Sono dieci minuti che siamo fermi nel traffico. Il mio sguardo è rivolto verso la strada, mentre la mente è occupata da mille pensieri e dall'emozione dettata dall'incontro con la mia famiglia e il viaggio verso Roma.
Mi manca tutto di quella città, persino le cose che una volta odiavo, come la confusione e il continuo via vai per le strade, ma in qualche modo, tutto ciò, non mi faceva sentire da sola, anche se questo l'ho capito troppo tardi.
«Ma si può sapere che sta succedendo?!» esclama Cameron con voce nervosa e alterata, mentre con un braccio indica la strada che è incasina per il traffico.
Controlla l'orologio, per poi voltarsi nella mia direzione «siamo in ritardo, speriamo che la strada si liberi il prima possibile».
Non appena sento pronunciare queste parole, inizio ad allarmarmi e nella testa si propagano mille pensieri e domande.
«E se dovessi perdere l'aereo?» mi giro di scatto verso Cameron, che intanto fissa spazientito la strada.
«Non lo perderai, anche perché il traffico sta iniziando a diminuire» preme lievemente sull'acceleratore, muovendoci di poco.
«E poi ci sono io e costi quel che costi, non te lo farò perdere» mi tranquillizza, posando una mano sulla coscia.
Arrossisco visibilmente e subito mi volto verso il finestrino. Il sole sta tramontando, portando via quei colori vivi che tanto amo.
Sbuffo, per poi esclamare «chissà se Luke sarà arrivato dai suoi», il pensiero mi va subito sul mio amico, che già mi manca.
«Penso di sì, anche perché è partito stamattina presto e per arrivare nella sua città non ci vuole così tanto» mi risponde Cameron.
Sono un po' preoccupata, perché la chiamata che doveva farmi pomeriggio, ancora non c'è stata. E se gli fosse successo qualcosa? Prima del volo proverò a rintracciarlo in qualche modo.
Cambio subito pensiero una volta che il traffico sembra scomparire, dirigendoci in fretta verso l'aeroporto.
«Sai, non mi ricordavo che fosse così lontano» esclamo visibilmente scioccata, soprattutto tenendo conto da quanto tempo siamo qua dentro.
«Beh, in effetti è un po' lontano, ma tutto sommato sei in buona compagnia» mi fa un occhiolino, facendomi ridacchiare.
Stare con lui mi mette pace, facendomi sentire tranquilla e a mio agio. Persino i lunghi silenzi che ci circondano mi mettono tranquillità.
L'effetto che ha questo ragazzo su di me è inspiegabile e capisco che soltanto grazie a lui in qualche modo sto cambiando. Non so spiegare se in positivo o in negativo, ma sto bene, come mai prima d'ora.
Non appena arriviamo, Cameron parcheggia la macchina e subito dopo ci affrettiamo a prendere la valigia nel bagagliaio.
«La prendo io» dice, mentre tira fuori il mio trolley, afferrando con una mano il manico e con l'altra la mia di mano, stringendola forte, per poi correre verso l'entrata, facendoci spazio tra la folla.
«Allora, i tabelloni dovrebbero essere là» Cameron indica un punto dietro di me e infatti, non appena mi giro, vedo scritto: Roma, partenza 9 pm.
Tiro un sospiro di sollievo, per poi guardare l'orario sul telefono e vedere che sono le 7:45 e che quindi tra quindici minuti dovrei iniziare ad imbarcare la valigia.
«Visto? Ce l'abbiamo fatta!» mi abbraccia forte Cameron, dandomi un bacio sulla fronte.
«Grazie, veramente» lo guardo dritto negli occhi, perdendomi. I nostri visi pian piano si avvicinano sempre di più, facendo quasi eliminare del tutto la distanza che ci separa. Fisso le sue labbra, per poi concentrarmi sui suoi occhi, che ho visto e sognato tante volte.
La distanza che ci separa è davvero poca e posso già sentire il suo respiro che mi accarezza il viso, facendomi solleticare la punta del naso.
Ci avviciniamo sempre di più, ma improvvisamente una voce metallica si propaga intorno a noi, interrompendo quella sorta di magia.
«IL VOLO PREVISTO PER LE 9 PM. VERSO ROMA, È STATO CANCELLATO. LA CAUSA SONO IMPROVVISI TEMPORALI. SI AVVISANO I GENTILI PASSEGGERI CHE I VOLI SARANNO RIMBORSATI.
CI SCUSIAMO PER L'IMMENSO DISAGIO».La borsa mi cade a terra, producendo un tonfo, mentre sento il corpo paralizzarsi, ma poi mi volto verso il tabellone, leggendo: "Volo verso Roma: cancellato"...
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FINE LINE
FanfictionLa sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a...