«Emily?!» urlano all'unisco.
«Ciao ragazzi» cerco di far finta di niente, offuscando tutti i miei sospetti, ma a giudicare dall'espressione che mi si disegna sul viso non credo di sembrare molto convincente ai loro occhi pieno di sospetto.
«Che cosa ci facevi dietro un cespuglio?» domanda Aaron visibilmente confuso e con le sopracciglia aggrottate.
Ecco, colpita e affondata.
«Vi volevo fare uno scherzo, ma a quanto pare non ci sono riuscita» mi tocco la nuca mentre sforzo un sorriso, anche se, pian piano che passano gli attimi, nella mia mente nasce un disegno ben specifico ed evidente: non ho un buon rapporto con le bugie. Non sono proprio il mio forte e credo che mai lo saranno.
«Perché?» chiede retoricamente Shawn.
«Così. All'inizio non vi vedevo, ma poi vi ho visti parlare e volevo farvi uno scherzo» alzo le spalle, come se fosse una cosa normale e naturale quella che ho appena fatto...
«Ah, okay» esclama incerto.
«Di che cosa stavate parlando?» tento.
«Niente di che» risponde vago Shawn gesticolando con le mani.
«Okay...» mormoro non tanto convinta della loro risposta priva di rivelazioni.
«Che ne dite di tornare dai ragazzi? Ormai ci avranno preso per dispersi» esclama Aaron ridendo insieme a Shawn, ma io è come se fossi bloccata da qualcosa; come se dentro di me sapessi che c'è qualcosa che non va. Lo sento dal macigno che mi si è formato in gola e che non mi permette di stare tranquilla...
***
«Ehi ragazzi!» Aaron irrompe nella baldoria che ci circonda .
«Ma allora siete vivi!» esclama Nash in tono ironico.
«Certo, non ti libererai tanto facilmente di noi» Shawn gli fa un occhiolino, per poi dargli una pacca giocosa sulla spalla.
«Che ne dite di andarci a prendere un gelato? Ho fame» Taylor si tocca freneticamente e con movimenti lenti lo stomaco che sta brontolando e questo ci fa scoppiare a tutti in una fragorosa risata affiancata da diversi tipi di commenti, come «strano che hai fame», «il solito» e altri simili a questi...
***
Siamo in gelateria e tutti hanno preso il loro gelato, manco solo io a dover ordinare.
«Allora, un cono medio con cioccolato e fragola».
«Okay, arriva subito»dice il gelataio mentre me lo prepara per poi porgermelo gentilmente e, non appena esco dal negozio, sento mormorare «certo che hai gusti proprio scontati». Cameron guarda il mio povero gelato con sufficienza e quasi delusione .
«Sono i tuoi ad essere troppo complicati».
Mentre i nostri bisticci iniziano a riempire l'aria, ci stiamo dirigendo verso una panchina non tanto distante da noi.
«Bacio, pistacchio, melone e frutti di bosco con un po' di panna al caffè sopra non sono strani».
«Infatti sono vomitevoli» scoppio a ridere per la faccia buffa che ha appena assunto, ma vengo interrotta dai ragazzi che ci chiamano e ci dicono di andarci a metterci a cerchio insieme a loro.
«Che facciamo?» domando sistemandomi meglio sul prato di un verde smeraldo e che risplende alla luce del sole.
«Obbligo o verità?» propone Taylor.
STAI LEGGENDO
FINE LINE
FanfictionLa sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a...