La verità...
che cosa si cela dietro? Dolore, tristezza ed angoscia, sono rare le volte in cui invece porta felicità. Le bugie lo fanno, per quanto possa sembrare un paradosso, ma fanno stare meglio rispetto alla verità. Sapere tutti quei segreti nascosti porta solo dolore e sofferenza ed io, in un certo senso, preferirei vivere all'oscuro di quella che rappresenta la dura e tetra realtà.Sembra un controsenso, qualche tempo fa ero io quella che diceva che sapere la verità era meglio, piuttosto che vivere sotto l'ala di una bugia, ma adesso mi rendo conto di una cosa: perché essere a conoscenza della verità e soffrire? È una domanda che mi pongo molto spesso ultimamente, forse fin troppe volte, ma è un quesito a cui sto ragionando molto.
Sapere che le persone che mi circondano, mi nascondono qualcosa, mi fa annebbiare la vista a causa delle lacrime che vorrebbero essere sprigionate, ma che si limitano ad accumularsi e a farmi venire un nodo alla gola, che non trova il modo di andarsene via.
"Mancano poche ore alla gita... poche ore alla verità. Sei pronta piccola Emily? Potresti non uscirne illesa...".
Questo è il messaggio che è impresso nella mia mente. Non penso ad altro, solo a queste poche righe che nascondono mille segreti e che mi mandano in totale confusione.
Vorrei tanto sapere che cosa mi nascondono, ma soprattutto chi. Vorrei sentirmi dire che tutto ciò è soltanto uno stupido scherzo per farmi impazzire.
Sono questi i pensieri che mi annebbiano la vista, insieme alle lacrime salate che vorrebbero fuoriuscire, mentre guardo fuori dal finestrino.
Manca ancora un po' al decollo e l'unica visuale che mi si presenta davanti sono gli aerei in fila. Il cielo è grigio, coperto dalle nuvole. Una giornata uggiosa, proprio come il mio cuore in lacrime.
Chiudo gli occhi inspirando, mentre lo sguardo si sposta verso destra, scorgendo così il corpo di un'anziana signora che mi guarda attraverso i suoi occhioni. Sono incantevoli, così profondi e dolci, mi ricordano tanto quelli del ragazzo che mi ha stregata e che mi ha fatto come un incantesimo, facendomi innamorare di lui e donandogli il cuore, che poi ha ridotto in cenere.
L'amore è l'arma più potente, ma anche la sofferenza più grande.
Il suo sorrisetto simpatico ed allegro mi porta un po' di gioia in questa giornata così buia e tetra. È un lampione in mezzo ad un tunnel.
«Ciao bella signorina, qual è il tuo nome?» mi domanda dolcemente e in questo momento mi ricorda tanto la mia adorata nonna, che adesso si trova a Roma, lontana da me, ma impressa nel mio cuore.
«Emily e il suo?» chiedo retoricamente con voce cordiale ed educata.
«Sophie, ma per favore, dammi del tu, altrimenti mi fai sentire più vecchia di quel che sono» sghignazza ironicamente, posando una mano sul mio braccio e facendo una dolce risata, alquanto contagiosa visto che mi unisco a lei.
«Cara Emily, stai andando a Parigi da sola?».
«Veramente no. È una gita scolastica, ma ho chiesto alla professoressa se potevo stare in un posto lontana dagli altri e così eccomi qua» spiego amareggiata, abbassando di poco lo sguardo.
Non ne ho fatto parola con nessuno del messaggio ricevuto ieri, sinceramente preferirei non fidarmi e tenermi tutto per me visto che tutti hanno un comportamento così strano. Cercherò di risolvere questa situazione da sola, come ho sempre fatto dopotutto.
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FINE LINE
FanfictionLa sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a...