Capitolo 35

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CAMERON'S POV:

Non so descrivere bene la sensazione che provai quando i nostri occhi si incontrarono per la prima volta, ma so soltanto che quell'azzurro ghiaccio è stato in grado di scaldarmi il cuore e mi ha incantato, o meglio, mi ha stregato, perché penso di essere diventato dipendente da esso; i suoi occhi così profondi e dolci, proprio come lei, con i suoi capelli biondi color del grano che profumano di vaniglia e che al vento volano fino a risplendere alla luce del sole. È così delicata ed ingenua che mi ricorda un fiore, uno di quelli pregiati e rari. L'altro giorno ero al parco e la prima cosa che ho fatto è stata cogliere accuratamente un fiore da terra ed annusarlo intensamente, per poter avere l'illusione di stare affianco a lei e poterla stringere fra le mie braccia e sentirla mia e magari gridarlo al mondo intero, ma purtroppo c'è una linea sottile che ci separa, che prende il nome di Allison. L'unica cosa che mi lega a questa ragazza è un'infatuazione passata dalla quale non riesco più a trovare uno svincolo per uscirne. Stiamo insieme da due anni e all'inizio lei non era così, ma ora non riesco a lasciarla perché vivo ancora con la speranza che lei possa cambiare, nonostante i tanti commenti negativi dei miei amici ed i suoi continui sbalzi d'umore, in più adesso si ci è messa anche Emily, che con il suo sorriso è riuscita a rivoltare tutto, facendomi cambiare, ma in meglio, non in peggio come prima che arrivasse. È arrivata come un uragano e mi ha stravolto l'esistenza, ma mi sta portando via dalle macerie in cui stavo annegando.

La prima volta che la vidi era il cinque settembre, come potersela dimenticare quella data... rimarrà impressa nella mia mente e nel mio cuore per sempre, come una cicatrice, ma una di quelle piacevoli sia alla vista che al tatto.

I miei amici parlavano di lei già sull'aereo, ma io ero troppo impegnato a consigliare ad Allison via telefono il nuovo colore di smalto per le unghie, ma una volta usciti, la vidi lì, di spalle, con i capelli dorati sparpagliati nell'aria e la valigia stretta in una mano, quella destra, e senza pensarci due volte la chiamai e non appena si girò verso di me, il mio cuore prese a battere e il sangue ricominciò a circolare e scorrere nelle vene, scaldandomi il cuore. Mi guardava con una strana luce ed intensità negli occhi, mai vista prima d'ora, sembrava un angelo caduto dal cielo e per la prima volta mi sentii a casa, senza problemi e più leggero, come se stessi spiccando il volo.

Ovviamente la prima cosa che feci fu fare lo scorbutico con lei, mi riusciva piuttosto bene, ma man mano che passavano le settimane, iniziavo sempre di più ad infatuarmi di lei: fu la prima persona che portai alla pista di pattinaggio, dove i suoi occhi risplendevano al chiaro di luna e al laghetto dove gli occhi splendevano alla luce del sole e di questo ne sono felice, perché avevo promesso a me stesso di portarci una persona che per me sarebbe stata importante e fondamentale e finalmente quella persona l'ho trovata: lei.

È stata in grado di farmi conoscere un sentimento che prima non avevo mai provato, la gelosia: il modo in cui Shawn la guarda mi provoca un male atroce, una fitta al cuore e ogni volta che la sfiora anche solo con una mano la rabbia si impossessa di me, fino a prendere il sopravvento.

Pian piano mi sto aprendo sempre di più a lei, come non ho mai fatto con nessuno.

C'è una cosa che non sa, ovvero il fatto che sono stato io a mandarle il bigliettino con il compito di matematica svolto, visto che me la cavo abbastanza bene e vedere il suo bellissimo volto illuminarsi mentre leggeva il voto è stata la sensazione più bella che io abbia mai provato. Non sa neanche che la poesia era dedicata a lei.

Quando è svenuta nel campo di calcetto per colpa di Allison che ha insistito per farla giocare, mi sentivo impotente, perché io ero là, affianco a lei a stringerle la mano con la mia e non potevo fare niente. Quando si è svegliata all'ospedale ho tirato un sospiro di sollievo perché pensavo che non avrei avuto più l'opportunità di rivedere quegli occhi incantati e per farla svegliare ho pregato come non avevo mai fatto prima d'ora nella mia vita e le mie preghiere sono state ascoltate, perché lei adesso è qui con noi, a rendere la vita più felice a tutti, perché ha portato un'ondata di aria fresca e per questo i ragazzi già l'adorano e le vogliono un mondo di bene.

Adesso mi trovo qua, a pensare a tutti i momenti trascorsi con Emily dalla prima volta che la vidi e sono seduto al bar della scuola a bere una cioccolata calda per via di Allison che ha mandato un messaggio a tutta la scuola con su scritto che deve farci vedere qualcosa... penso che si sarà comprata una nuova borsa e la voglia mostrare e farsela adulare.

Controllo l'orario e noto che è già tardi e che adesso iniziano gli allenamenti di football, quindi mi affretto ad alzarmi e a pagare il conto, ma non appena lo faccio si radunano un sacco di persone in un grande cerchio. In molti iniziano a ridere, mentre altri fanno foto o video. Mi avvicino alla folla e,non appena lo faccio, noto che al centro c'è la mia dolce e piccola Emily, indifesa davanti agli occhi di tutti.

La guardo, nella speranza di capire che cosa stia succedendo e noto che anche lei mi guarda, ma subito dopo sposta lo sguardo su un'altra persona: Allison.

Sento tutto il discorso che le fa e penso che non esista ragazza più cattiva, che quando parla lo fa soltanto per ferire le persone e adesso, è entrata un'altra a far parte del suo gruppo di arpie, Jade. Non mi era mai stata a genio e adesso sta insultando Emily, ma non appena volto lo sguardo su quest'ultima noto che sta correndo via, o meglio, sta scappando.

Mi affretto a farmi spazio tra la folla che continua a filmare la scena, addirittura ridendo e facendo battute sarcastiche e non appena la oltrepasso mi metto a correre per raggiungerla;

corro per la ragazza che è riuscita a rubarmi il cuore dalla prima volta che l'ho vista negli occhi;

corro per cercare di difenderla dal male che c'è in giro;

ma soprattutto, corro per raggiungerla e poterla stringere tra le mie braccia e poterle sussurrare che andrà tutto bene se al suo fianco ci sarò io.

Sento una voce che strilla il mio nome  insistentemente «CAMERON! CAMERON!!» non può che essere Allison, ma non per questo mi fermo, anzi, aumento la velocità dei miei passi, ma vedo che Emily ha preso la bici e che con tutta la sua forza pedala, come se volesse fuggire, o ancora peggio, come se non volesse esistere.

Le mie gambe ormai si muovono da sole con un ritmo irregolare e veloce e non mi interessa se domani mi faranno male o che tra poco inizieranno gli allenamenti. Non mi devo fermare, la devo raggiungere; devo raggiungere la mia meta: lei.

Si ferma davanti un parco a me sconosciuto e posa la bicicletta in un angolo. Inizio a rallentare, ma una cosa mi fa bloccare di colpo, anzi, qualcuno, ed è Luke.

Che cosa ci fa lui qua?! Che cosa vuole da Emily?! Come ha fatto a raggiungerla così in fretta?!

Tutte queste domande mi stanno facendo venire il mal di testa. Mi avvicino a loro, ma senza farmi vedere. Li vedo parlare come se fossero degli amici di vecchia data e così inizia a ribollirmi il sangue nelle vene per il nervoso, allora tiro un forte e potente calcio al cassonetto affianco a me che cade e me ne vado via.

....

Non so come, ma mi ritrovo in un bar, dove ci sono molte persone, la maggior parte ubriache. Mi giro per andarmene via, ma poi ripenso alla scena a cui ho assistito poco fa e allora mi volto nuovamente, mi dirigo verso il bancone e, non appena sono là davanti, il barista si volta verso di me, ma non fa in tempo a dire una sola parola che subito esclamo «due bicchierini con del vodka».

Da là la mia vista inizia ad annebbiarsi, facendo uscire delle parole dalla mia bocca senza che io me ne possa accorgere, e ciò mi porta ad ordinare una vodka dopo l'altra e delle birre, fino a farmi perdere il conto di quanto ho bevuto, ma soltanto su una cosa sono ancora lucido e sicuro: devo cercare di dimenticare Emily e l'unico modo per farlo sarà stare con Allison, anche se questo mi porterà a soffrire con una persona che non amo e dalla quale non sono legato da nessuna forma di sentimento...

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