Ci fu qualche istante prima che iniziasse a parlare e in quel momento mi sentii terribilmente in colpa. Non volevo ferire nessuno, ma involontariamente ci ero riuscita.
"Ascolta Hay, io non so cosa sia successo ieri sera e non voglio saperlo. Eri con me e sei andata via con lui" iniziò e mi sentii una traditrice.
"Ho provato a chiamarti ma non hai risposto. Sei con me, ma pensi a lui. Parli con me, ma guardi lui. Non sono qui per farti né una predica né niente, non sei la mia ragazza e hai tutto il diritto di fare ciò che ti fa stare bene ma, volevo solo dirti che, l'ho capito. Forse un po' tardi, ma l'ho capito e so che è la cosa giusta da fare" disse con un pizzico di malinconia.
"Ascolta Will, io non ho mai cercato di fare il doppio gioco, non ho mai finto con te e non sono nemmeno certa di quello che provo, ma questa mia confusione fa si che io non sappia come comportarmi con nessuno dei due" dissi sincera, ne avevo abbastanza delle congetture di tutti quanti, sarei stata sincera anche a costo di perderlo.
"Non sono sicura che ci sia qualcosa tra me ed Harry, ma quello di cui sono certa è che devo cercare di capire cosa voglio veramente e stando nel mezzo non credo lo capirò mai" sussurrai agitata dalle troppe emozioni.
"Ho ricevuto il messaggio, sta tranquilla. Mi faccio da parte" disse e quasi non mi venne da piangere.
Ero amareggiata da tutta quella situazione e mi sentivo una spazzatura per aver trattato in modo così orribile una splendida persona come Will.
"Mi dispiace" fu l'unica cosa che riuscii a dire, ma al contrario di quanto pensassi, si avvicinò circondandomi con le sue braccia. Lo abbracciai a mia volta, cercando di fargli capire che davvero ero dispiaciuta per tutto e mi scusai nuovamente.
"Non fa niente, sta tranquilla" sussurrò, dandomi un leggero bacio sul capo.
Non so quanto tempo passammo in quella posizione ma quell'abbraccio mi risollevava un po' il morale.
"Tutto bene?" la voce dura di Harry rimbombò sotto al porticato e di sc atto mi staccai da Will. Lo guardai negli occhi, perdendomi nelle sue iridi, in quel momento dure e taglienti e trasalii.
"Si. È tutta tua" rispose Will, con un sorriso amaro. Si voltò e si allontanò verso l'esterno della mensa. Lo seguii con lo sguardo, amareggiata e inspirai profondamente.
Mi voltai, ritrovando lo sguardo di Harry ancora confuso, mentre teneva con una mano il biberon di Aurora verso l'alto per farla bere.
"Cosa succede?" provò a ridomandare e scossi la testa, non avevo molta voglia di parlare. Ero troppo giù per la discussione precedente che proprio non riuscivo a risollevarmi.
Mi ero sentita malissimo ed era stato troppo buono con me.
Harry lasciò il biberon tra e le mani di Aurora e mi prese la mano tirandomi verso di sé. Mi circondò la vita con un braccio e abbozzai un leggero sorriso quando il mio petto si scontrò contro il suo. Mi baciò dolcemente i capelli e, solo in quel momento, mi resi conto che avevo fatto la cosa giusta.
Lui era la cosa giusta.
"Ho mangiato io!" esclamò Aurora agitando il suo biberon ormai vuoto, mentre ancora tenevo poggiata la testa sul petto di Harry .
"Hai mangiato piccina mia?" le domandai accarezzandole il viso e gridò un "si!" squillante.
"Tu hai fame?" mi chiese invece Harry, accarezzandomi i capelli dolcemente, ma feci segno di no. Mi si era chiuso leggermente lo stomaco e non mi andava proprio di mangiare niente.
Mi guardò per un attimo, con le sopracciglia aggrottate, forse per scrutare il motivo del mio malumore poi mi prese la mano e mi tirò con sé verso l'uscita, "Andiamo a prendere un gelato" disse semplicemente e non potei fare a meno di sorridere. Mise un braccio intorno alle mie spalle e ci incamminammo verso la sua auto.
"È dicembre Harry, non so nemmeno se le gelaterie sono aperte" ridacchiai, mentre mettevo la cintura ad Aurora nei sedili posteriori.
"Ne conosco una che dovrebbe essere aperta" rispose con un sorriso a trentadue denti.
"Ne sei proprio sicuro?" domandai non capendo a quale gelateria si riferisse.
"No" esclamò guardandomi serio e scoppiai a ridere.
"Chi vuole il gelato?" gridò poi, alzando un braccio verso l'alto.
"Io!" sentimmo urlare dai sedili posteriori e mi voltai per vedere mia sorella con un sorriso fin sopra le orecchie e la manina dritta verso l'alto come quella di Harry.
"Ok Auro, dato che Lily non lo vuole, andiamo a mangiarlo solo io e te!" esclamò poi Harry facendo schiamazzare dalle risate mia sorella. "Hey! Lo voglio anch'io!" gridai indispettita.
"No tu ora non lo mangi!" disse Harry e Aurora gli fece il coro "No! Lily non lo mangia!".
Misi il broncio facendo divertire entrambi e tirai una linguaccia ad Aurora che sembrava euforica dal divertimento.
Girovagammo qualche tempo in auto, alla ricerca di una gelateria che fosse aperta ma fu più difficile del previsto.
"Piccola mi sa che non lo troviamo il gelato" dissi dopo un po' ad Aurora che sembrava spazientita.
Guardai Harry guidare concentrato, per capire cosa gli frullasse per la testa e quando si voltò per un secondo e mi sorrise sapevo che aveva qualche idea maliziosa in mente.
"Auro, stavo pensando, e se andassimo a prendere delle caramelle?" disse improvvisamente Harry e potei giurare di vedere gli occhi della bambina sgranarsi di colpo.
"Caramelle!" gridò quindi entusiasta e così facendo risolvemmo anche il problema del gelato.
Lo guardai con un sorriso enorme sul volto e mi fece un occhiolino così dolce da farmi sciogliere all'istante.
Trovammo il primo supermercato aperto e con Aurora ben seduta sul carrello, girammo tra gli scaffali alla ricerca di caramelle.
"Queste!" gridò mia sorella quando vide gli orsetti gommosi alla frutta, Harry prese il pacchetto e glielo diede in mano, facendola esultare dalla felicità. "
Cosa prendi tu?" chiese poi a me che scrutavo attenta i pacchetti di caramelle per sceglierne uno. "Non lo so, M&M's?" proposi e prese anche quelli fecendomi un occhiolino complice.
Pagammo e tornammo al campus smangiucchiando caramelle e cioccolatini.

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The soldier's return
ChickLitCome possono due ragazzi, apparentemente pieni di problemi e misteri, riuscire a trovare la calma e stabilità di cui hanno sempre avuto bisogno? Harry e Haylei, cosi' diversi ma allo stesso tempo uniti da un filo sottile, capace di portarli sulle n...