che ti porti nell'altro edificio?" Disse la donna sorridendo e annuii.
Feci un cenno ad Haylei e annuì sorridendomi.
"Hai dei nonni?" Mi chiese poi la donna impicciona.Somigliava ad Hay in questo senso. Pensai e sorrisi involontariamente.
"Non che io sappia" dissi tornando duro.
Smise di fare domande fortunatamente e la seguii silenziosamente.
"Salve a tutti" disse la donna entrando in una sala abbastanza cupa per i miei gusti.
"Hey Lara! Chi ci porti qui?" Disse un uomo con una bella pancia tonda e dei baffi lunghi.
"George, non farmi fare brutte figure" riapose la donna ridacchiando e facendo ridere e tossire molte persone nella sala.
Sembravano più attivi e giocosi di quanto pensassi.
"Che brutte figure! Giovanotto vieni qui, non badare a lei" disse ridendo e accogliendomi calorosamente.
"Sai giocare a carte?" Mi chiese l'uomo come se mi conoscesse da una vita.
"Si signore" dissi sorridendo.
"Oh chiamami George, siamo in famiglia! Vedi Lara, siamo già amici non c'era bisogno delle tue presentazioni" disse poi prendendo in giro la donna.
"George, la vuoi smettere? Chissà cosa penserà di noi questo povero ragazzo" si introdusse nella discussione una donna dai ricci capelli bianchi, venendo verso di noi con un bastone bianco.
"Oh Marie, penserà quello che siamo! Dei poveri vecchietti rincoglioniti che giocano a carte tutto il giorno! Anzi scommetto che già lo pensa" disse facendo ridere tutti e sorrisi.
Cavolo se Hay aveva avuto una buona idea a venire qui.
"Tesoro non badare a lui, non siamo tutti così sfacciati" disse la donna cercando di afferrare il mio braccio.
Le facilitai la cosa avvicindomi a lei e mi accarezzò amorevolmente.
"Vuoi un po di tè?"mi chiese dolcemente.
"Volentieri" risposi e mi sedetti al tavolo con gli altri."Racconta un po' giovanotto, lavori? Siamo talmente vecchi che non ci ricordiamo più quegli anni" disse George ridendo.
"Hey! Io mi ricordo cosa facevo a vent'anni" disse Marie preparando le tazze col tè.
Sorrisi ai loro battibecchi continui, erano davvero delle brave persone.
E forse questa calma e Sensazione di essere in famiglia mia mancava.
"No, non lavoro ma studio"risposi convinto. "Oh bene caro e cosa studi?" Mi chiese Marie dopo avermi appoggiato una tazza di tè fumante tra le mani.
"Letteratura" affermai iniziando a sorseggiare il liquido.
"Complimenti, siete fortunati voi giovani, avete la possibilità di studiare cosa volete e quando volete" disse George sospirando.
"Quando ero giovane io si andava solo in guerra" disse e mi venne da sorridere.
"Oh, non mettergli ansia addosso George, ti piace il tè tesoro?" Mi chiese Marie premurosa.
"Buono" risposi sorridendo.
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The soldier's return
ChickLitCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...