The soldier's return

Capitolo 82

Haylei

"Cavolo ma è bellissima!" esclamò Alli non appena venne ad aprirmi.

"Già" borbottai quindi, entrando e posizionandola accanto alla mia scrivania.

"Perché questo "già" leggermente stizzito?" indagò subito Claire, avvicinandosi a me per vedere meglio la lampada.

"Niente, si è presentata di nuovo capelli rossi in camera sua. Così sono stata bellamente invitata ad andare via" brontolai, attaccando la presa e illuminando di luce nuova la nostra camera.

"Ti ha mandata via lui?" domandò subito Alli guardandomi torva e mi affrettai a spiegare come fossero andate esattamente le cose. Non ero arrabbiata con lui o altro, non poteva farci nulla.

La parte peggiore di me però, era estremamente gelosa della confidenza che aveva con lei. Era più forte di me. Non ci fossero stati tutti quei quiproquo iniziali, forse non mi avrebbe fatto né caldo né freddo vederla insieme a lui, tuttavia quel che era stato era stato, e non poteva essere cancellato.

"Sai Hay, ne ho parlato proprio stamattina con lui" disse subito dopo il mio racconto Claire. "Anche se può esserti difficile da accettare, da quello che ho capito Jeane è parte importante della sua vita" spiegò accarezzandomi i capelli.

"Grazie Claire, fin lì c'ero arrivata anch'io" brontolai ironicamente. Purtroppo non era una novità.

"Sai che veniva con noi al liceo, no? Ora, non so esattamente che relazione avessero dato che Harry è sempre stato un tipo estremamente riservato, ma so per certo che stavano spesso insieme. Non è stata dunque una sorpresa per me vederli nuovamente insieme. Tuttavia non avevo capito tutto fino in fondo. E me ne sono resa conto solo in queste ultime settimane, dopo che Paul ha continuato a tartassarmi chiedendomi come fosse possibile che Haz passasse più tempo insieme a lei che con noi. Poi ho capito" spiegò, con il suo solito fare calmo e riflessivo.

"Jeane ha fatto esattamente ciò che non siamo stati in grado di fare né io, né Paul, né i genitori di Harry" proferì senza curarsi delle mie sopracciglia aggrottate. "Si è comportata con lui come se niente fosse. Lo ha trattato semplicemente come un vecchio amico che non vedeva da 2 anni. Mentre noi pesavamo le parole per paura di sbagliare, lei parlava a ruota libera. Quando noi facevamo fatica anche a guardarlo dritto negli occhi, lei gli si buttava addosso. Anche se il suo modo di fare altezzoso e superbo le ha impedito di vedere quanto lui stesse realmente male, era esattamente ciò di cui lui aveva bisogno" rivelò, e potei giurare di aver sentito un pizzico di rimpianto nel suo tono di voce.

"Inizialmente ricordo che la sua presenza, sembrava infastidirlo più che altro. Poi osservandoli ho capito che proprio questa sfacciata insistenza che lei aveva nei suoi modi di fare, ha fatto sì che si unissero più di quanto Harry stesso avrebbe immginato" continuò il suo monologo e per quanto volessi rifiutarmi di ascoltare, in fondo sentivo che era la verità.

"Tutto questo per dire che, Jeane a modo suo lo ha aiutato a venirne fuori. Non quanto te ovviamente, ma quel che è certo, è che li dove le tue capacità venissero bloccate dal sentimento che provava nei tuoi confronti, quelle di Jeane rimanevano intatte. Mentre voi due litigavate perché stava nascendo qualcosa di forte, Jeane faceva irruzione nella sua vita e con la sua normalità gli ricordava quanto fosse normale anche lui. Per questo lui ha anche bisogno di lei. Per questo non può semplicemente metterla da parte. A pranzo hai visto anche tu come le ha stretto un fianco guardandola in modo quasi rassicurante. Anche se non è amore, è amicizia e tu devi iniziare a fartene una ragione" disse con molta enfasi, come se tutto divenisse sempre più chiaro anche nella sua mente a mano a mano che lo esprimeva.

"Ma nonostante tutto, quello che deve rimanerti ben impresso in questa testolina, è che lui avrebbe potuto scegliere lei molto tempo fa. Se non lo ha fatto, chiediti il perché" concluse, picchiettando un indice sulla mia tempia e non potei che abbandonarmi ad un sorriso.