Capitolo 50

262 14 0
                                        

"Allora?" Nemeno misi completamente piede nella stanza che già mi ritrovavo bombardata dalle domande. Guardai Aurora già seduta sul mio letto con i suoi giochini in mano e non potei far a meno di rendemi conto, lentamente, di cosa era appena successo.

"Da che punto volete sapere? Ne sono successe troppe di cose nelle ultime ore" costatai sedendomi di peso sul letto, accanto a mia sorella.

Mi strofinai più volte gli occhi, cercando di risvegliarmi e rimettendo in ordine i fatti accaduti in precedenza.

"Vogliamo sapere tutto" risposero, e non so perché ma me lo aspettavo. Feci un leggero sorriso e mi passai più volte le mani tra i capelli, cercando di ordinare i ricordi per il meglio.

"Ieri sera alla festa siamo arrivati tranquilli entrambi" iniziai a raccontare mentre mia sorella mi saltava felice sulle spalle.

"Poi abbiamo incontrato Will lungo il buffet". Non appena pronunciai quel nome le vidi sorridersi a vicenda, sicuramente avevano intuito qualcosa.

"Ci siamo salutati e nel giro di mezzo secondo Harry era già sparito tra la folla. Decisi di non darci peso e continuammo a parlare. Dopo un po' siamo venuti da voi, e... " mi bloccai ripensando alla sera precedente, "anzi, dovete ancora spiegarmi cosa vi è saltato in mente di fare" dissi poi loro con le sopracciglia aggrottate.

"Noi? Cos'abbiamo fatto?" chiese Alli, non capendo a cosa mi riferissi.

"Oh state davvero bene insieme tu e Haylei! Oh dovremmo uscire più spesso!" imitai stridualmente le loro voci, che tenevo stampate nella mente.

"Ma stavamo.."provò a giustificarsi Claire ma non le feci finire la frase.

"Stavate facendo innervosire Harry. L'ho capito, solo che bastava guardarlo in faccia per capire che già di suo aveva qualche problema"affermai, anche con un pizzico di rimprovero.

Sapevo benissimo che le loro intenzioni erano solo atte a farmi del bene, ma in quell'occasione non avevano fatto altro che far aumentare la rabbia di Harry.

"Mi dispiace Hay, non volevamo creare problemi" si scusò Claire, abbastanza dispiaciuta.

"Non fa niente, ormai è passato, ma non voglio più finire nei guai con Harry per colpa vostra. E in più far credere quelle cose a Will è stato disonesto" continuai, rendendomi conto che Will si sarebbe fatto vivo in giornata e avrei dovuto trovare una giustificazione alla mia assenza improvvisa.

Quando non osarono ribattere, mi sentii tremendamente in colpa nel parlare loro in quel modo, ma mi avevano infilato in grossi pasticci, e se non fossi riuscita a recuperare la situazione con Harry la sera precedente, non so fino a che punto non mi sarei arrabbiata.

" Comunque, come sapete, mi ha portata fuori e abbiamo iniziato a litigare, non ricordo nemmeno più cosa ci siamo detti, so solo che faceva freddo, lui era freddo, e continuavamo a sbraitarci cose l'uno contro l'altra" dissi con un pizzico di amarezza e vidi i loro volti completamente sbigottiti e tristi per essere state, in parte, colpevoli della sua rabbia.

"Di colpo Lui va via, e lo seguo fino al campus, continuiamo a litigare per i corridoi fino a che capisco il motivo della sua rabbia".

"Will" dissero in coro.

"Will" ripetei.

"E poi?" domandarono curiose di sapere, forse, come dal litigare io sia finita nel suo letto. Sorrisi diventando improvvisamente rossa e continuai il mio monologo sulla sera precedente con un pizzico di leggerezza in più.

***

"Lily la pappa!" urlò Aurora quando ancora ero nel pieno del mio racconto fiabesco con le ragazze.

The soldier's returnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora