Capitolo 43

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Come previsto arrivammo al ristorante poco dopo e aiutai Marie a scendere dall'auto col suo bastone bianco.

"è incantevole" sussurrai entrando nella sala, decorata raffinatamente.

Ci sedemmo ad un tavolo per quattro, io accanto ad Harry e George e Marie di fronte a noi. Ci portarono da bere dell'acqua e George ne approfittò per chiedere un bicchiere di vino rosso,

"Oh è da tanto che non ne prendevo un po'" disse, accompagnando le parole da una roca risata.

"Allora, ditemi un po', raccontatemi qualcosa di voi" iniziò Marie curiosa di conoscerci, forse più me che Harry dato che era la prima volta che ci vedevamo.

"Beh, non lo so" risposi un po' imbarazzata, non sapendo da dove cominciare.

"Studi anche tu con Harry?" provò a chiedermi di nuovo, di fronte alla mia esitazione iniziale.

"Si, studiamo entrambi al dipartimento di lettere" affermai orgogliosa.

"Sai anch'io da giovane amavo le lettere, mi affascinava tutto ciò che era scritto, inciso, dipinto" raccontò con gli occhi che le brillavano e l'ascoltai affascinata.

"Ero una persona molto curiosa, mi piaceva più che altro decifrare cose che nessuno poteva capire, adoravo leggere romanzi e immedesimarmi in essi, non so, cosa ti piace leggere?" mi chiese, interrompendo il suo discorso.

"Romanzi principalmente, i grandi classici" risposi di getto, senza ombra di dubbio.

"Oh, ottima scelta cara, io ero come te, sognavo il finale romantico di Elizabeth e Mr Darcy oltrepassando i pregiudizi della gente e il proprio orgoglio, lottavo con Anna per il suo amore passionale per l'ufficiale Vronskij andando contro tutto e tutti, e gioivo con Jane quando convolò a nozze con Mr Rochester" disse tutto d'un fiato.

"Si, meraviglioso. Ma non può non parlarmi di Kitty e Levin se mi cita Tolsoj" affermai raggiosa quando capii che di fronte a me c'era qualcuno che finalmente mi capiva e faceva parte del mio mondo.

"Hai completamente ragione mia cara, fanno parte delle coppie di innamorati più intriganti di sempre"ridacchiò alla mia affermazione.

"Vorrei vivere anch'io una grande storia d'amore come i più grandi personaggi letterari" sussurrai sognando il mio lieto fine.

"Oh tutte lo sognano tesoro. Tu però somigli più a Elizabeth Bennet che a Kitty"continuò poi seria.

"Un'armoniosa combinazione di sensibilità, razionalità e fermezza" disse facendomi arrossire.

"Non lo so, a volte l'impeto irrazionale e la perdita di controllo mi accomunano più a Nataša Rostova, che a Lizzy" risposi però pensierosa.

"Sai che Nataša rappresenta uno dei personaggi più controversi e brillanti dell'opera di Tolsoj? Io vedo in lei una grinta selvaggia che matura e cresce nonostante tutti gli avvenimenti violenti della sua giovinezza, è l'eroina imperfetta che diventa completa quando incontra Pierre. Credo che la sua evoluzione abbia più lati positivi che negativi" si intromise Harry, ascoltando la nostra conversazione e contraddicendomi animatamente.

"Hai letto Guerra e Pace?" gli chiesi sconvolta.

Era uno dei libri più affascinanti e difficili da leggere di tutta la letteratura mai esistita.

Potrebbe addirittura definirsi la più grande prova di epica moderna, e un vero e proprio "miracolo" espressivo e tecnico del XIX secolo.

Era strano che l'avesse letto.

Insomma, quasi nessuno ha mai avuto il coraggio di intraprendere tale lettura.

"Certo" affermò sorridente, facendomi rimanere a bocca aperta.

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