Vedere Cameron andarsene via in quel modo mi ha procurato un senso di tristezza e il desiderio di essere nella sua mente per scoprire che cosa lo turba e tutti i misteri e segreti che nasconde dietro il suo manto oscuro.
Sarei voluta correre da lui, nelle sue braccia a rintanarmi, ma l'orgoglio purtroppo ha sempre la meglio su di me e la paura di un suo rifiuto predomina...
Questo è stato tutto quello a cui ho riflettuto durante l'ora di letteratura inglese, che non ho seguito per niente a causa di tutti questi pensieri offuscati. In più anche oggi manca Lily che è ancora da sua nonna, ma dovrebbe ritornare domani ed io non vedo l'ora, perché parlare via telefono non mi è mai piaciuto, ma ieri siamo state un'ora ed è stata la prima persona con cui mi sono confidata sulle cose che mi succedono con Cameron, non perché di Sierra e Jade non mi fidi, ma dopotutto la prima è la sorella del diretto interessato e mi sentirei un po' a disagio nel parlarne, anche se lei è la persona che lo conosce meglio, e la seconda ieri sera è stata tutto il tempo a parlare al telefono con un suo amico, quindi la mia unica ancora di salvezza è stata Lily, che con i suoi consigli mi ha aiutata molto.
Finalmente è suonata la campanella che indica l'inizio dell'intervallo ed io, come un orologio svizzero, mi ritrovo puntualmente davanti al mio armadietto a posare i libri, ma per una volta vorrei non essere così tanto puntuale, oppure talmente piccola da non vedermi e da non far vedere la delusione che compare e trapela dai miei occhi per la scena che mi si presenta davanti: Cameron ed Allison che si stanno baciando appassionatamente davanti a tutti, ma la cosa più brutta è che mentre la bacia mi guarda, come se mi stesse scrutando ed io con indifferenza mi faccio spazio tra gli studenti per rintanarmi in quello che adesso mi sembra il posto più adatto e opportuno per una situazione del genere, ovvero il bagno. Mi catapulto al suo interno e poi, vedendo che non c'è nessuno, ne approfitto per posizionarmi davanti lo specchio e fissare la figura che mi si presenta dinanzi, pensando a cosa le sia successo, che cosa le stia prendendo e soprattutto che cosa le stia facendo quel ragazzo dal ciuffo castano e ribelle, che non le piace, ma allo stesso tempo le fa provare mille emozioni che presto la faranno scoppiare o impazzire.
Presa da tutti questi pensieri apro senza pensieri il rubinetto e faccio scorrere un po' di acqua ghiacciata nelle mani, per poi portarle sul viso, che per fortuna ho deciso di non truccare, e una volta compiuto questo gesto mi soffermo a guardare nuovamente l'immagine riflessa nello specchio: il mio viso pallido e spento è ricoperto da uno strato di goccioline, ma la cosa che mi attira di più è il riflesso dei miei occhi che sono dilatati e rossi e sembra che stiano riperdendo quella luminosità e sicurezza che emanavano fino a pochi attimi fa, prima di scorgere quella scena, ma adesso stanno tornando come prima, ovvero scuri e privi di emozioni. Mi sembra di essere tornata quella ragazza neutra, senza un manto che la protegge dall'oscurità; quella persona che ho cercato di far sparire, ma a quanto pare ogni tanto si prende gioco di me ritornando, ma questa volta non glielo permetterò. Devo smetterla di pensare Cameron e concentrarmi su altre cose, come ad esempio Shawn che è veramente un ragazzo d'oro e non merita i miei capricci.
Mi asciugo il viso e poi mi affretto a raggiungere la mensa che oggi sembra ancora più piena degli altri giorni. Mi dirigo verso il tavolo dei miei amici e, una volta arrivata, vengo tempestata dalle loro domande alla quale rispondo soltanto con monosillabi, infatti Sierra e Jade si avvicinano a me e mi sussurrano all'orecchio «vieni un attimo? Ti dobbiamo parlare». Annuisco, senza trapelare alcuna emozione e le seguo in un posto appartato in modo che nessuno ci possa dare fastidio e per sentire quel che hanno da dirmi, anche se un vago presentimento mi si disegna nella mente e, non appena ci fermiamo, tolgono subito ogni mio dubbio.
«Ti prego Em, dicci che cosa ti prende. Abbiamo notato che negli ultimi giorni sei sempre assente e oggi in particolar modo. È successo qualcosa di grave? A noi puoi dircelo, siamo tue amiche» esclama disperata Sierra con gli occhi lievemente lucidi e sfumati da un colore rossastro.
«Possiamo sederci su quella panchina?» domando indicandone una mentre deglutisco.
«Certo, basta che ci dirai tutto, in modo che se qualcosa non dovesse andare bene ci penseremo noi ad aiutarti e ad aggiustare le cose».
«Grazie ragazze, ormai siete indispensabili per me e credo che sia arrivato il momento che vi racconti tutto quello che c'è da sapere su di me, fino a quello che è successo oggi, ma purtroppo per raccontarvelo ci vorrebbe un bel po' di tempo e tra soli cinque minuti suonerà la campanella e ricominceranno le lezioni».
«Che ne dici di andare in camera e per oggi di saltare il resto delle ore?» propone Sierra.
«Ma non voglio che le perdiate per colpa mia» abbasso il capo dispiaciuta e con un lieve imbarazzo.
«Per te questo ed altro», le abbraccio tutte e due, stringendole calorosamente a me e le ringrazio per tutto quello che stanno facendo.
Ci alziamo e non appena arriviamo in camera passano pochi attimi riempiti dai nostri silenzi e dai miei pensieri afflitti, ma poi, distogliendo ogni timore e paura, inizio a raccontare tutta la mia vita nei minimi particolari, incluso l'incidente, per poi arrivare alla parte di Cameron e, anche se Sierra è la sorella, inizio a parlare e a raccontargli ogni mia emozione e ogni stato d'animo che provo quando sono assieme a lui.
«Wow» esclama Sierra incapace di formulare un discorso di senso compiuto e credo che questa parola sia un po' la sintesi di tutto il casino che ricopre la mia vita.
«Già» guardo un punto indefinito della stanza, concentrandomi soltanto su di esso.
«Sei la persona più forte che abbia mai conosciuto» dice Jade dopo alcuni attimi, per poi domandarmi «ma non ho capito una cosa, provi qualcosa per mio fratello?».
«No, non penso e poi venerdì ho un appuntamento con Shawn».
«Io resto ancora del parere che fareste una bella coppia».
«Ha ragione» constata Jade.
«Non potremmo mai fare una bella coppia. Non andiamo neanche d'accordo, anzi per un periodo sì, ma è finito tutto. Siamo tornati al punto di partenza e tra noi sarà sempre così, non muterà mai niente».
«Secondo me sì, tutto può cambiare, l'importante è crederci, ma comunque tu devi prendere le tue decisioni e noi le rispetteremo sempre, anche se non ci sembreranno giusto, ma ti vogliamo troppo bene e ti aiuteremo sempre» Sierra mi stringe in un abbraccio che porta con se diverse sfumature velate...
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FINE LINE
FanfictionLa sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a...