"Ho trovato!" Esclamò guardandomi maliziosamente.
"Spara" lo incitai in ansia.Avevo ancora la gola secca per tutto quello che era successo quella sera, quindi, non vedevo l'ora di trovare una soluzione.
"Fai finta di nulla" rispose e mi accasciai sul letto senza speranze. Fare il finto tonto, non era proprio nei miei pensieri.
"Ma non posso far finta di nulla! Era arrabbiata e non mi guardava in viso. Se fingo di non interessarmi alla questione sarà peggio" mormorai guardando il soffitto.
"Allora vai a parlarle e chiedile scusa" ribatté, non contento della mia disapprovazione.
"E non scusa perché l'hai baciata, ma scusa per il comportamento da coglione che hai avuto dopo" continuò lanciandomi un cuscino che, grazie ai riflessi, non mi arrivò dritto in faccia."Non l'ho baciata" mormorai, come se avessi bisogno di convincere più me stesso che lui.
"Cazzate. L'hai baciata eccome. Anzi hai fatto peggio. Perché una cosa è un misero e innocuo bacio a stampo, un'altra è succhiarle il labbro" disse sottolineando cos'avevo fatto."Harry arrenditi. Io proprio non capisco cosa ti frena così tanto! È bella, dolce, la guardi come se volessi mangiartela da un momento all'altro e, non conoscendoti affatto, è stata in grado di farti parlare, farti aprire e farti fare cose che, nessuno di noi, è riuscito a fare" spiegò e nonostante stessi male con me stesso, tutte quelle parole mi gonfiarono il cuore.
"Ma okay. Facciamo finta che io forse, provi qualcosa per lei, il problema resta lo stesso, perché si è incazzata quando l'ho baciata! È lei a non volermi!" Sbottai, rialzando il busto dal letto per spiegare bene il mio pensiero.
Era più forte di me. Anche quando tutto sembrava essere giusto, trovato il pelo che facesse crollare tutte le mie sicurezze."No Harry! Lei si è incazzata perché tu le hai detto che non dovevi baciarla! Si è incazzata con te, non per il bacio, ma per la merda che hai fatto dopo! Io non c'ero, ma da come mi hai raccontato e conoscendo un po' come funziona Alli, ti assicuro che è così" ribatté deciso e convinto delle sue idee e, non so come, ma quella determinazione contagiò anche me.
Forse aveva ragione."Non lo so" mormorai quindi rassegnato dai troppi pensieri.
"Fidati è così, devi solo parlare con lei"mormorò girando su sé stesso con la sedia e, non so per quale misterioso incantesimo, riuscì a convincermi.
"Okay vado" sbottai allora, alzandomi definitivamente in piedi.
"Dove vuoi andare a quest'ora? Sono le tre di mattina, uscirebbe dalla camera solo per schiaffeggiarti per averla svegliata" disse scoppiando a ridere fragorosamente e di colpo mi resi conto dell'orario.
"Diamine" mormorai allora, più a me stesso che a lui, e tornai a stendere il busto sul letto.
"Ascolta me. Domattina mando un messaggio nel gruppo e scrivo di pranzare insieme. Così, verso mezzogiorno, lei viene in camera e vedi come si comporta. In base a quello tu reagisci. Se ti ignora o capisci che è ancora arrabbiata - quello che immagino-, la prendi da parte e parlate. Così le dici che hai formulato male la frase, che invece volevi baciarla e vi mettete insieme" disse con scioltezza e l'unica cosa che feci, fu sorridere di gusto.
Fosse stato tutto cosi facile, non mi sarei fatto tanti problemi.
"Uguale proprio" mormorai tra le risate e colse il mio tono ironico.
"Ma poi non so nemmeno se voglio iniziare una relazione" continuai, questa volta però, facendo scomparire il sorriso dal mio volto.
"Cosa significa?" Domandò allora, tornando serio.
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The soldier's return
ChickLitCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...